Arturo Grávalos
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Il ciclismo piange la scomparsa di Arturo Grávalos

Ad appena 25 anni di età, è scomparso il corridore spagnolo della Eolo-Kometa, che per quasi due anni ha combattuto con un tumore al cervello. Appena una settimana fa, la dedica del compagno di squadra Davide Bais, dopo la vittoria a Campo Imperato

19.05.2023 12:31

Arturo Grávalos non ce l’ha fatta. Il giovane corridore spagnolo, nato a Saragozza il 2 marzo di 25 anni fa, è scomparso questa mattina, dopo un anno e mezzo vissuto nel tentativo di sconfiggere un tumore al cervello. «Riposa in pace Arturo, sarai per sempre con noi», il pensiero della sua squadra, la Eolo-Kometa, nel post in cui veniva comunicata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto ricevere. «La sua morte lascia un vuoto incolmabile nei nostri cuori, non dimenticheremo mai la sua gioia e il sio sorriso. La sua voglia di vivere, sempre presente anche prima della scoperta della malattia, ci lascia migliaia di momenti magici, dentro e fuori le corse».

La diagnosi di tumore al cervello fu posta nell'autunno del 2021, dopo che Grávalos aveva accusato alcuni disturbi nel corso degli allenamenti in vista della stagione successiva. A novembre, la prima di una lunga serie di operazioni, nel tentativo, purtroppo vano, di eradicare la neoplasia. «Arturo non ha mai smesso di credere di poter tornare a correre, era nella sua natura. La vita gli ha messo davanti moltissimi ostacoli nell'ultimo periodo, a cui ha sempre, sempre reagito con il suo volto migliore, affrontandoli con l'ottimismo più grande possibile».

Dilettante nelle fila della Kometa Under 23, Grávalos era passato professionista con la Eolo-Kometa proprio nel 2021, esordendo in una corsa esigente come la Strade Bianche. La sua ultima corsa da professionista il primo agosto, al Circuito de Getxo, concluso in 48a posizione. Vicecampione spagnolo under23 nel 2019, Grávalos aveva partecipato a diverse corse anche in Italia, ultima delle quali la Settimana Ciclistica Italiana. Proprio una settimana fa, Davide Bais aveva dedicato la propria sorprendente vittoria a Campo Imperatore al compagno di squadra malato.

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