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L'UCI sul caso Froome: «Il presidente non decide sull'inizio delle squalifiche»

03.05.2018 18:17

A poche ore dalla partenza del Giro d'Italia, l'Unione Ciclistica Internazionale è intervenuta con un breve comunicato per fare una precisazione sulla vicenda doping che vede coinvolto Chris Froome: «L'UCI desidera chiarire - si legge - che il Presidente dell'UCI non è in una posizione per decidere quando una potenziale sospensione per violazione dei regolamenti antidoping debba iniziare e se i risultati ottenuti prima dell'inizio di una squalifica debbano essere cancellati o mantenuti».

Il riferimento è ovviamente al situazione di Froome e alle parole di Mauro Vegni che, nella speranza di non dover riscrivere la classifica come avvenuto con Contador nel 2011, aveva dichiarato che considererà campione del Giro d'Italia chiunque lo vincerà e che questo pensiero in linea di massima aveva trovato l'appoggio proprio di David Lappartient. In ogni caso, a tranquillizzare Vegni, ci sono i precedenti più recenti riguardanti positività al salbutamolo (anche in casi di corridori minori) in cui i corridori coinvolti hanno visto partire la loro squalifica dal momento della sentenza: in questi casi gli unici risultati cancellati sono stati quello del giorno in cui è stata riscontrata la positività e quello dell'eventuale classifica generale della corsa.

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