Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard al Tour de France 2022 © A.S.O./Pauline Ballet
Professionisti

Dopo il caos-Giro il Tour si cautela: torna la bolla anti-Covid

La corsa alla maglia gialla sarà caratterizzata da un protocollo per contrastare la diffusione dei contagi da coronavirus tra i ciclisti

04.06.2023 13:07

Il Giro d'Italia funge da insegnamento al Tour de France, almeno in materia di prevenzione sulla diffusione del Covid. Al fine di evitare i problemi riscontrati nel corso della recente Corsa Rosa, i quali hanno portato ad un numero eccessivo di ritiri causa contagi che hanno portato a decimare squadre come la Soudal Quick-Step e addirittura a tagliare fuori un favoritissimo come Remco Evenepoel, ASO ha deciso di tornare al passato adottando un protocollo che consenta di tenere maggiormente sotto controllo la situazione e salvaguardare il più possibile la regolarità della competizione che partirà il 1° luglio da Bilbao. Stando a quanto riporta Reuters, gli organizzatori sono alle prese in queste ore con la redazione di una serie di regole che tutti, dai team ai giornalisti presenti sulle strade del Tour, saranno chiamati a seguire in modo ferreo.

Di fatto si tratta di un ritorno alla rinomata “bolla di gara” che ha caratterizzato gli ultimi anni di tutti i principali sport professionistici, abbandonata ormai da almeno una stagione da parte di tutti ma che evidentemente il ciclismo non è ancora pronto a mettersi alle spalle in modo definitivo per una serie di peculiarità che lo differenziano dalle altre competizioni. Dunque niente autografi e selfie con i tifosi, divieto di mangiare fuori dagli hotel assegnati ed obbligo assoluto di indossare la mascherina nelle zone di gara. In pratica un ritorno al vecchio “distanziamento sociale", seppur in una forma decisamente più “light” di quella registrata a lungo nel mondo, sportivo e non.

L'elenco firmato ASO verrà reso pubblico nelle prossime settimane, dunque non dovrebbe entrare in vigore già a partire dall'imminente Giro del Delfinato. Dopodiché, anche in base all'evolversi della situazione sulle strade del Tour, si valuterà se renderlo effettivo anche per altre corse, estive o autunnali, o meno.

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