Lorenzo Finn © Flavio Moretti Photography
Ciclismo Giovanile

Giro Next Gen, la Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies lancia Lorenzo Finn: "Stiamo lavorando bene"

Dal ritiro ad Andorra il classe 2006 e il responsabile dello sviluppo John Wakefield tracciano la strada verso la corsa rosa, grande obiettivo stagionale

È solo al primo anno tra gli Under 23, ma Lorenzo Finn trasmette già grande sicurezza nei suoi mezzi. E, soprattutto, non si nasconde quando parla del suo grande obiettivo stagionale, il Giro Next Gen. Dopo aver brillato in questo avvio di stagione con la vittoria del Giro del Belvedere, il 2° posto al GP Palio del Recioto e il 5° posto alla Liegi-Bastogne-Liegi di categoria, il diciottenne genovese sarà al via del “Baby Giro”, in programma dal 15 al 22 giugno, con ambizioni di classifica e tanta voglia di fare esperienza.

Lorenzo Finn: “Stiamo lavorando bene, al Giro cercheremo di divertirci”

A meno di due settimane dalla cronometro individuale di Rho, che aprirà la lotta per la maglia rosa, il vincitore del titolo iridato juniores a Zurigo si trova ad Andorra con la Red Bull Rookies per affinare la preparazione in vista dell'appuntamento principale del suo 2025.

“Siamo in altura qui ad Andorra, il tempo è ottimo e lo staff è al completo: non ci manca davvero nulla e stiamo lavorando bene con tutto il team. Sono felice di partecipare a questo Giro, anche perché alcune tappe sono vicino a casa mia. Per me è un grande obiettivo, ma sono al primo anno e ci sono altri ragazzi in squadra con più esperienza. Non c’è troppa pressione su di me, vogliamo vedere come andrà la stagione e cercheremo di divertirci.”

Il percorso della corsa rosa è stato svelato appena una settimana fa, ma Finn si è già fatto un'idea su dove potrebbe decidersi la classifica generale.

“La cronometro iniziale è importante, ma breve. Dopo la frattura alla clavicola di qualche mese fa ho fatto un bel blocco di lavoro sulla bici da cronometro, ma essendo lunga solo 8 chilometri non credo che la gara si deciderà lì. Le ultime due tappe sono quelle decisive: io preferisco la penultima, che ha tante salite e si adatta meglio alle mie caratteristiche.”

Lorenzo Finn © Flavio Moretti Photography
Dal 15 al 22 giugno Lorenzo Finn disputerà il suo primo Giro Next Gen e sarà uno dei leader della Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies © Flavio Moretti Photography

Sul futuro, Finn sembra aver già compreso la sua dimensione e ha piena fiducia nel processo di crescita intrapreso con la sezione Rookies della Red Bull-BORA-hansgrohe.

“Sono cresciuto guardando il Tour de France, perciò ho sempre sognato di diventare un corridore di classifica. Poi chi lo sa, magari tra due anni sarò un velocista… Scherzi a parte, sono ancora molto giovane e l'uomo di classifica è il tipo di corridore su cui stiamo lavorando e su cui sono da sempre più indirizzato."

Con almeno un'altra stagione completa nella categoria - Finn ha un contratto biennale nella sezione Rookies - è logico che il classe 2006 arriverà al Giro Next Gen nel ruolo di outsider.

"Sarò comunque felice alla fine del Giro Next Gen, perché la mia ragazza verrà a vedermi (ride). Se riuscirò a dare il meglio di me per tutte le otto tappe e se la squadra lavorerà bene insieme, mi riterrò soddisfatto di questa prima esperienza.”

John Wakefield (Director of Development Red Bull-BORA-hansgrohe): “Vogliamo avere Lorenzo con noi per molto tempo”

A coordinare il lavoro della sezione giovanile della Red Bull-BORA-hansgrohe è John Wakefield, coach di lunga esperienza nel World Tour e con cui Finn si confronta quotidianamente.

“Lavoro con Lorenzo da tempo ormai, e devo dire che lavorare con lui è molto semplice: è sempre molto concentrato sugli allenamenti, ma senza stressarsi troppo, riesce a darmi ottimi feedback ed è molto professionale. Si muove bene in gruppo e anche a livello tattico è molto avanti per la sua età. Noi lo vediamo competitivo nei Grandi Giri e lo stiamo preparando per questo tipo di ruolo. Ci stiamo concentrando sul suo processo di crescita con l'obiettivo di averlo con noi per molto tempo. Cercheremo di usare il team per guidare Lorenzo al meglio nel corso del Giro.”

Ed è proprio il Giro Next Gen il grande obiettivo della Red Bull-BORA-hansgrohe Rookies per questa stagione, dato che il Tour de l'Avenir sarà ancora riservato alle nazionali e non alle squadre Under 23 almeno per un altro anno.

“Il fatto che il Giro Next Gen sia aperto alle squadre ci porta a concentrarci su quello nella preparazione degli atleti. Certamente l'obiettivo è che raggiungano ottimi risultati anche al Tour de l'Avenir, ma ASO e UCI hanno scelto di rimandare il passaggio dalle nazionali alle squadre.”

John Wakefield © Flavio Moretti Photography
John Wakefield, Director of Development della Red Bull-BORA-hansgrohe, coordina la sezione Rookies © Flavio Moretti Photography

L'ingresso di Red Bull nell'ecosistema della squadra tedesca ha permesso al team di fare un grande passo in avanti in termini di budget e, soprattutto, in termini di performance.

“Questo primo anno sta andando molto bene. Chiaramente vogliamo sempre più vittorie, ma siamo soddisfatti di come stanno andando le cose. L'ingresso di Red Bull come sponsor della squadra ci ha permesso di lavorare ancora meglio. Le cose sono cambiate velocemente, ma non in modo affrettato: fa tutto parte di un processo di ristrutturazione del team ed è normale che sia così. Ovviamente avere un buon budget aiuta, ma questo non significa che le cose si facciano per forza nel modo migliore. Oggi bisogna essere attenti a tutti i dettagli, il ciclismo di oggi va in quella direzione e l’arrivo di Red Bull ci ha permesso di migliorare questi aspetti e di avere molti più dati su cui lavorare.”

Un esempio dell'impatto di Red Bull è il programma di scouting Red Bull Rising, che ha sostituito il precedente Red Bull Junior Brothers.

“Prima di Red Bull Rising c’era il progetto dei Red Bull Junior Brothers. Rispetto al primo, fino ad ora abbiamo avuto più del doppio delle richieste. Questo ovviamente significa lavorare molto di più con i dati e avere più dati da confrontare. Ora che Red Bull è diventato main sponsor del team possiamo raggiungere un mercato maggiore e questa è un'ottima cosa: abbiamo fatto uno step in più.”

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Amedeo Onnis
Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.