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Giro, le parole di Froome: «Distacco importante, ma voglio fare del mio meglio»

14.05.2018 14:28

Nella lista dei corridori con ambizioni di ben figurare che stanno maggiormente faticando in questa prima parte del Giro d'Italia vi è indubbiamente presente Christopher Froome. Il britannico, caduto prima a Gerusalemme e poi a Montevergine di Mercogliano, non ha mai dato l'impressione di essere in forma e il risultato di Campo Imperatore, che lo ha visto 23° a 1'07" dal vincitore Simon Yates, ha certificato il momento no per il britannico.

Il capitano del Team Sky ha approfittato del giorno di riposo per rilasciare delle dichiarazioni all'ufficio stampa della squadra, spiegando quanto sta accadendo alla Corsa Rosa. «Sono giunto al Giro con l'idea di crescere di condizione durante la gara, con l'obiettivo principale di fare Giro e Tour nello stesso anno. Non era nei piani essere al massimo della forma in Israele perché, come capitato in passato a quanti hanno cercato l'accoppiata, a luglio le pile sono scariche».

«La prima caduta» continua il trentaduenne «è stato un contrattempo mentre la seconda scivolata è stata fastidiosa in quanto ho nuovamente colpito il lato destro. Finora è stato un Giro complicato e difficile ma è un piacere correre in Italia. La Mitchelton Scott sta gareggiando in maniera eccellente. È bello vedere un altro britannico in maglia rosa, sono genuinamente felice per Simon Yates, che si sta veramente ben comportando sotto pressione. Cercherò di rendergli la vita complicata nella seconda parte di corsa».

In merito al ritardo di 2'27" dalla vetta, Froome prosegue: «È un distacco importante ma mancano all'appello diverse tappe difficili compresa una lunga cronometro. Non direi che è probabile a questo punto, ma il Giro ha regalato colpi di scena. Affronterò la corsa giorno dopo giorno, voglio comunque fare del mio meglio: se sarà il ventesimo posto, il secondo o il primo, sono qui per correre. Sono un ciclista e questo è il mio lavoro. Oggi spero che il riposo mi permetta di recuperare dalle ferite e di poter tornare a pedalare come di consueto».

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