Lotte Kopecky torna a vincere le Strade Bianche, per la seconda volta dopo il 2022 ©Team SD-Worx Protime-GettySport
Donne Élite

Kopecky è una furia su Santa Caterina, la Strade Bianche è ancora sua. Longo Borghini seconda

La campionessa del mondo stacca la campionessa italiana sull'ultimo strappo e arriva tutta sola in Piazza del Campo. Vollering completa il podio per un altro trionfo SD-Worx

02.03.2024 14:57

Non poteva accontentarsi del secondo posto della Omloop, non in questo momento della sua carriera, nel pieno delle proprie potenzialità atletiche e mentali e con una maglia iridata da onorare. E non poteva non essere ancora ben impresso nella sua memoria il secondo posto dello scorso anno, per quanto la vittoria fosse rimasta in casa SD-Worx, battuta in volata per centimetri, senza quasi rendersene conto.

Lotte Kopecky vince l'edizione 2024 delle Strade Bianche con una sparata delle sue in Via Santa Caterina, senza lasciare spazio di replica ad Elisa Longo Borghini, l'unica a riuscire a seguire l'attacco della campionessa del mondo a dieci chilometri dal traguardo. Uno scatto fulminante al culmine di una gara in cui le due leader della SD-Worx Protime sono riuscite ancora una volta a costruire una situazione ideale sfruttando la superiorità numerica, con Demi Vollering a stoppare i tentativi di inseguimento alle spalle del duo di testa, prima di chiudere al terzo posto.

Strade Bianche 2024, la cronaca della gara

La corsa rimane piuttosto bloccata per tutti i primi chilometri e settori di sterrato, fino a San Martino in Grania, il più lungo in assoluto (9.5 chilometri). Il gruppo si allunga e perde pezzi da dietro, ma dopo settanta chilometri ancora non c'è una fuga. La selezione comunque non manca, e alla sequenza Monteaperti-Colle Pinzuto-Le Tolfe arriva un gruppo di circa sessanta atlete.

Proprio in questa zona si sgancia un primo gruppo molto pericoloso, con dentro diverse opzioni secondarie delle squadre principali. All'attacco ci sono la campionessa europea Mischa Bredewold (Team SD-Worx Protime), Neve Bradbury (Canyon//SRAM Racing), Elizabeth Deignan (Lidl-Trek), Yara Kastelijn (Fenix-Deceuninck), Riejanne Markus (Team Visma-Lease a Bike), Amber Kraak (FDJ-Suez), Alena Amaliusik (UAE Team ADQ), Anouska Koster (Uno-X Mobility), Kimberly Le Court Pienaar (AG Insurance-Soudal Team), Letizia Borghesi (EF-Education Cannondale) e Barbara Malcotti (Human Powered Health). Con così tante squadre rappresentate, il vantaggio arriva rapidamente sopra il minuto, mentre dietro c'è un po' di indecisione.

Il tempo dei tatticismi finisce sul primo passaggio su Le Tolfe, a più di quaranta dall'arrivo, quando Lotte Kopecky si mette in testa in discesa e continua a forzare il ritmo nel tratto più ripido di salita, portandosi dietro un gruppetto di una quindicina con dentro tutte le migliori. A Kopecky e Vollering si accoda anche Niamh Fisher-Black, che si incarica di tirare nell'inedito settore del Castagno, quando il distacco dalle fuggitive scende a 35". Con la caduta di Bredewold nel gruppo di testa, che coinvolge anche Koster, l'azione delle SD-Worx si fa ancora più insistita, non avendo più un punto d'appoggio davanti.

Il gruppo di testa si fraziona in discesa, e davanti restano solo Kraak, Markus e Amaliusik, con un vantaggio sempre più esiguo sul gruppo principale. Il peso dell'inseguimento è ancora sulle spalle di Fisher-Black, con le altre squadre che nicchiano finché non vengono riprese Bradbury e Deignan, che portano Lidl-Trek e Canyon SRAM a collaborare, in un gruppo che nel frattempo è diventato più numeroso.

Il trio di testa viene ripreso a poco più di venti chilometri dal traguardo, ed è Amanda Spratt a guidare il gruppo all'ingresso di Colle Pinzuto. Sul tratto più ripido nessuna ci prova, mentre la FDJ-Suez cerca l'effetto sorpresa nei tratti di risciacquo, prima con Kraak e poi con Évita Muzic. A rispondere sono prima Vollering e poi Elisa Longo Borghini, che riesce a portare via un quartetto con la stessa Vollering, Kasia Niewiadoma e Marianne Vos. A chiudere questa volta sono le Fenix-Deceuninck, con Christina Schweinberger a pilotare Puck Pieterse, tra le più attive in questo frangente.

Due contro due contro una

All'ingresso alle Tolfe si porta davanti Elise Chabbey, con Niewiadoma alla sua ruota nella discesa che precede lo strappo in sterrato più impegnativo della gara. La campionessa del mondo gravel fa il forcing e si porta dietro solo le coppie Vollering-Kopecky e Longo Borghini-Shirin van Anrooij, mentre Chabbey e Pieterse perdono contatto, così come Vos e tutte le altre. Van Anrooij si aggancia con molta fatica, per cui è solo la SD-Worx a poter far valere, non una novità, la superiorità numerica nel gruppo di testa.

Il tratto che segue Le Tolfe è il momento decisivo: prima ci prova Vollering, che stacca definitivamente Van Anrooij, mentre esattamente ai -10 tocca a Lotte Kopecky, che scatta decisa dall'ultima posizione del gruppetto per cercare di fare il vuoto. Le salta però sulla ruota Elisa Longo Borghini, mentre Niewiadoma rimane invischiata dietro, non riceve collaborazione da Vollering e deve quasi subito rinunciare alle speranze di vittoria.

Elisa Longo Borghini e Lotte Kopecky si giocano la vittoria fino all'ultimo strappo ©Strade Bianche
Elisa Longo Borghini e Lotte Kopecky si giocano la vittoria fino all'ultimo strappo ©Strade Bianche

Una contro una 

Il senso tattico e una grandissima gamba consentono invece a Longo Borghini di costruirsi una situazione ideale, con Kopecky che collabora davanti e Van Anrooij che rientra da dietro insieme a Kristen Faulkner a far naufragare qualsiasi tipo di accordo per l'inseguimento. Il vantaggio di circa venti secondi è più che sufficiente per arrivare a giocarsi tutto sull'ultimo strappo in Via Santa Caterina, anche se Kopecky inizia a saltare qualche cambio di troppo negli ultimi tre chilometri. 

L'uno contro uno sulle ultime pendenze di fatto non c'è: ELB rimane davanti per tutti gli ultimi chilometri e fa quello che può, ma lo scatto di Kopecky è incontenibile per chiunque. La campionessa del mondo questa volta non deve preoccuparsi di passare davanti a Van Vleuten come nel 2022, né della volata interna con Vollering come lo scorso anno, e ha tutto il tempo di esibire la sua maglia iridata in Piazza del Campo, replicando la vittoria di due anni fa. Longo Borghini si ferma a un passo dalla seconda vittoria alle Strade Bianche, ma non ha niente da rimproverarsi per come è andata la gara e può sicuramente guardare con ottimismo al prosieguo della stagione, dopo i tanti problemi del 2023.

A completare il podio c'è ancora Demi Vollering, per il più classico degli 1-3 del Team SD-Worx. La vera delusa di giornata è Kasia Niewiadoma, che chiude quarta a un soffio da un podio che avrebbe decisamente meritato per quanto fatto vedere in corsa, e sfoga tutta la sua disperazione dopo il traguardo, in un'immagine che restituisce al meglio tutta l'essenza di questa gara durissima. Via via poi tutte le altre, con Van Anrooij che completa la top five davanti a Faulkner, mentre Vos è solo nona dietro la compagna Markus, settima.

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