Elisa Longo Borghini sul podio finale del Giro d'Italia ©UCI Cycling
Donne Élite

Il secondo Giro di Elisa Longo Borghini: "Le mie compagne mi hanno ispirata"

Le dichiarazioni della maglia rosa dopo l'ultima tappa di Imola: "Ci abbiamo creduto ogni giorno, nel finale mi sono potuta rilassare. Questa è una vittoria costruita insieme alla squadra"

13.07.2025 17:04

La maglia rosa è ancora lei. Un anno dopo, Elisa Longo Borghini è ancora la padrona del Giro d'Italia, al termine di un weekend finale di grandi emozioni, di coraggio per sorpassare Marlen Reusser e poi di grande controllo per difendere il primato all'ultimo giorno.

Dalle prime parole dopo l'ultima tappa e dalla conferenza stampa, quello che ricorre maggiormente sono le parole di elogio per la squadra e per le ragazze che l'hanno sostenuta per otto giorni. Alla prima stagione con il UAE Team ADQ, la campionessa italiana si è circondata di un gruppo unito, che ha iniziato a costruire questo successo fin dal primo training camp. I ringraziamenti sono tutti per Alena Amaliusik, Brodie Chapman, Eleonora Camilla Gasparrini, Erica Magnaldi, Silvia Persico e Greta Marturano, quest'ultima presente all'arrivo dopo il ritiro alla seconda tappa e l'operazione alla mandibola e ai denti.

Elisa Longo Borghini: “Ero concentrata su Reusser, eravamo pronte a reagire”

"Non lo so, è stato un viaggio incredibile insieme alla mia squadra. Sono stati otto giorni full gas, abbiamo creato azioni, ci abbiamo creduto ogni giorno, abbiamo avuto coraggio ieri e abbiamo portato a casa questa vittoria. Come ho detto ieri, è il risultato di tanti giorni di allenamento insieme, abbiamo costruito una squadra per questo obiettivo e non potrei essere più grata alle mie compagne, se ora indosso questa maglia è grazie a loro. Hanno dato tutto e non si sono mai arrese, sono senza parole.

Ero molto concentrata su Marlen, pensavo attaccasse sull'ultima salita, ma quando ho visto che non si è mossa ho pensato che forse avrebbe dato una chance a Liane Lippert e lo ha fatto. Per me non era una minaccia, e quando ho visto Van der Breggen attaccare con Liane mi andava bene e mi sono potuta rilassare, dopo che tutto il giorno è stato molto stressante. Eravamo prontissime a muoverci e a reagire a qualsiasi attacco, ma alla fine non ci sono stati."

“Una vittoria costruita con la squadra”

Questa vittoria per me significa molto, anche perché la primavera non è andata come avrei voluto, gli appuntamenti importanti li ho sempre mancati in qualche modo, per motivi esterni. Questo Giro invece è stato costruito mattoncino dopo mattoncino insieme alla squadra, insieme alle ragazze che mi hanno supportata in questa settimana. Per me vale molto, ho visto negli occhi delle mie compagne la determinazione, la genuinità e la volontà di soffrire, e questo mi ha spinto a dare di più e a osare come ieri. Non so da dove tirassero fuori le forze, ma ogni giorno erano sempre più motivate e decise a portare a casa la maglia rosa, mi hanno ispirata

L'azione di Longo Borghini e Persico nella tappa decisiva ©UAE Team ADQ
L'azione di Longo Borghini e Persico nella tappa decisiva ©UAE Team ADQ

Delle mie compagne mi colpisce la leggerezza: le stupidate di Silvia Persico, la genuintà di Eleonora Gasparrini, la tranquillità di Alena, le battute di Brodie, l'essere introversa e una persona così genuina e spontanea di Greta, la saggezza di Erica. Mi hanno dato un sacco di belle cose. Mi sento più giovane con loro, come se fossimo un gruppo di ragazzine a volte. Diciamo un sacco di stupidate, ma quando le cose contano ci siamo. Lo sento, lo percepisco e mi resta nel cuore. L'anno scorso è stata una vittoria portata a casa quasi di sorpresa, quest'anno è una vittoria che abbiamo costruito insieme alla nuova squadra, a delle ragazze che ci hanno veramente creduto, e questo ha fatto la differenza."

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