
È sempre più Tour of Magnier! Quarta vittoria per P4ul in Guangxi
Sprint lunghissimo del francese della Soudal-QuickStep, che batte Bittner e Meeus. Sesto Pasqualon. Domani l'arrivo in salita che deciderà la corsa
Non è stato un successo scontato - se così si può definire - come quello dei giorni scorsi, ma alla fine Paul Magnier ha fatto centro anche nella quarta tappa del Tour of Guangxi 2025, 177 km da Bama a Jinchengjiang, con più di 2500 metri di dislivello complessivo. La conclusione in volata non era affatto scontata e ancor meno certo era il successo del francese nativo del Texas, specie quando, ai -300, si è ritrovato solo, in discreta, ma non ottima posizione, costretto a lanciarsi in una volata lunghissima, affrontata tutta da seduto.
Nonostante tutto, l'epilogo è stato lo stesso delle tre precedenti frazioni in terra di Cina. Vittoria, la quarta in fila per la maglia rossa (che domani dovrà lasciare), la diciottesima stagionale e la 53esima per la Soudal-QuickStep, già pronta a ritrasformarsi in Wolfpack e a raggranellare vittorie su vittorie anche senza Evenepoel. Come ha già fatto Magnier in questa stagione, in cui è secondo, alle spalle di sua maestà Pogačar, nella classifica degli hurrà targati 2025; appena due in meno (ovviamente con un peso specifico ben differente) dell'inarrivabile sloveno, ma due in più del compagno di squadra Merlier e di Del Toro e quattro in più di Pedersen e del quasi coetaneo Brennan. Non male, decisamente.

Tour of Guangxi 2025, quarta tappa - La cronaca
Poco dopo la partenza da Bama, il gruppo ha affrontato la prima asperità di giornata, probabilmente anche la più dura, con Simon Guglielmi (Arkea-B&B) che ne ha approfittato per estendere il proprio vantaggio nella classifica dei gran premi della montagna.
Insieme al francese, altri cinque uomini hanno dato vita alla fuga di giornata: Juan Pedro López (Lidl-Trek), Michael Valgren (EF EasyPost), Logan Currie (Lotto), Stan Dewulf (Decathlon-Ag2R La Mondiale) e Michael Leonard (Ineos Grenadiers). Il vantaggio del sestetto ha superato i 4', prima che le squadre dei velocisti, prima fra tutte la Soudal-QuickStep, iniziassero un inseguimento tutt'altro che scontato.
Il vantaggio dei battistrada si è dimezzato sulla terza salita di giornata, dove la UAE-Emirates XRG ha preso il controllo della situazione e imposto un ritmo che ha messo in seria difficoltà diversi corridori, compresi alcuni velocisti. L'obiettivo del team emiratino era quello di andare a riprendere i fuggitivi prima dell'ultimo strappo in programma, sulla cui sommità era posto il secondo e ultimo sprint intermedio di giornata. Missione compiuta, con Dewulf ultimo ad arrendersi a 12 km dal traguardo, immediatamente prima dello sprint, e con Jhonatan Narvaez che ha così potuto così conquistare altri 3" di abbuono, sopravanzando Paul Double (Jayco-AlUla) e Anthon Charmig (XDS-Astana).
Il gruppo è rimasto compatto, fatta eccezione per un tentativo dell'iridato under23 di Zurigo, Niklas Behrens (Visma-Lease a Bike), partito in discesa, poco dopo il traguardo intermedio. Nonostante il lavoro di disturbo dei compagni di squadra, il tedesco non è riuscito a superare i 15" di vantaggio, prima di essere ripreso a 5 km dall'arrivo. La tavola per la quarta volata in altrettante frazioni era ormai apparecchiata, con la Groupama-FDJ prima squadra a prendere la testa del gruppo.

La Jayco-AlUla ha preso il controllo della situazione all'ingresso dell'ultimo chilometro, al centro di una carreggiata oltremodo larga. Lo spazio a disposizione ha favorito un certo rimescolamento, ma sono stati proprio gli uomini della formazione australiana a lanciare lo sprint con Max Walscheid. Alle sue spalle, però, Magnier non è rimasto a guardare e, da seduto, ha laciato il proprio sprint a circa 250 metri dalla linea. Una lieve spallata con Paul Penhoët, poi quarto, per prendere spazio alle spalle del velocista tedesco, poi la progressione inarrestabile, con le braccia larghe per togliere spazio agli avversari e spingere anche con gli arti superiori, e il sedere ben piantato sulla sella per godere di una posizione più aerodinamica, come spiegato dallo stesso Magnier nelle interviste post-tappa.
L'urlo del più forte, con margine, ha squarciato la tranquillità di Jinchengjiang e ha lasciato in silenzio, attoniti, tutti gli avversari. A partire da Pavel Bittner, ancora una volta secondo, e proseguendo con Jordi Meeus, al terzo podio nella corsa. Quarto, come detto, Penhoët, poi Gaviria, un redivivo Pasqualon (velocista odierno della Bahrain-Victorious, in vece di Daniel Skrel), Marit, Heiduk, Walscheid e Ivo Oliveira. I secondi di vantaggio di Magnier in classifica generale sono saliti a 26 sul più immediato inseguitore, Meeus, mentre è Narvaez il meglio piazzato tra i legittimi pretendenti alla vittoria finale, a 33" dal francese della Soudal-QuickStep.
Quella di domani sarà la tappa decisiva del Tour of Guangxi 2025, con la terribile rampa del Nongla Scenic Spot (3 km appena abbondanti, di cui l'ultimo al 15% medio), a conclusione di una frazione fino a quel momento priva di asperità significative. «Mi metterò a disposizione di Antoine Huby, che sta bene ed è ancora senza contratto per la prossima stagione», ha rivelato Magnier, pronto a passare di mano la maglia rossa indossata nelle ultime tre giornate e ad aiutare i compagni di squadra, brillantemente a suo servizio in questi giorni. La concorrenza non mancherà, con Narvaez - forte dei 7" di abbuono racimolati in questi giorni - e Uijtdebroeks su tutti.