Tadej Pogacar torna in maglia gialla a Hautacam © Tour de France via X
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Tour de France, Pogačar si vendica di Vingegaard a Hautacam: "I ruoli si sono invertiti"

Le parole dei protagonisti dopo il primo test sui Pirenei: lo sloveno dedica la vittoria a Samuele Privitera e punge la Visma, che ne riconosce la superiorità

Il primo test di montagna del Tour de France non lascia spazio a interpretazioni: almeno per il momento, Tadej Pogačar non ha alcun rivale nel suo percorso verso la conquista della quarta Grande Boucle in carriera. A Hautacam lo sloveno non ha fatto sconti e con una prestazione vicinissima al record di scalata di Bjarne Riis si è assicurato la tappa ed è tornato in maglia gialla. Solo due corridori sono arrivati entro i tre minuti di distacco: Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), 2° a 2'10" e grande sconfitto di giornata, e Florian Lipowitz (Red Bull-BORA-hansgrohe), sorprendente 3° a 2'23". Giornata ambigua per Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step): il belga è andato in difficoltà nella prima salita di giornata, salvo poi gestire alla perfezione lo sforzo verso Hautacam per chiudere 7° a 3'35" dal vincitore e conservare il podio provvisorio.

Al termine della dodicesima tappa, ecco le parole dei principali protagonisti.

Tadej Pogačar: “Entusiasta di vincere qui: questa vittoria è per la famiglia di Samuele”

“Sono entusiasta di vincere qui, la squadra oggi ha corso davvero bene. Tre anni fa non vedevo l'ora di affrontare questa salita, ma poi mi ha respinto. La visma era davvero fortissima allora. Oggi i ruoli si sono invertiti: quando abbiamo iniziato a salire c'era un belga davanti (Tim Wellens, ndr), ma stavolta correva nella mia squadra (ride). La caduta di ieri? Non si può mai sapere come reagirà il corpo dopo una caduta, certo, ma comunque non mi sono sentito troppo male. Mi fa un po' male l'anca, ma non mentre sto pedalando. La morte di Samuele Privitera è stata la prima cosa che ho saputo stamattina e mi ha ricordato quanto questo sport possa essere crudele a volte. Questa vittoria la dedico alla sua famiglia."

Grischa Niermann (GM Visma-Lease a Bike): “Il più forte è in maglia gialla: impossibile fare di più”

“Pogačar era il più forte. Jonas si sentiva bene, ma credo che abbia sofferto un po' di testa sull'ultima salita. A quel punto gli ho detto di fare a modo suo e lo ha fatto bene, ma era impossibile fare di più. Domani c'è la cronoscalata, poi valuteremo cosa possiamo fare. Dobbiamo essere sinceri: al momento abbiamo un deficit significativo. C'è ancora molta strada da fare e rimarremo sicuramente competitivi, ma in questo momento il più forte è in maglia gialla.”

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Jonas Vingegaard, 2° sul traguardo di Hautacam: ora il suo ritardo da Tadej Pogačar in classifica generale è di 3'35" © Tour de France via X

Remco Evenepoel: “Sono felice di non aver mollato”

“Sulla prima salita non avevo le sensazioni che speravo e mi sentivo al limite, così ho deciso di salire subito del mio ritmo. Dopo poco mi ha raggiunto Ilan (Van Wilder, ndr), ha dettato un buon ritmo e mi sono ripreso. In discesa mi sono preso parecchi rischi per rientrare, poi ho dato tutto sulla penultima salita e sono rientrato in tempo per Hautacam. Lì ho trovato il mio ritmo. Il distacco da Tadej è immenso, ma rispetto agli altri non è così male, perciò sono felice di non aver mollato. Ora cercherò di riprendermi: spero che questa sia stata la mia giornata peggiore. Domani sarà una battaglia contro se stessi, sia per me che per gli altri. Vedremo come andrà.”

Florian Lipowitz: “Possiamo essere soddisfatti di questa giornata”

“Oggi io e Primoz ci siamo potuti giocare le nostre carte. A inizio salita ho cercato di tenere un ritmo alto, poi ho provato ad attaccare e sono rimasto a ruota di Oscar (Onley, ndr) sperando che da dietro rientrasse Primoz. Alla fine ho sfruttato questa occasione e ho attaccato ancora, dando il massimo fino all'arrivo. Penso che come squadra possiamo essere soddisfatti di questa giornata. Ora siamo in due in una buona posizione in classifica generale. Questo ci apre diversi scenari per i prossimi giorni.”

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Se sorrido mentre parli, probabilmente stai parlando di ciclismo. Tifoso sfegatato di tutti i corridori dal nome bizzarro e appassionato di triathlon, sono tra quelli che attendono la stagione di ciclocross più di quella su strada.