Van Aert festeggia la maglia verde con il figlio Georges © Le Soir
Professionisti

Wout van Aert disposto ad abbandonare il Tour de France per la nascita del secondogenito

Il belga della Jumbo-Visma, la cui moglie Sarah De Bie è in attesa del secondo figlio della coppia, non ha escluso di ritirarsi prima di giungere a Parigi nel caso di una nascita prematura

13.06.2023 15:09

Il Tour de France rappresenta per qualunque corridore e per tutte le squadre il momento clou della stagione ciclistica e la battaglia interna ad ogni compagine per rientrare tra gli otto selezionati raggiunge il suo picco proprio durante questo periodo in cui si svolgono le principali corse di preparazione alla Grande Boucle: il Critérium du Dauphiné, il Giro di Svizzera, il Baloise Belgium Tour e il Giro di Slovenia. Tutti vogliono ben figurare agli occhi degli allenatori e questo vale soprattutto nelle grandi squadre come la Jumbo-Visma, dove la concorrenza interna è esagerata. Uno dei pochissimi ad avere il posto assicurato già da gennaio, unico insieme al vincitore del 2022 Jonas Vingegaard, è ovviamente Wout van Aert, maglia verde sui Campi Elisi undici mesi fa.

Il belga, sposato dal 2018 con Sarah De Bie e padre di Georges dal gennaio del 2021, aveva annunciato a febbraio che la moglie fosse nuovamente in dolce attesa. Ora che la nascita del secondogenito si avvicina, Wout ha fatto sapere ai siti belgi che, nel caso in cui Sarah desse alla luce il pargolo prima del previsto e questa data dovesse coincidere con una tappa del Tour de France, lui si ritirerebbe dalla Boucle: “Non voglio perdermi la nascita del mio secondo figlio ”.

In linea teorica la nascita dovrebbe avvenire tra la fine del Tour (23 luglio) e i Mondiali di Glasgow (6 agosto prova in linea; 11 agosto prova a cronometro), ma non è detto che ciò accada ed ecco dunque l'interrogativo posto a WVA dai giornali fiamminghi che nutrono grandi aspettative sulla loro nazionale in vista della rassegna iridata. Per la Jumbo-Visma la questione è ancor più complessa, dato che nel caso del ritiro di Van Aert la squadra si troverebbe con un uomo in meno a servizio Jonas Vingegaard (e che uomo!). La selezione del belga non sembra però essere in dubbio, dato che la sua importanza in corsa è ritenuta fondamentale dai vertici del team e che le possibilità di ritiro prima di Parigi non sono in fondo così elevate.

La crisi infinita del ciclismo tedesco
A Bruttomesso manca mezza ruota per battere Lamperti