Joshua Tarling vince la seconda tappa del Giro d'Italia 2025 © Giro d'Italia via X
Giro d'Italia

Tarling per un soffio: primo successo al Giro per Joshua

Mads Pedersen perde per 1" la maglia rosa da un grande Primož Roglič, che infligge subito distacchi interessanti agli avversari per la classifica generale

10.05.2025 18:00

Un successo che sa di conferma, quella di Joshua Tarling (INEOS Grenadiers) nella seconda tappa del Giro d'Italia 2025: il gallese, nato nel 2004, è il primo della sua classe a vincere una tappa in un Grande Giro. E se queste sono le premesse, non sarà certo l'ultima. Ad un solo secondo dal giovane fenomeno si piazza Primož Roglič (RedBull-BORA-hansgrohe), autore di una cronometro autorevole che lo porta in rosa con 1" su Mads Pedersen (Lidl-Trek), che ha comunque difeso con le unghie e con i denti il simbolo del primato. Terza posizione per un ottimo Jay Vine (UAE Team Emirates), per nulla rallentato dal coinvolgimento nell'incidente occorsogli ieri insieme a Mikel Landa. Primo degli italiani Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike) a 6" da Tarling. Roglič guadagna già 16" su Juan Ayuso (UAE Team Emirates), 25" su Antonio Tiberi (Bahrain-Victorious), oltre 30" su tutti gli altri contendenti per la vittoria finale.

Il percorso

Frazione a cronometro di 13.7km, da correre tutta nel centro abitato di Tirana. A 6.4km i corridori incontreranno la salita alla collina di Sauk (1.3km al 5.6%, max 9%), sulla cui cima è posto un rilevamento cronometrico intermedio. Planimetricamente, il percorso presenta lunghi rettilinei, con strade e curve ampie. Gli ultimi 2km ricalcano perfettamente l'arrivo di tappa di ieri, con l'ultima curva a 500m dal traguardo. 

Giro d'Italia 2025, la cronaca della seconda tappa

Tra i primissimi al via, lo specialista e pistard Ethan Hayter (Soudal Quick-Step), che fa segnare il miglior tempo all'intermedio di Sauk e sul traguardo di Tirana, fermando il cronometro sui 16'21". Alle 14.07 parte il campione europeo delle prove contro il tempo Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike). Il mantovano spinge forte, piegando sulle curve e staccando il nuovo miglior tempo sui 16'13". Subito dopo scende in strada Daan Hoole (Lidl-Trek), che fa segnare lo stesso tempo di Affini all'intermedio: il campione nazionale olandese però appare molto scomposto all'approccio degli ultimi 2km, arrivando trasfigurato sul traguardo, con 2" di ritardo rispetto al campione europeo.

Si susseguono le partenze di corridori che non vanno ad intaccare la top10 di tappa, prima di arrivare ad un nuovo lotto di atleti interessanti. Lucas Plapp (Jayco AlUla) scivola a 7.5km dal traguardo: l'australiano fa una mezza pedalata di troppo in curva e perde l'anteriore, rimanendo per qualche secondo a terra. Il corridore riparte poco dopo, ma appare molto frastornato ed anche costretto a cambiare mezzo. Di segno completamente opposto la prova del suo connazionale Jay Vine (UAE Team Emirates), che non rischia nelle curve, ma riesce ad abbassare il miglior tempo di Affini di 3" con un'ottima prova nello strappo e un continuo rilancio negli ultimi 500m. 

Jay Vine sul traguardo della seconda tappa del Giro d'Italia 2025
Jay Vine sul traguardo della seconda tappa del Giro d'Italia 2025

Scende poi in strada il principale favorito per la prova di oggi, Joshua Tarling: il gallese spinge un rapporto lunghissimo e appare in vantaggio nel live timing, anche se il suo passaggio all'intermedio dice 3" di svantaggio rispetto al tempo di Vine. Il giovane cronoman, però, riesce a fare un'ottima seconda parte di prova, riprendendo e superando Wout Poels (XDS-Astana), partito 1' prima di lui, e recuperando terreno anche sull'ultimo rettilineo, abbassando ulteriormente il miglior tempo a 16'07".

Alla 15.58 parte Juan Ayuso, seguito subito dopo da Brandon McNulty e Adam Yates (UAE Team Emirates), mentre inizia ad alzarsi un po' di vento sul percorso. Ayuso perde la borraccia aerodinamica e appare piuttosto scomposto nel finale, perdendo comunque “solo” 17" da Tarling. Meglio di lui fa McNulty, che dopo aver fatto un buon intermedio, si piazza in quinta posizione provvisoria. Male invece Yates, che perde quasi 40": suo fratello Simon (Visma-Lease a Bike) farà qualche secondo meglio di lui. Intanto il tempo all'intermedio viene ulteriormente abbassato da Mathias Vacek (Lidl-Trek), che però arriva al traguardo anche dietro Vine. È il momento di Primož Roglič, che parte nel momento in cui Ayuso taglia il traguardo. Il live timing mostra lo sloveno sugli stessi tempi di Tarling e all'intermedio Roglič eguaglia il piazzamento di Vacek, arrivando addirittura a giocarsi la vittoria sul filo dei millesimi, chiudendo la propria prova dietro di 1"

Niente doppia ruota lenticolare per Wout van Aert (Visma-Lease a Bike), che parte penultimo di ciclamino vestito, mentre scende dalla pedana tutto in rosa Mads Pedersen, nel giorno del compleanno del simbolo del primato della Corsa. Van Aert passa piuttosto indietro all'intermedio di Sauk, perdendo 28" e confermando il trend negativo al traguardo, dove perde 39" da Tarling. Pedersen si impegna a fondo per tutta la prova, chiudendo in settima posizione e cedendo la maglia rosa per un solo secondo a Roglič. 

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I risultati degli uomini di classifica

Primož Roglič fa già la differenza rispetto agli altri contendenti per la vittoria finale: Juan Ayuso perde 16", 24" quelli persi da un buon Max Poole (Team PicNic-PostNL), 25" il ritardo di Antonio Tiberi. Dani Martinez (RedBull-BORA-hansgrohe) e Thymen Arensman (INEOS Grenadiers) si fermano a ridosso della top10; tempi simili per Michael Storer (Tudor) e Derek Gee (FreePalestine). Menzione speciale per Giulio Pellizzari (RedBull-BORA-hansgrohe), che dimostra un grande miglioramento a cronometro e aggancia la top10 provvisoria. Dai 35" in su Simon e Adam Yates, Richard Carapaz (EF Education-EasyPost), Davide Piganzoli (Team Polti-VisitMalta) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek). Alto il tempo di Egan Bernal (INEOS Grenadiers).

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