© Settimana Coppi e Bartali
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La picchiata e fuga di Brenner apre la Coppi e Bartali

Il tedesco della Tudor si invola in discesa ai -5 e beffa il gruppo, regolato da Malucelli. Il resoconto e le interviste ai protagonisti

19.03.2024 20:58

La prima tappa della Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2024 sembrava quella più adatta agli sprinter tra le cinque frazioni previste dalla corsa, ma ad essere premiato non è stato un velocista, ma Marco Brenner, promettente classe 2002 in forze alla Tudor. Il tedesco è alla sua prima vittoria in carriera, ottenuta con una notevole azione nella parte finale dell'ultima discesa, dove ha salutato il gruppo con un'azione di pura abilità che gli ha consentito di entrare negli ultimi due chilometri (lì terminava la discesa) con un vantaggio di un centinaio di metri sugli inseguitori: gli sono bastati per tagliare per primo il traguardo, sfruttando un finale non semplice a livello planimetrico.

Tarozzi anima la fuga

La corsa, con partenza e arrivo a Pesaro, constava di 109.7 km molto mossi ma senza asperità in grado di mettere fuori gioco le ruote veloci. Dopo una dozzina di chilometri ha preso un vantaggio una fuga di quattro uomini con James Whelan (Q36.5),
Erik Fetter (Polti Kometa), Luc Wirtgen (Tudor), Manuele Tarozzi (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè): quest'ultimo ha scollinato per primo sia sul Gpm di Monte della Cesana (2a cat., a 40 chilometri dalla partenza), che su quello di Gabicce Monte (3a cat. intorno ai -23), indossando la maglia verde di miglior scalatore sul podio di fine tappa.

Tarozzi in maglia verde sul podio ©Settimana Coppi e Bartali
Tarozzi in maglia verde sul podio ©Settimana Coppi e Bartali

Il vantaggio massimo dei quattro è stato di due minuti: a inseguirli è stata soprattutto la JCL Team UKYO, che cercava di portare allo sprint il proprio velocista Matteo Malucelli, poi aiutati dalla Visma | Lease a Bike e dalla UAE Emirates: i fuggitivi hanno preso la salita di Gabicce Monte con poco più di 1' di vantaggio, braccati prima dalla UAE e poi dalla EF Education-EasyPost che preparava l'attacco di Jefferson Cepeda.  Tarozzi ha preso un vantaggio di un centinaio di metri sprintando sull'ultimo Gpm, prima di imboccare la panoramica che passando dallo strappo di Casteldimezzo porta a Pesaro. Quando i tre inseguitori lo hanno raggiunto intorno ai -20, il vantaggio era ancora intorno al minuto, ma il gruppo ha poi aumentato l'andatura portandosi a ridosso di fuggitivi, anche perché Cepeda aveva finalmente tentato l'allungo, pur andato a vuoto. Paul Double (Polti-Kometa) a quel punto ha cercato l'azione in contropiede, prima da Tarozzi e poi da Wirtgen e Whelan: ai -12 però il gruppo era ormai compatto. 

Numero di Brenner: il gruppo è beffato

La parte finale della discesa di Casteldimezzo, che iniziava intorno ai -6/-7 dall'arrivo, era particolarmente ricca di tornanti: quando Marco Brenner (Tudor) ha preso qualche metro dopo i -5 non sembrava poter portare alcun pericolo tutto da solo, ma il tedesco è stato molto abile nella guida e volitivo nel non demordere quando, terminata la discesa ai -2, il gruppo, dove la Visma era particolarmente attiva, lo aveva messo nel mirino. Le curve e le rotonde degli ultimi due chilometri gli hanno permesso però di arrivare sul rettilineo finale conservando un esiguo vantaggio, anticipando la volata e cogliendo la prima vittoria in carriera e la prima maglia di leader della Settimana Coppi e Bartali.

A regolare il gruppo è stato proprio il forlivese Matteo Malucelli, arrivato davanti a Jenno Berckmoes (Lotto Dstny) e Koen Bouwman (Visma | Lease a Bike). In generale ora Brenner ha 5" su Malucelli e 7" su Berckmoes. Nei dieci si sono piazzati anche Davide De Pretto (Jayco AlUla), sesto, Diego Ulissi (UAE Emirates) settimo, Kristian Sbaragli (Corratec-Vini Fantini), ottavo, e Gianluca Brambilla (Q36.5), decimo.

Domani potrebbe essere già la giornata decisiva

Domani 2a tappa da Riccione a Sogliano al Rubicone (140.0 km): il circuito con la salita di Ville Monte Tiffi (4.5 km al 7.3%) da ripetere 4 volte è uno dei classici palcoscenici che la Coppi e Bartali offre agli scalatori da alcuni anni a questa parte, con l'ultima ascesa che termina a 8.8 km dal traguardo. Sarà la frazione più dura di questa edizione dove potrà decidersi la corsa.
 

 

 

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