Tim Merlier davanti a tutti alla Brussels Cycling Classic © Sito ufficiale Brussels Cycling Classic
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Le volate regali esistono ancora: Tim Merlier domina la Brussels Cycling Classic

Il campione europeo precede Renard e il rientrante De Lie

08.06.2025 22:20

Gli audaci ci hanno provato tanto da lontano, quanto nel finale, ma la Brussels Cycling Classic si è risolta allo sprint. Ne è uscito vincitore il campione europeo Tim Merlier, che ha bruciato tutti con una progressione irresistibile ai 250 metri dalla linea bianca, conquistando così il suo 7° centro stagionale (in totale sono 58 tra i professionisti). Alle sue spalle il francese Alexis Renard e il campione nazionale belga Arnaud De Lie, tornato sulla ribalta dopo le difficoltà incontrate a inizio stagione.

La cronaca della Brussels Cycling Classic

La Brussels Cycling Classic ha raccolto da oltre un decennio l'eredità di una delle più importanti corse in linea del XX secolo, la Parigi-Bruxelles. La 105ª edizione si sviluppa su un percorso di 205 km piuttosto movimentato, che entra nel vivo dopo l'ingresso a Moerbeke, l'antico traguardo del Giro delle Fiandre. E lo spirito dell'antica Ronde rivive nel disegno del circuito intermedio, da ripetere per tre volte, con il leggendario muro di Geraardsbergen (890 metri all'8,8% medio con punte che sfiorano il 20%), completamente lastricato così come il successivo Bosberg (1000 metri al 6,1% e un tratto in doppia cifra) e il più agevole Congoberg, 1,1 km al 5% di media. A seguire, la carovana punta nuovamente verso la capitale belga, affrontando il settore di pavé di Rosweg e la breve rampa di Heiligekruiswegstraat, 700 metri che non superano il 3%. Qualche strappo qua e là prima dell'epilogo in cima a uno strappo di circa 350 metri.

Poco dopo il via, si avvantaggiano 8 corridori: il belga Lionel Taminiaux (Lotto), il britannico Tom Portsmouth (Wagner Bazin-WB), il ceco Petr Kelemen (Tudor), il danese Theodor Clemmensen (Red Bull-BORA-Hansgrohe), i francesi Cyril Barthe (Groupama-FDJ) e Baptiste Vadic (TotalEnergies), l'italiano Alessandro Iacchi (Solution Tech – Vini Fantini) e l'olandese Jelle Johannink (Unibet Tietema Rockets). I battistrada accumulano un vantaggio massimo di 4'20" sul gruppo, trainato dalla PicNic PostNL e dalla Intermarché-Wanty, per poi viaggiare stabilmente intorno ai 3'.

La situazione cambia all'inizio della seconda tornata: mentre Iacchi si sfila dal gruppo di testa sulle prime rampe del Geraardsbergen, il campione nazionale belga Arnaud De Lie (Lotto) attende il tratto più duro del Muur per andare all'attacco in compagnia del campione uscente della Brussels Classic, il norvegese Jonas Abrahamsen (Uno-X). Il passista scandinavo resterà allo scoperto anche dopo il Bosberg, portandosi dietro altri 7 uomini: i belgi Arjen Livyns (Lotto), Edward Planckaert (Alpecin-Deceuninck) e Laurenz Rex (Intermarché-Wanty) e Dries Van Gestel (Soudal-Quick Step), il danese Tobias Lund Andresen (PicNic PostNL), l'irlandese Rory Townsend (Q36.5) e l'olandese Tim Van Dijke (Red Bull). Al treno dei contrattaccanti resterà agganciato per qualche chilometro anche Iacchi. Concluse le operazioni di riaggancio ai -67 dal traguardo, Planckaert rilancia l'azione sull'ultimo Geraardsbergen: gli unici a seguirlo saranno Abrahamsen e Van Dijke. I continui scatti in gruppo impongono una certa selezione, ma il lungo tratto di alleggerimento tra il Bosberg e il Congoberg facilita il rientro delle ruote veloci, in testa il belga Tim Merlier (Soudal), rimasto attardato sul secondo dei tre strappi.

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Il gruppo affronta il leggendario muro di Geraardsbergen © Sito ufficiale Brussels Cycling Classic

Il nuovo terzetto al comando pedalerà a lungo con un divario che supererà di poco il mezzo minuto (33" ai -30 circa). Nel frattempo, però, le squadre dei velocisti si sono ricompattate per condurre l'inseguimento: il gran lavoro degli Intermarché - al servizio dell'eritreo Biniam Girmay (Intermarché) - e dei Lotto consente di tenere sotto controllo gli uomini in fuga, a cui restano non più di 10" ai piedi dell'ultima salita di giornata, l'Heiligekruiswegstraat. A un passo dal ricongiungimento, il belga Cedric Beullens (Lotto) riesce ad accodarsi ai fuggitivi. Uno sforzo di fatto pletorico: gruppo compatto a 10 chilometri da Bruxelles.

Nonostante i velocisti abbiano a disposizione ancora molti uomini di fatica, c'è ancora tempo per una serie di allunghi: ci prova per primo il belga Ceriel Desal (Wagner Bazin), imitato poco più avanti dal francese Eddy Le Huitouze (Groupama) e da un altro corridore di casa, Jonas Geens (Sport Vlaanderen-Baloise). Gli uomini della Uno-X - al servizio del norvegese Alexander Kristoff (Uno-X) - presidiano l'avanguardia del gruppo fino ai 1500 metri dal traguardo, quando avanzano gli Alpecin e i PicNic, che pilotano le ruote veloci fino al rettilineo conclusivo di Avenue Houba-de-Strooper. Alle spalle del ceco Pavel Bittner (PicNic), c'è già in agguato Merlier, che si alza sui pedali intorno ai 250 metri dalla linea bianca. Alla sua sinistra prova ad uscire l'italiano Alberto Dainese (Tudor), seguito da Girmay: entrambi saranno respinti dalla rampa conclusiva. Di contro, la progressione di Merlier è regale: il campione d'Europa in carica vince per distacco davanti al francese Alexis Renard (Cofidis) e a un rigenerato De Lie, che si lascia alle spalle l'altro belga Milan Menten (Lotto) e un altro transalpino, Sandy Dujardin (TotalEnergies). 13° posto per il primo degli italiani, Giacomo Villa (Wagner Bazin).

L'ordine d'arrivo

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Carmine Marino
<p>Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.</p>