Frits Biesterbos conquista il secondo posto ai Campionati del Mondo Gravel © TeamNL Wielersport
Mondo Continental

Frits Biesterbos, il talento del gravel va forte anche su strada

Campione nazionale e argento mondiale nella più recente delle specialità ciclistiche, il corridore della BEAT ha mostrato grossi progressi anche su strada, andando vicino alla vittoria in più occasioni

16.10.2025 21:40

Ventinovesimo appuntamento dell’anno con Mondo Continental. In questa puntata: Oita Urban Classic, Volta Ciclística de Santa Catarina, Campionati Caraibici, Tour of Mentougou International e Frits Biesterbos, splendido protagonista dei Campionati del Mondo Gravel.

Le corse della settimana

Oita Urban Classic

Elliot Schultz vince la Oita Urban Classic
Elliot Schultz vince la Oita Urban Classic © Victoire Hiroshima/alljapan1990

In Giappone è andata in scena la Oita Urban Classic, corsa di un giorno, che ha fatto settima apparizione nel calendario internazionale. Alla gara hanno partecipato quattordici Continental, due formazioni dilettantistiche e una selezione nazionale nipponica, per un totale di diciassette squadre.

Il percorso consisteva in un circuito di 11,5 km da ripetere per tredici volte. Il profilo era abbastanza ondulato, senza salite particolarmente lunghe, ma con strappi continui, che rendevano la corsa molto più impegnativa di quanto potesse sembrare guardando l’altimetria, uno dei quali si concludeva sulla linea d’arrivo. In una giornata caratterizzata dal caldo, il primo tentativo di fuga degno di nota è nato a 85 km dal traguardo e ha visto protagonisti Andreas Miltiadis (Roojai Insurance), Nathan Earle (Kinan) e Shotaro Iribe (Shimano). A poco più di 30 km dall’arrivo, sui battistrada sono rientrati Dylan Hopkins (Roojai Insurance) ed Elliot Schultz (Victoire Hiroshima) e, subito dopo, Miltiadis ha perso contatto. 

Con uno scatto ai -12, Elliot Schultz si è liberato della compagnia degli altri fuggitivi e si è involato verso la prima vittoria internazionale in carriera. A 29” dal portacolori della Victoire Hiroshima, Nathan Earle ha completato la doppietta australiana, mettendosi alle spalle Shotaro Iribe. Kaden Hopkins, piantatosi sullo strappo finale, ha concluso a 41”, salvando almeno la quarta posizione dalla rimonta di Yun Jaebin (Seoul), rinvenuto fortissimo da dietro.

Volta Ciclística de Santa Catarina

Il podio finale della Volta Ciclística de Santa Catarina
Il podio finale della Volta Ciclística de Santa Catarina © Volta Ciclística de Santa Catarina

In Brasile è tornata a disputarsi la Volta Ciclística de Santa Catarina, corsa a tappe di cinque giorni, la cui ultima edizione risaliva al 2010 (quando si chiamava Tour de Santa Catarina). Nel 2023, sulle stesse strade, erano andate in scena tre gare di un giorno, che, però, lo scorso anno erano state annullate. Al via erano presenti venti squadre: cinque Continental, dieci formazioni dilettantistiche, la nazionale paraguayana e quattro selezioni regionali brasiliane.

La prima tappa presentava una salita di 15 km a metà percorso e una seconda parte molto ondulata. La lotta per la classifica generale si è subito ristretta a soli due uomini, entrambi del Team Medellín-EPM: Diego Camargo e Walter Vargas. I due, che hanno tagliato il traguardo nell'ordine, in parata, hanno distanziato di 6’41” il primo inseguitore, il loro compagno di squadra Victor Ocampo, e hanno rifilato oltre 7’ a tutti i rivali delle compagini rivali.

La seconda frazione era molto ondulata e presentava l’asperità più importante, una salita di 6 km, nel finale. Quattro uomini hanno scollinato in testa e, nella successiva discesa, sono rimasti in tre. Victor Ocampo è stato il più bravo a interpretare un finale molto tecnico e si è imposto davanti a Gabriel Metzger (ACRS-Audax) e João Pedro Rossi (Swift). Walter Vargas ha staccato di 8” Diego Camargo, strappandogli il simbolo del primato.

La terza tappa presentava le principali difficoltà nei primi chilometri, ma anche nel finale c’erano diversi strappi. In una giornata caratterizzata da vento e pioggia, due uomini sono stati protagonisti della fuga buona. João Pedro Rossi è stato ancora una volta protagonista, ma in volata si è dovuto arrendere alla rimonta del francese Stéfan Bennett (EuroCyclingTrips). A 2’14” dai fuggitivi è arrivato un gruppo abbastanza numeroso, regolato in volata da Vinicius da Silva Santos (São José). Non ci sono stati cambiamenti nelle prime posizioni della classifica generale.

La quarta frazione prevedeva un percorso molto più pianeggiante delle precedenti, ma si concludeva in cima al Morro da Cruz, una salita lunga circa 4 km, con una pendenza media superiore all’11%. I brasiliani hanno trovato il primo successo, grazie a Cainã Guimarães de Oliveira (São José), che ha tagliato il traguardo in solitaria, con 9” di vantaggio su Diego Camargo, che si è ripreso al maglia di leader, e 35” su Stéfan Bennett.

L’ultima tappa era caratterizzata da un circuito di 5,5 km completamente pianeggiante, nelle vie di Florianópolis. Come prevedibile, l’esito della frazione è stato uno sprint di gruppo, che ha premiato l’uruguayano Diego Leonel Rodríguez (CNP Bocas del Cufré), alla terza vittoria UCI in carriera dopo i titoli nazionali 2023 e 2024. Il trentenne ha battuto Igor Teodoro Molina (Pindamonhangaba) e Otavio Gonzeli (Swift).

Il Team Medellín-EPM ha monopolizzato il podio finale (dominando anche la graduatoria a squadre): Diego Camargo ha conquistato il successo finale, con 1’16” su Walter Vargas e 7’36” su Victor Ocampo, miglior scalatore della corsa. Tomas Quiroz (Plus Performance-ZEO) ha vinto la classifica a punti, mentre il titolo di miglior giovane è andato a Vinicius da Silva Santos (São José).

Campionati Caraibici su strada

Il podio della prova in linea dei Campionati Caraibici
Il podio della prova in linea dei Campionati Caraibici © Benjamin Le Ny

Nel weekend, in Belize, sono andati in scena i Campionati Caraibici, competizione per nazionali riservata a tutte le isole e gli arcipelaghi centroamericani, che si disputa con cadenza annuale. Le gare in programma erano due: la cronometro e la corsa in linea.

Nella prova contro il tempo élite non ci sono state sorprese, con gli atleti di Bermuda che hanno dominato come da pronostico. Il campione nazionale Nicholas Narraway (Tenerife-Bike Point) ha conquistato il titolo, precedendo di 47” il connazionale Conor White (Muc-Off), che aveva vinto le ultime due edizioni. Il portoricano Christopher Morales, vincitore del titolo under 23 lo scorso anno, ha completato il podio, con un distacco di 1’52”. Nessuna suspense tra gli under 23: il rappresentante del Belize Derrick Chavarria (G-Flow) non ha avuto rivali e ha conquistato la medaglia d’oro con 7’07” sul guianese Aaron Newton e 11’52” sul bahamense Barron Musgrove

Anche nella prova in linea élite e under 23 correvano insieme, con una classifica assoluta e una riservata ai giovani. Tre corridori hanno fatto la differenza e si sono giocati la vittoria in volata: lo spunto vincente è stato quello del dominicano Rudy Germoso (Verrazano-Santiago), che si è messo dietro il padrone di casa Oscar Quiroz e il francese Benjamin Le Ny (Cama CCD), rappresentante della Guadalupa. A 42” dal trio di testa, Derrick Chavarria ha vinto la volata per il quarto posto, conquistando, così, il titolo under 23 anche nella gara in linea. Sul podio con il beliziano sono saliti il cubano José Gonzalez, quinto assoluto, e il trinidiadiano Jadian Neaves, settimo sul traguardo.

Tour of Mentougou International

Il podio del Tour of Mentougou
Il podio del Tour of Mentougou © Tour of Mentougou

La Cina ha inserito una nuova gara nel calendario internazionale: si tratta del Tour of Mentougou International, corsa a tappe di tre giorni. Al via erano presenti venti squadre: un ProTeam (la Burgos Burpellet BH), sedici Continental e le selezioni nazionali di Malesia, Mongolia e Uzbekistan. La start list poteva essere ancora più di alto livello, ma la contemporaneità con il più importante Tour of Taihu Lake ha costretto alcune formazioni a rinunciare alla partecipazione e altre a presentarsi con le seconde linee.

La prima tappa era abbastanza impegnativa, con due salite di 11 km, seguite da altre due scalate più brevi, l’ultima delle quali si concludeva ai -3. La Burgos Burpellet BH ha dominato, permettendo a Carlos García Pierna di conquistare il primo successo internazionale in carriera, in un arrivo in parata con Clément Alleno. Antonio Angulo ha chiuso da solo a 2’32”, completando la tripletta della compagine spagnola.

La seconda frazione era la più semplice: prevedeva tredici giri di un circuito di 9 km, completamente privo di difficoltà altimetriche. Come ampiamente prevedibile, sul traguardo c’è stata una volata di gruppo e il successo è andato a un corridore italiano, Samuel Quaranta (MBH Bank Ballan). Il ventitreenne ha battuto il filippino Jude Gabriel Francisco (Victoria Sports) e il neozelandese Mitchel Fitzsimons (St.George). In classifica generale non ci sono stati cambiamenti.

L'ultima tappa presentava due giri di un circuito di 57 km, caratterizzato da una salita di 5 km e da una di 13. La Burgos Burpellet BH ha gestito perfettamente la situazione e Clément Alleno è andato via in solitaria, cogliendo, così, la prima vittoria internazionale in carriera. A 22" dal francese, Bold Iderbold (Nazionale Mongolia) ha regolato Diego Bracalente (MBH Bank Ballan) e Carlos García Pierna.

La Burgos Burpellet BH ha monopolizzato il podio finale, conquistando anche tutte le altre classifiche: Clément Alleno ha conquistato il successo finale (e la maglia a punti), con 27" di margine su Carlos García Pierna, miglior scalatore della corsa, e 3'09" su Antonio Angulo. La formazione spagnola si è, ovviamente, aggiudicata anche la graduatoria a squadre.

Il trionfo del team, però, è stato macchiato da un fatto abbastanza insolito: dopo il settimo posto nella frazione inaugurale, Mario Aparicio è stato estromesso dalla corsa. Il venticinquenne non si è reso colpevole di una scorrettezza in gara, ma ha pagato per un post su Strava che gli organizzatori hanno ritenuto offensivo.

Le Continental tra i big

Casper van der Woude vince la maglia degli scalatori alla CRO Race
Casper van der Woude vince la maglia degli scalatori alla CRO Race © CRO Race

Diversi corridori del mondo Continental hanno partecipato, con le loro nazionali, ai Campionati Europei. Le gare under 23, chiuse ai professionisti, sono state dominate dai devo teams, con la Soudal-Quick Step Devo oro nella cronometro con Jonathan Vervenne e la Lotto Development vincitrice della corsa in linea con Jarno Widar. Tra gli élite, la BHS-PL Beton Bornholm ha potuto festeggiare una clamorosa medaglia di bronzo nella cronometro con Niklas Larsen. Nessun rappresentante del mondo Continental, invece, ha concluso la prova in linea. Nella staffetta mista l’intero terzetto della Germania, quarta classificata, era composto da portacolori di formazioni Continental: hanno partecipato, infatti, Paul Fietzke (Red Bull-BORA Rookies), Miguel Heidemann (REMBE|rad-Net) e Louis Leidert (Lidl-Trek Future).

Dieci Continental hanno partecipato al Tour de Langkawi: la più importante formazione di casa, la Terengganu, ha ottenuto i migliori risultati: il campione nazionale malese Muhammad Nur Aiman Bin Rosli è andato più volte all’attacco e ha sfiorato la vittoria nella settima tappa (ha chiuso secondo), mentre Mathias Bregnhøj ha termina la corsa in undicesima posizione. Piccola soddisfazione per la St.George: Ben Carman ha indossato per due giorni la maglia di miglior scalatore.

Alla CRO Race erano al via sette Continental: le slovene Adria Mobil e Pogi Team Gusto Ljubljana, la ceca ATT Investments, la neerlandese Metec-SOLARWATT, la tedesca Run & Race-Wibatech, l’ungherese United Shipping e la polacca Voster ATS. La ATT Investments ha centrato uno splendido ottavo posto in classifica con Piotr Pękala, mentre la Metec-SOLARWATT ha vinto la maglia degli scalatori con Casper van der Woude. Il miglior risultato di tappa, invece, è stato della Voster ATS, con Radosław Frątczak quinto nell’ultima frazione. Un altro rappresentante del mondo Continental, Jakob Omrzel, tesserato per la Bahrain Victorious Development, in gara con il ramo WorldTour del team, ha chiuso settimo in classifica, aggiudicandosi la maglia di miglior giovane.

Tre formazioni di terza divisione, le tedesche REMBE|rad-net, BIKE AID e Benotti Berthold, hanno preso parte allo Sparkassen Münsterland Giro. Nessuno è riuscito a centrare la top ten, ma Jonathan Malte Rottmann ci è andato vicino: di fronte a tanti velocisti di prima fascia, il corridore della REMBE|rad-net ha ottenuto un onorevole dodicesimo posto.

Doppio impegno sulle strade lombarde per MBH Bank Ballan e Team UKYO. Uniche Continental al via della Coppa Bernocchi, le due squadre sono state accompagnate da Red Bull-BORA Rookies, Beltrami TSA, Biesse-Carrera, Lidl-Trek Future, Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente e Petrolike alla Coppa Agostoni. Nessuna formazione di terza divisione ha partecipato, invece, alla Tre Valli Varesine. È stata la Red Bull-BORA Rookies a centrare il miglior risultato alla Coppa Agostoni: Lorenzo Finn non è andato oltre il trentunesimo posto, ma era nel gruppo che si è giocato il terzo gradino del podio. Il Team UKYO ha ottenuto il miglior risultato alla Coppa Bernocchi: Alessandro Fancellu ha chiuso ventinovesimo, nel gruppo di testa. Ha fatto meglio Senna Remijn, corridore della Alpecin-Deceuninck Development, in gara con il ramo WorldTour del team, che si è classificato in quattordicesima posizione.

Sei Continental hanno preso parte alla Binche-Chimay-Binche: la tedesca Lotto Kern-Haus, l’australiana Atom 6-Decca, le neerlandesi BEAT e VolkerWessels e le francesi Van Rysel-Roubaix e St.Michel-Preference Home. Il miglior rappresentante del ciclismo di terza divisione è stato Frits Biesterbos: il ventitreenne della BEAT si è piazzato in ventitreesima posizione. Lo stesso Biesterbos, in seguito, ha conquistato un clamoroso argento ai Campionati del Mondo Gravel, battuto solo da Florian Vermeersch.

Al Trofeo Tessile & Moda erano presenti cinque compagini di terza divisione: General Store-Essegibi, MBH Bank Ballan, Mg.K Vis Costruzioni e Ambiente, Petrolike e Sam-Vitalcare. Nessuna è riuscita a centrare la top ten, ma la General Store-Essegibi ha fatto bella figura con i danesi Dennis Lock e Kevin Biehl, che hanno concluso rispettivamente in quindicesima e sedicesima posizione. Al Giro del Veneto si sono aggiunte la Biesse-Carrera e la Padovani Polo, mentre la Sam-Vitalcare non c'era. Il migliore è stato Jonathan Caicedo, che è rimasto nel gruppo dei migliori: l'ecuadoriano della Petrolike si è piazzato quattordicesimo.

Ben quattordici Continental hanno partecipato al Tour of Taihu Lake. La China-Anta Mentech ha sfiorato il podio finale con Willie Smit, che si è fermato, però, al quarto posto. Si sono tolte grandi soddisfazioni la Li Ning Star e la Quick, che hanno conquistato un successo di tappa a testa, con i loro corridori più rappresentativi: per la formazione cinese si è imposto Alexander Salby, salito a undici vittorie stagionali, mentre per gli estoni ha esultato Martin Laas, arrivato a quota dieci nel 2025. Quest’ultimo, a sorpresa, ha annunciato la fine della sua carriera.

Tredici formazioni di terza divisione hanno preso parte al Tour de Kyushu. I migliori risultati sono stati raccolti dalla Kinan, grazie al veterano estone Rein Taaramäe, secondo sia nella tappa regina che in classifica generale. Ha centrato il podio finale anche il Team UKYO, grazie al terzo posto di Nicolò Garibbo. Si è tolta una bella soddisfazione anche per la VC Fukuoka, vincitrice del titolo di miglior giovane con Gerard Ledesma. La Matrix Powertag, infine, ha vinto la maglia dei GPM con Hijiri Oda.

Le quattro Continental storiche francesi si sono presentate al via delle due corse disputate nel weekend in terra transalpina. Nella corsa di sabato sono state accompagnate dalla portoghese FEIRENSE-BEECELER. Al Tour de Vendée, a sorpresa, Mathias Sanlaville, stagista della CIC-U-Nantes, ha fatto meglio degli altri corridori di terza divisione, chiudendo la corsa al quattordicesimo posto. Alla Paris-Tours, invece, il miglior rappresentante del mondo Continental è stato Nicolas Breuillard: il portacolori della St.Michel-Preference Home si è piazzato ventunesimo.

L'UCI ha registrato alcuni movimenti di ciclomercato riguardanti squadre cinesi: la Huansheng-Vonoa ha ingaggiato il ceco Richard Habermann, che è stato per diversi anni uno dei corridori di riferimento dell'AC Sparta Praha. La The Hurricane & Thunder si è, invece, rinforzata con il sudafricano Tiano Da Silva, già visto a livello Continental in patria con la ProTouch e in Portogallo con la ABTF Betão - Feirense: curiosamente, il ventiquattrenne è stato registrato come cinese e con il nome Tiano Miguel Da Silver.

Il ritratto della settimana: Frits Biesterbos

Frits Biesterbos e Florian Vermeersch sul podio dei Campionati del Mondo Gravel
Frits Biesterbos e Florian Vermeersch sul podio dei Campionati del Mondo Gravel © SEG Cycling

Fra i corridori del mondo Continental che in questa stagione hanno mostrato un notevole salto di qualità, c’è sicuramente Frits Biesterbos. Il ventitreenne, che prima dell’inizio di questa stagione aveva come miglior risultato internazionale un quindicesimo posto, non ha mai vinto, ma ha centrato cinque top ten. Si era messo in mostra nelle gare slovene di marzo, concludendo al secondo posto sia il GP Slovenian Istria, vincendo la volata alle spalle del compagno di squadra Michiel Coppens, che all’I feel Slovenia VN Adria Mobil, in cui si era arreso solo al professionista della Bahrain Victorious Žak Eržen. In seguito aveva centrato la piazza d’onore anche nella crono finale del Sibiu Tour, a meno di 1” dal futuro corridore della Red Bull-BORA Callum Thornley.

La crescita del corridore della BEAT è facilmente spiegabile: dopo tante stagioni in cui il suo focus è stato sulla mountain bike, il 2025 è stato il suo primo anno intero su strada. L’esperienza nelle due discipline, inoltre, gli ha permesso di emergere prepotentemente anche nel gravel: dopo il quarto posto nella 3RIDES (prova del circuito UCI Gravel World Series), è stato grandissimo protagonista negli ultimi venti giorni. A fine settembre si è laureato campione neerlandese, battendo, un po’ a sorpresa, corridori del calibro di Tibor del Grosso, Joren Bloem e Mike Teunissen, mentre domenica scorsa ha conquistato una splendida medaglia d’argento ai Campionati del Mondo, battuto soltanto da Florian Vermeersch.

Nei due anni tra gli juniores, Frits Biesterbos si dedicò esclusivamente alla mountain bike, dimostrandosi uno dei migliori prospetti neerlandesi nel cross-country (XCO). Nel 2019 chiuse al sesto posto il campionato nazionale di categoria e centrò altri piazzamenti nelle gare in patria. Nella stagione successiva, dopo lo stop per la pandemia, centrò il suo primo podio, chiudendo al secondo posto la prova Riderz della 3 Nations Cup, un circuito in cui ottenne anche due quarti posti. Quinto al campionato nazionale, venne convocato sia per i Campionati del Mondo che per gli Europei juniores.

Nel 2021 soffrì un po’ il salto di categoria e non riuscì a ottenere risultati di rilievo nelle prove della Coppa del Mondo under 23 a cui prese parte. Su palcoscenici meno prestigiosi, si confrontò anche con gli élite, raccogliendo due top ten: un settimo posto in una gara valida per la MTB Liga danese e un decimo nella prova Riderz della 3 Nations Cup, in cui era stato protagonista tra gli juniores nella stagione precedente.

L’anno successivo, il neerlandese continuò a patire l’alto livello della Coppa del Mondo, ma ottenne un discreto ottavo posto nel campionato nazionale under 23. Fra gli élite centrò il primo podio, chiudendo al terzo posto la Zwiep Scott Cup, prova valida per la 3 Nations Cup, e arrivò altre due volte nella top ten fra Danimarca e Germania. Iniziò a disputare qualche gara su strada e vinse la Pijl van Heerleheide, una corsa dilettantistica di livello non eccelso.

Nel 2023 cominciò a correre più spesso su strada: fu tesserato da una formazione dilettantistica, la OWC Oldenzaal, e prese parte a diverse gare internazionali, con il quindicesimo posto del Memorial Henryka Łasaka come miglior piazzamento. Nella mountain bike, invece, fu ottimo secondo al campionato nazionale élite XCO e ottenne altri quattro podi tra Paesi Bassi e Danimarca, facendo vedere buone cose anche nelle specialità XCC e XCM.

Lo scorso anno è rimasto alla OWC Oldenzaal e ha vinto due gare del calendario nazionale, la Wielerronde van Bolsward e il Kampioenschap Midden-Oost. Questi risultati hanno convinto la BEAT a dargli fiducia e a offrirgli un contratto da stagista. In MTB ha centrato le prime top ten in carriera nella Coppa del Mondo under 23 (sia XCC che XCO) e si è guadagnato la convocazione sia per i Campionati del Mondo che per gli Europei di categoria.

Quest'anno Frits Biesterbos ha lasciato da parte la mountain bike per la prima volta e ha mostrato notevoli miglioramenti su strada. Il team manager della BEAT ha riferito che diverse squadre professionistiche avevano chiesto informazioni su di lui e c'è da scommettere che i risultati nel gravel (soprattutto l'argento mondiale) abbiano contribuito ad aumentare l'interesse di formazioni di livello superiore: l'approdo nella massima categoria non è affatto una chimera.

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