Fiorenza Baratti alla Women's Rally in Arizona © Fiore Baratti via Instagram
Cicloturismo

Fiorenza Baratti: un’italiana al Komoot Women’s Rally 2024 di Lael Wilcox

L'unica partecipante del nostro paese ci racconta la sua esperienza nella ride di 700 km nel deserto dell'Arizona insieme ad altre 70 donne da tutto il mondo

29.11.2024 17:45

A soli 22 anni, Fiorenza Baratti, studentessa universitaria di Chimica Ambientale, è l’unica rappresentante italiana che quest’anno ha preso parte al Komoot Women’s Rally 2024. Un evento internazionale, giunto alla sua seconda edizione, con cui Lael Wilcox, la recente primatista del mondo nel giro del globo in bicicletta, ha chiamato a raccolta le cicliste da tutto il pianeta per un meraviglioso viaggio in bikepacking nel cuore del deserto dell’Arizona. Il percorso di quest’anno, che ricalca quello della scorsa edizione, ha visto le partecipanti impegnate in un viaggio di circa 700 chilometri e 8000 metri di dislivello da percorrere in otto giorni nel bel mezzo del deserto, tra escursioni termiche e le difficoltà di approvvigionamento.

Dalla scoperta della bici alla conquista del deserto dell’Arizona

Per Fiorenza Baratti, il ciclismo è una passione relativamente recente, nata solo tre anni fa. Durante l’adolescenza aveva affrontato gravi problemi di schiena, che l’avevano costretta a portare un busto per anni, rendendo difficile qualsiasi attività sportiva. “Durante il Covid, trasferendomi in montagna, ho riscoperto lo sport,” spiega. “Le prime pedalate le ho fatte su una bici da corsa che mi veniva prestata da un’amica e poi, anche grazie ai libri e ai video delle Cicliste per Caso, ho scoperto il mondo gravel”. Dopo tanti anni ferma per via dei problemi fisici, Fiorenza aveva tanto da recuperare. Così in soli tre anni ha iniziato a girare in lungo e in largo con la sua bicicletta. Le prime esperienze in bikepacking lungo la costa dell’Andalusia, poi un lungo viaggio di 4000 km nel nord dell’Europa.

Il Komoot Women’s Rallyperò, rappresenta qualcosa di totalmente nuovo: “Non avevo mai fatto niente di simile. Un’esperienza che mette alla prova il fisico, ma ancora di più la mente. Sono stati otto giorni nel deserto, con le difficoltà che questo comporta, affrontati con un equipaggiamento decisamente essenziale. Fiorenza, infatti, ha viaggiato in sella a una Oruns, una bici in legno realizzata da degli artigiani toscani, con due borse anteriori in cui ha riposto il sacco a pelo invernale e la tenda e una borsa sottosella dove ha messo il vestiario. “Ero talmente tirata che ho dovuto optare per la sacca idrica perché non avevo altro spazio.”

Pedalare nel cuore dell'Arizona © Fiore Baratti via Instagram
Pedalare nel cuore dell'Arizona © Fiore Baratti via Instagram

Il Rally: emozioni e sfide nel cuore dell’Arizona

Il raduno è iniziato a Tucson con un’atmosfera di festa. Al via 70 cicliste da tutto il mondo. “La sera prima dell’evento (il 19 Novembre n.d.r) eravamo tutte a casa di Lael Wilcox. C’era pizza per tutte e tanto entusiasmo.” Poi, il primo giorno: 120 km e quasi 2.000 metri di dislivello nel deserto, tra sole e cactus. “Ogni salita è una sfida, ma condividere questa avventura con donne da tutto il mondo rende tutto più leggero.”

Il secondo giorno ha messo a dura prova tutte le partecipanti per via della scalata verso il Monte Lemmon. “È stata la salita gravel più dura della mia vita, ma quasi alla fine ci aspettavano altre partecipanti dello scorso anno con cibo e bevande. È stato un gesto dolcissimo!”. Durante il viaggio, non sono mancati i momenti magici, come le notti sotto le stelle del deserto, il suono dei coyote in lontananza, e il calore del falò condiviso.

Un falò sotto le stelle ne cuore del deserto © Fiore Baratti via Instagram
Un falò sotto le stelle nel cuore del deserto © Fiore Baratti via Instagram

Il viaggio non finisce qui

Per Fiorenza, l’avventura non si conclude con il Rally. Con tre settimane a disposizione, il suo viaggio negli Stati Uniti proseguirà verso il nord: il Grand Canyon, la Death Valley e, infine, San Francisco, dove ha il volo di ritorno. “Non so se riuscirò a farlo tutto in bici. L’Arizona è meravigliosa, ma dopo otto giorni di deserto mi sposterò verso paesaggi diversi.” L’esperienza del Rally, però, lascerà un segno indelebile. “Pedalare qui è stato incredibile. Le fatiche si sentono meno quando si è tutte insieme. La comunità che si crea è davvero speciale.”

Un'avventura nata per caso

Alla Women’s Rally 2024, Fiorenza Baratti ci è arrivata quasi per caso. Solo quest’estate, infatti, durante un viaggio in bicicletta di oltre 4000 chilometri in direzione Capo Nord, aveva conosciuto una compagna che le aveva raccontato della sua esperienza nell’edizione passata. “Ci eravamo separate per qualche giorno, quando ricevo un suo messaggio con il link per candidarmi a partecipare” - racconta Fiorenza - “Mi trovavo in Finlandia in un paesino sperduto in mezzo ai boschi e mi sono precipitata in un bar con il Wi-Fi. Sono riuscita a mandare il modulo di candidatura appena quattro ore prima della chiusura.” 

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