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Sylvan Adams fa un passo indietro, Israel Premier-Tech cambierà nome nel 2026

La squadra ha annunciato ufficialmente il rebranding per la prossima stagione. Il proprietario canadese si dedicherà al suo ruolo nel World Jewish Congress

06.10.2025 17:55

A partire dalla stagione 2026, non ci sarà più una squadra con il nome Israel sulla maglia nelle principali corse ciclistiche. La Israel Premier-Tech ha annunciato in un comunicato il rebranding previsto per la prossima stagione, in cui tornerà a essere una squadra World Tour. Contemporaneamente, il proprietario Sylvan Adams si defilerà dal suo ruolo di manager, per concentrarsi sul suo nuovo ruolo di presidente del World Jewish Congress.

Dopo le numerose manifestazioni durante le tappe della Vuelta, che hanno impedito alla corsa di arrivare regolarmente in grandi città come Bilbao e Madrid, la squadra si è vista forzata a rinunciare alle classiche italiane di fine stagione, ma soprattutto il marchio Factor ha comunicato che non avrebbe più fornito le biciclette senza un cambio di nome e di bandiera. 

Una soluzione a un problema che non poteva più essere ignorato, anche andando oltre alle considerazioni morali. Una squadra nata con dichiarate finalità politiche associate a uno Stato che sta compiendo un genocidio era una situazione sempre più scomoda per tutto lo sport e insopportabile per molti dei suoi attori, a cominciare da chi ha messo in atto le prime proteste, che hanno avuto l'effetto di smuovere qualcosa per un cambiamento che sarebbe stato impossibile da proporre prima della Vuelta.

© AP Photo/Manu Fernández
© AP Photo/Manu Fernández

Israel Premier-Tech cambierà nome: il comunicato

"Undici anni fa, era stata fondata la Cycling Academy con l'idea di coltivare talenti da Paesi non tradizionali nel ciclismo, incluso Israele, offrendo a corridori promettenti una via chiara verso il ciclismo professionistico. Nel corso di questi undici anni la squadra, che nel frattempo è diventata Israel Premier-Tech quattro anni fa, ha vissuto gli alti e i bassi dello sport professionistico, dalla gioia di vedere i nostri corridori vincere tappe al Tour de France alla sfida della retrocessione e il ritorno nel World Tour. Questo è, ed è sempre stato, un progetto sportivo.

La squadra è orgogliosa dei suoi traguardi su strada, ma ancor più della cultura che ha costruito intorno, le fondamenta che hanno permesso alla squadra di superare le sfide degli ultimi mesi, sostenendo fermamente i nostri corridori e lo staff durante un periodo incredibilmente difficile. In questo momento, la proprietà e il management del team hanno riconosciuto la necessità di un cambiamento

Con l'impegno saldo verso i nostri corridori, lo staff e i preziosi partner, è stata presa la decisione di rinominare la squadra, andando oltre l'attuale identità israeliana. Nello sport, spesso i progressi richiedono sacrifici, e questo è un passo essenziale per garantire un futuro alla squadra. Guardando alla stagione 2026, Sylvan Adams ha scelto di fare un passo indietro dal suo impegno quotidiano, non parlerà più in nome della squadra, e si concentrerà invece sul suo ruolo di presidente del World Jewish Congress.

Anche se ci attende un nuovo capitolo, che sarà presto rivelato, la squadra resterà fedele alla promessa della sua fondazione: sviluppare talenti di tutto il mondo. Grazie ai nostri tifosi per il supporto incondizionato in questi anni, e specialmente nelle ultime settimane. Non vediamo l'ora di continuare questo viaggio insieme."

Il rapporto tra squadra e Israele

Fin dalla sua fondazione nel 2014, la Israel Cycling Academy è nata con il preciso scopo di diffondere un'immagine positiva di Israele attraverso lo sport. La squadra non è mai stata direttamente a controllo statale, pur ricevendo una parte dei suoi finanziamenti dal ministero del turismo, ma il proprietario Sylvan Adams ha sempre avuto evidenti legami con la diplomazia israeliana. 

L'uomo d'affari canadese, fondatore, manager e propietario della squadra, è stato definito come una sorta di "ambasciatore non ufficiale" negli Stati Uniti, presenziando all'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Durante la Vuelta, quando numerose manifestazioni avevano iniziato a mettere in discussione la posizione della squadra, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha espresso pubblicamente il suo sostegno alla squadra, con un tweet sul profilo istituzionale.

 

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