Jennifer Valente batte Maike van der Duin nello Scratch di Glasgow 2023 © UCI
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Fidanza, al terzo anno la magia si interruppe

Dopo due titoli mondiali di fila nello Scratch, a Glasgow Martina si deve accontentare del quarto posto. Successo a Jennifer Valente, Maike van der Duin ancora seconda. Feste veloci per Emma Hinze e terzetto olandese

04.08.2023 22:16

Non si può vincere sempre. Martina Fidanza ha esperito stasera sulla propria pelle questa banale quanto a volte dolorosa considerazione, nel momento in cui si è ritrovata fuori dal podio della specialità che nei due ultimi anni aveva dominato, lo Scratch. Due volte campionessa del mondo, la 23enne bergamasca non è andata così lontana da una clamorosa tripletta, ma ha preso il classico palo, in altri termini la medaglia di legno; sì, insomme, il quarto posto.

40 giri per lo Scratch dei Campionati del Mondo su pista 2023 a Glasgow, la gara è scorsa via liscia liscia con poche azioni degne di nota. Nel finale è stata la spagnola Eukene Larrarte a trovare la via dell'attacco insieme all'egiziana Ebtissam Zayed Ahmed, a sei giri dalla conclusione. Tale azione ha chiamato la risposta di due pezzi grossi della specialità, la portoghese Maria Martins e la norvegese Anita Stenberg, le quali di fatto hanno riportato tutte sotto nel momento in cui cominciavano le grandi manovre per la volatona finale.

Fino a questo punto Martina Fidanza era rimasta ben coperta nelle retrovie, o forse troppo coperta, comunque non presidiava le prime posizioni del gruppo, riservandosi di risalire al momento giusto. Il problema per lei era la presenza di una certa Jennifer Valente, che in questa gara era stata una volta quarta, una volta terza e una volta seconda, e quindi andava in cerca dell'unico piazzamento che ancora le mancava. La statunitense ha messo in campo una volata lunga, fedele al motto anticipa&stronca, rendendo di fatto vane tutte le altrui ambizioni.

A partire da quelle dell'olandese Maike van der Duin, a cui prima o poi dovranno attribuire un oro alla carriera, dato che sono tre anni di fila che arriva seconda. Al terzo posto si è inserita la neozelandese Michaela Drummond, brava a resistere alla rimonta di Fidanza, una rimonta proceduta un po' a scatti dato che l'azzurra ha faticato a trovare strada libera e solo quando ha guadagnato l'esterno è riuscita a risalire diverse posizioni. Nessun dramma in ogni caso, il pregevolissimo piazzamento di Martina la conferma comunque nell'Olimpo della specialità, nella quale per il quarto anno di fila conclude il Mondiale in top five.

Le altre finali della serata. Emma Hinze ha conquistato il secondo titolo in due giorni, i 500 metri oggi dopo il Team Sprint di ieri. La tedesca ha fermato i cronometri sul tempo di 32"820, precedendo di un decimo abbondante l'australiana Kristina Clonan (32"956). Bronzo per l'altra tedesca Lea Sophie Friedrich (33"134), resta a bocca asciutta la britannica Sophie Capewell (33"256), che in qualifica aveva siglato il terzo tempo e invece in finale è stata superata da Friedrich appunto.

Infine la Velocità a squadre maschile: dopo un anno di magra, l'Olanda delle meraviglie si è ripresa il titolo già conquistato per quattro anni di fila dal 2018 al 2021. L'anno scorso gli oranje erano stati sconfitti dall'Australia, e stasera a Glasgow proprio l'Australia si sono ritrovati di fronte in una finale in cui hanno dovuto soffrire e impegnarsi per riportare l'oro a casa. Alla fine Roy van den Berg, Harrie Lavreysen e Jeffrey Hoogland ci sono riusciti dopo un migliore avvio degli oceanici (schierati con Matthew Glaetzer, Leigh Hoffman e Matthew Richardson): 41"647 il tempo del terzetto europeo, 41"682 quello dei battuti.

Il bronzo è andato alla Francia con Florian Grengbo, Sébastien Vigier e Rayan Helal, con una rimonta di quest'ultimo che ha permesso di superare la Gran Bretagna che aveva dominato due terzi di gara.

Dopo due giorni di gare élite e sei prove il medagliere vede in testa la Germania con 2 ori, 1 argento e 1 bronzo, seguita dagli Stati Uniti con 2 ori. Poi troviamo Gran Bretagna e Olanda (1-1-0 per entrambe), Australia (2 argenti), Giappone (1 argento), Nuova Zelanda (2 bronzi) e - con un bronzo a testa - Belgio, Cina e Francia.

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