Il podio di Fayetteville: al centro il vincitore Iserbyt, al suo fianco Sweeck e Vanthourenhout
Ciclocross

Anche in volata Iserbyt non si batte

Eli trionfa a Fayetteville al termine di un duello al cardiopalma con Sweeck, terzo Vanthourenhout. Quarta piazza per la sorpresa statunitense Eric Brunner, ancora quinto il figlio d'arte Thibau Nys

17.10.2022 16:19

La seconda frazione di Coppa del Mondo si corre sul percorso di Fayetteville che nel 2022 ha ospitato i Campionati del Mondo e le condizioni meteo sono le stesse di gennaio: sole, percorso asciutto e scorrevole; in breve, gara favorevole a chi ha nello spunto veloce uno dei punti di forza. In assenza di Lars van der Haar (Baloise), tornato in Europa con una settimana di anticipo per provare a giocarsi la carta freschezza a Tabor domenica prossima, i favoritissimi sono Eli Iserbyt e Michael Vanthourenhout (Pauwels), insieme a Laurens Sweeck (Crelan) e ai giovani Niels Vandeputte (Alpecin), Thibau Nys e Pim Ronhaar (Baloise).

Iserbyt prende il comando delle operazioni già dal rettilineo di partenza, marcato stretto da Sweeck, Daan Soete (Deschacht), Vincent Baestaens, Nys e Toon Vandebosch (Alpecin). Già fuori corsa dopo nemmeno quaranta secondi Ronhaar, costretto ad affrontare metà giro a piedi dopo che la catena gli si è rotta poco dopo il via. Passato il tratto di partenza, sempre tra i più delicati nelle gare fuoristrada, il gruppo prosegue senza forzare la mano, tutto compatto dietro Sweeck; le alte velocità impediscono la selezione.

Vandebosch scatta proprio al passaggio del primo giro, scatenando la reazione di Iserbyt, tampinato dall'attentissimo Sweeck. L'affondo di Toon è importante, ma nessuno dà cambi ad Eli, costretto a tirare forte anche in salita. Il leader di CDM decide dunque di sfruttare le curve veloci per guadagnare qualche metro e poter finalmente spingere con decisione per riavvicinarsi a Vandebosch senza però dare vantaggi agli avversari, leggermente staccati. Il piccolo belga si riporta quasi sulla ruota del portacolori Alpecin, ma proprio mentre è in procinto di mettersi in scia viene ripreso da Sweeck e dal resto del plotoncino. Laurens rappresenta un pericolo concreto per Iserbyt ed egli giustamente non vuole concedere alcun bonus all'alfiere della Crelan, suo ex-compagno di squadra. Rialzatosi Eli, nessuno dà continuità all'inseguimento e così Vandebosch si allontana ancora. Al termine della seconda tornata Toon può vantare poco più di dieci secondi su un drappello di quindici atleti che segue Iserbyt.

Sweeck rompe gli indugi sulla salita, riprende Vandebosch e stacca tutti meno Eli, sempre brillantissimo in seconda posizione. Dopo poco si riporta sotto anche Vanthourenhout e con lui il resto del gruppetto: l'azione del duo Iserbyt-Sweeck è spenta già sul nascere l'equilibrio tra la prima dozzina di crossisti è pienamente ristabilito.
Michael disegna le linee lungo la discesa del quarto giro. In seconda posizione c'è Eli che giustamente ne approfitta facendo il buco e lasciandolo scappare. Soete tira a perdere e allora a metà tornata è di nuovo Sweeck che deve prendersi la responsabilità di guidare gli inseguitori, con ovviamente alle spalle lo stesso Iserbyt. Laurens non si limita a dettare il ritmo ma si impegna in un vero e proprio forcing, a cui riescono a rispondere solo Eli e Thibau Nys. Ripreso Vanthourenhout i quattro si fermano a guardarsi e studiarsi, subendo il rientro di un sestetto composto dalla sorpresa di giornata Eric Brunner (Aevolo), da Soete, Vandebosch, Niels Vandeputte, Michael Boros e Timon Rüegg (Team Legendre).

Il quinto giro è una prosecuzione dello studio iniziato nella seconda metà della tornata precedente; nessuno attacca e, anzi, da dietro rientrano Baestaens e soprattutto il campione del mondo under 23 Joran Wyseure (Crelan, vittoria ottenuta proprio qui a Fayetteville). Passata la metà gara Sweeck riprova a dare una botta in salita, ma è solo per testare le gambe dei rivali, l'affondo non è deciso. Quattro giri al termine, ancora in undici al comando tutti insieme, si è staccato il solo Baestaens.

Vandebosch tenta la mossa fotocopia a quella del primo-secondo giro, ma stavolta Iserbyt reagisce subito e lo raggiunge già lungo la discesa, provando anche a continuare l'azione rilanciando sia lungo le curve scorrevoli e in leggera contropendenza, che sulla salitona, dove sferra un attacco violentissimo. Vanthourenhout c'è, Sweeck si fa sorprendere indietro e deve rimontare i vari Vandebosch, Soete e Wyseure prima di mettersi in caccia alla coppia Pauwels. Anche Nys palesa un'ottima gamba nel tratto all'insù, ma proprio come Laurens paga lo scotto di un cattivo posizionamento all'inizio del segmento in questione, rimanendo tagliato fuori dal discorso vittoria, affare dei soli Iserbyt, Vanthourenhout e Sweeck.

A tre tornate dal termine Laurens è distante appena 3" dal duo di Mettepenningen, mentre Nys, Wyseure, Vandeputte, Soete e Brunner sono a 24", in lotta ormai solo per un quarto posto. Appena rientrato Sweeck Vanthourenhout fa il buco al compagno, il quale ne approfitta per tentare un secondo attacco nello stesso punto della tornata precedente. Laurens sul momento accusa il colpo a causa dell'inseguimento terminato da poco, ma non s'arrende, andando piano piano a recuperare metro su metro il gap nei confronti del battistrada, chiudendo definitivamente il divario poco prima della chiusura del terzultimo giro. Michael cerca di andarsene di soppiatto, ma Sweeck fa buona guardia e non lo lascia scappare.

Nella penultima tornata i tre si alternano al comando cercando di riposare il più possibile e infatti da dietro si riavvicina alla testa uno straordinario Brunner. Iserbyt riapre le ostilità sulle primissime battute dell'ultimo giro, dando la vera e propria accelerazione nel suo tratto preferito, quello in salita, l'unico di tutto il percorso dove si possa scavare davvero qualche differenza. Vanthourenhout alza bandiera bianca, Sweeck invece rimane attaccato, seppur soffrendo tremendamente. Prima dei panettoni Laurens si porta in testa sorpassando Iserbyt e impone per tutto il resto della tornata un'andatura per nulla tranquilla, principalmente con due scopi: non far rientrare Vanthourenhout e affaticare ulteriormente Eli, apparso piuttosto provato in cima allo strappo. 

La volata tra i due si preannuncia equilibrata; Iserbyt è esplosivo, Sweeck molto veloce, perfino capace di battere talvolta uno come Van Aert. Laurens si lancia sfruttando la parabolica dell'ultima curva, optando quindi per uno sprint molto lungo. La sua progressione è ottima, ma l'istinto killer di Iserbyt gli risulta fatale: Eli mette la ruota davanti a cinquanta metri dal traguardo e può quindi esultare per la seconda vittoria su due in Coppa dopo l'acuto a Waterloo. Terzo Vanthourenhout a 19", quarto Brunner a 26" e quinto a 39" Nys, che regola in volata Soete, Vandeputte, Wyseure e Vandebosch. La top ten si chiude con Boros, buon decimo a 1'11", il quale conclude davanti allo svizzero Rüegg, undicesimo a 1'23". Da segnalare anche la grande rimonta di Pim Ronhaar, capace nonostante il problema iniziale di terminare la corsa in top 20, diciannovesimo a 2'36", appena prima del talentuoso neerlandese David Haverdings (Baloise), ventesimo.

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