Fabio Jakobsen esulta dopo aver ricevuto l'ufficialità della vittoria © Getty Images
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Philipsen la prende con filosofia: "Sono deluso ma mi rifarò"

Le dichiarazioni dopo la seconda tappa della Tirreno-Adriatico. Jakobsen: "Non sono ancora ai livelli dell'anno scorso"; in Jumbo-Visma Benoot si candida per la generale. Girmay: "Ho sprintato con una foratura"

07.03.2023 18:39

La seconda tappa della Tirreno-Adriatico, prima frazione in linea dell’edizione 2023, ha visto come prevedibile uno sprint di gruppo sul traguardo di Follonica. La volata conclusiva ha visto trionfare in rimonta il campione europeo Fabio Jakobsen, che riesce a recuperare in extremis un Fernando Gaviria partito molto presto. Per fugare ogni dubbio è servito il fotofinish, che ha decretato il neerlandese vincitore sul belga Jasper Philipsen e, appunto, Gaviria. Oltre all’affollatissimo sprint, la tappa odierna ha offerto pochi spunti, procedendo senza particolari sussulti fino al più classico dei finali in volata. Di seguito sono riportate le dichiarazioni post-gara di alcuni dei protagonisti di giornata.

Fabio Jakobsen, primo nella volata di Follonica: “Non sono sui livelli di inizio anno scorso, ma la condizione c’è”

“Sapevo di avere più velocità alla fine, Gaviria è partito molto presto ma era davvero veloce, ho lanciato lo sprint più tardi con Philipsen e a quanto pare ho vinto al fotofinish. Ci sono tanti velocisti forti in gara, io sono riuscito a vincere grazie ad un ottimo lavoro di squadra, abbiamo superato senza problemi le salite e poi mi hanno portato sin sulla ruota di Philipsen. Dopo la caduta della settimana scorsa a Le Samyn ho ancora un po’ di dolore nel salire le scale, e per ora prendo l’ascensore, ma in bici non sento nulla. Non ho avuto un inizio di stagione sui livelli dell’anno scorso, ma la condizione c’è e sicuramente arriveranno altre opportunità”.

Jasper Philipsen: “Deluso per il risultato, voglio rifarmi già da domani”

"La squadra ha svolto un ottimo lavoro nel finale, correndo spesso in testa al gruppo. È la prima volta in questa stagione che affronto uno sprint insieme al mio treno, e alcuni automatismi sono da migliorare, ma mi sono trovato bene, soprattutto con Ramon Sinkeldam. Dobbiamo solo abituarci a correre insieme, sono fiducioso. Gaviria è partito da lontano, se non avessi reagito subito avrebbe vinto lui; tuttavia Jakobsen ha sfruttato la mia scia e nel finale mi ha superato. Oggi sono deluso per il risultato, ma già domani potrebbe esserci un'altra possibilità. Se continuiamo così, sono sicuro che la vittoria arriverà presto”.

Tiesj Benoot: “Livello molto alto, proverò a giocarmi le mie carte”

“In Jumbo-Visma abbiamo uomini come Wilco, Primoz e me che possono ottenere un buon risultato in classifica generale. Possiamo sfruttare la presenza di più di un capitano in squadra, perché qui il livello è molto alto. Io stesso guardo a come sto andando giorno per giorno: con le grandi classiche che si avvicinano credo che possa essere utile per me provare a dare tutto questa settimana. Domani mi aspetto poche differenze rispetto alla giornata di oggi, ma non vedo l’ora che arrivi il resto della settimana”.

Biniam Girmay: “Ho sprintato nonostante una foratura”

“La squadra ha fatto un grande lavoro per organizzare la mia volata. Grazie alle ruote tubeless sono riuscito ad effettuare lo sprint nonostante una foratura. Il quarto posto ottenuto oggi è incoraggiante per le occasioni che verranno nei prossimi giorni”.

Nacer Bouhanni: “Bello tornare a gareggiare ad alti livelli. Nel finale ci siamo persi”

“È passato quasi un anno da quando ho gareggiato in uno sprint nell'UCI WorldTour. Sono soddisfatto di essere in buona condizione, ma non mi accontento del decimo posto ottenuto oggi. Dopo la lunga assenza dovuta all’infortunio è importante tornare alla normalità e riprendere gli automatismi con i compagni di squadra. Oggi ci siamo un po' persi in finale, dobbiamo ancora migliorare, ma ho visto aspetti positivi”.

Filippo Ganna: “La crono di ieri? Una buona prova, non la migliore”

“Fortunatamente la fuga è partita presto, così abbiamo potuto pedalare tranquillamente in gruppo risparmiando energie, e anche il clima si è fatto più tiepido”. Tornando poi alla cronometro di ieri “La definirei una buona prova, ma non la mia migliore in assoluto. Credo che la cronometro del Giro 2020 con arrivo a Valdobbiadene sia stata una vera e propria apoteosi, ma ora vediamo cosa verrà nei prossimi giorni”.

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