Ciclocross

Wyseure-Verstrynge-Nys, filotto belga nel Mondiale under 23. Nei 20 Leone e Toneatti

29.01.2022 21:39

Il Belgio è considerato da tutti la patria del ciclocross, il paese centrale del movimento crossistico senza il quale la disciplina nemmeno esisterebbe. Nonostante ciò, nell'ultima edizione dei Mondiali (svoltisi in casa loro, tra l'altro) i belgi non avevano ottenuto nemmeno un oro e per tornare all'ultimo metallo pregiato conquistato bisognava risalire a Dubendorf 2020, con la prova juniores maschile. Oggi, nella categoria uomini under 23, si sono rifatti alla grandissima e hanno vendicato gli ultimi anni di scarsi bottini con una tripletta storica: oro a Joran Wyseure, straordinario attore protagonista, argento al fidato scudiero Emiel Verstrynge e bronzo a uno spento Thibau Nys, comunque capace di capitalizzare come meglio poteva le poche energie a disposizione.

Il parterre di alta qualità, l'equilibrio nella startlist ed il tracciato eccezionalmente filante promettevano corsa equilibrata e combattuta sino all'ultimo giro e la prima tornata ha rispecchiato pienamente questo disegno. Partenza ottima per Kuypers e Verstrynge, ben posizionati anche i tre neerlandesi Ryan Kamp, Pim Ronhaar (campione del mondo uscente) e Mees Hendrikx, male il resto dei belgi, con Jente Michels, Nys e soprattutto Niels Vandeputte estremamente attardati. Sulla prima salita tentativo di attacco di Verstrynge ben parato da Kamp e da uno straordinario Ronhaar, il quale vola via in due pedalate la difficoltà altimetrica sorpassando svariati avversari. Nulla di fatto, gruppo compatto e situazione identica alla partenza, con tutti i big davanti.

La seconda tornata screma il gruppo dei migliori e la lunga salita favorisce lo scatto più importante della giornata, quello di Wyseure. Colto un po' di sorpresa Ronhaar nelle retrovie del drappello, il belga trova la resistenza del vincitore della CDM Hendrikx, che però cede rapidamente. I tre giri successivi insistono sul braccio di ferro tra il battistrada e la squadra dei Paesi Bassi, che manca di organizzazione, come dimostrato dalle lamentele avanzate da Kamp nei confronti di Ronhaar per la passività del campione uscente, e si deve affidare perlopiù al lavoro di Hendrikx, davvero molto generoso in questo frangente.

Solo Verstrynge e Nys rimangono sulle ruote per arginare il recupero dei neerlandesi, i quali però non riescono a sostenere l'andatura di Wyseure per più di un giro a testa. Anche il britannico Mason rimane nelle vicinanze a portata di medaglia. Nel sesto giro, dopo un eccellente lavoro in copertura del compagno non solo di nazionale, ma anche di team, Verstrynge allunga e si fionda alla caccia del leader. Dietro, una volta staccatosi Ronhaar, Kamp decide di sacrificarsi per Hendrikx e lo lascia solo prima della salita finale nell'ultimo round. Emiel non riesce a rimontare a sufficienza nei confronti di Wyseure e deve accontentarsi del secondo posto. Nys battezza la ruota di Mason e batte sia l'inglese che Hendrikx nello sprint per il terzo posto al termine di una corsa estremamente sofferta dal figlio della leggenda Sven Nys.

Ricapitolando: tripletta belga con Wyseure oro, Verstrynge argento (a 13"), Thibau bronzo (a 33"); quarto il generosissimo Hendrikx (a 33"), quinto il mai domo Mason e sesto Kamp; altri tre belgi in top ten, Vandeputte è settimo, Kuypers nono e Michels decimo, intervallati dall'ottavo posto di Ronhaar, delusione di giornata. Gli italiani si sono ben comportati, Leone ha concluso in tredicesima piazza e Toneatti in diciottesima.

Wyseure ha offerto una prestazione clamorosa che si candida ad azione del Mondiale, ma l'intero Belgio ha messo in atto una tattica che farà scuola in vista delle prossime prove. Ora ci attende la categoria femminile élite.

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