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Vuelta a San Juan 2023 - Analisi del percorso

Dopo due anni di stop riparte la Vuelta a San Juan, con un tracciato relativamente semplice perfetto per ingranare la marcia e testarsi in vista dei primi obiettivi stagionali

21.01.2023 15:45

Scatta domani la corsa a tappe argentina, che dopo due anni di assenza torna a prendersi il suo posto tra gli appuntamenti di inizio stagione. Il percorso ricalca in buona parte quelli delle edizioni precedenti, ma è privato della prova a cronometro. Unico vero traguardo decisivo sarà dunque quello in quota della 5a tappa sull'Alto del Colorado, mentre le altre tappe sembrano tutte destinate alle ruote veloci, anche se spesso movimentate da salite più o meno impegnative. Si segnala che la tappa di montagna è preceduta da un giorno di riposo.

 

Domenica 22 gennaio - 1a tappa: San Juan - San Juan (143.9 km)

Tappa basata su un lungo tragito da compiere andata e ritorno tra San Juan e la località di Vallecito. Nei pressi del giro di boa viene superata da entrambi i versanti la facile salita di Cuesta de las Vacas. Il percorso è per il resto completamente pianeggiante ed estremamente lineare.

 

Lunedì 23 gennaio - 2a tappa: Valle Fértil - Jáchal (201.1 km)

Tappa lunga e più mossa della precedente, ma pressoché priva di vere salite. L'unico GPM è posto dopo una sorta di lungo falsopiano di 80 km. Dopo 20 km di discesa, si percorre un altro lungo fondovalle a salire verso il traguardo. Anche in questo caso sono attese le ruote veloci.

 

Martedì 24 gennaio - 3a tappa: Autódromo de Villicum - Autódromo de Villicum (170.9 km)

In questa giornata il percorso torna ad essere quasi del tutto pianeggiante e molto lineare. Attenzione però al tratto in leggera salita che conduce all'ingresso dell'autodromo, con l'ultimo km al 4% di media che termina a meno di 5 km dal traguardo. Organizzare la volata sarà più complicato.

 

Mercoledì 25 gennaio - 4a tappa: Autódromo de Villicum - Barreal (196.5 km)

Questa frazione presenta un tracciato senza dubbio più esigente, anche se dovrebbe sempre essere destinata ad un arrivo in volata. Dopo 87 km si valica la salita di Gruta Virgen de Andacollo, lunga ascesa molto pedalabile di 40 km divisa in più tronconi. La discesa termina però a circa 85 km dal traguardo e la facile salita di Calingasta posta più avanti non dovrebbe spaventare troppo le ruote veloci rimate in gruppo.

 

Venerdì 27 gennaio - 5a tappa: Chimbas - Alto Colorado (173.7 km)

È la tappa regina della corsa, con l'arrivo in salita sull'Alto del Colorado ad oltre 2600 metri di altitudine. Le pendenze non sono certo cattive: i 13 km di salita verso l'Alto de Villicum e i 23 verso l'Alto de la Crucecita sono poco più che falsopiani; l'ascesa finale invece è misurabile in circa 19 km al 4.4%. Niente di spaventoso, ma la strada sale perennemente per gran parte della tappa senza che sia bilanciata da discese. Essendo una corsa di apertura - quantomeno per i corridori del World Tour - lo sforzo sarà dunque piuttosto considerevole e negli ultimi km leggermente più impegnativi si potrà provare a fare la differenza.

 

Sabato 28 gennaio - 6a tappa: Velódromo Vicente Chancay - Velódromo Vicente Chancay (144.9 km)

Tornano di scesa i velocisti con una frazione che è mossa solo in partenza da un transito sullo strappo della Diga di Punta Negra, che nelle edizioni passate abbiamo visto collocato in posizioni più strategiche. In questo caso dal GPM mancheranno più di 90 km completamente pianeggianti, che lasciano presagire una volata a ranghi compatti.

 

Domenica 29 gennaio - 7a tappa: San Juan - San Juan (112.0 km)

La corsa si chiude con un circuito pianeggiante nella città argentina, lungo 16 km e da ripetere 7 volte. Il tracciato si svolge integralmente sulla circonvallazione ed è dunque privo di curve vere e proprie. Si prevede una media molto alta ed una volata lanciatissima.

Tour of the Alps 2023 - Analisi del percorso
Ce ne hai messo di tempo, Bryan!
Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.