
È pur sempre Van der Poel: Mathieu vince (con un po' di fortuna) il Citadelcross di Namur
Debutto non dominante per il campione del mondo, che beneficia di un errore di Thibau Nys per imporsi per la sesta volta sul difficile tracciato vallone
Prima gara di stagione, prima vittoria di stagione: il debutto di Mathieu van der Poel (Alpecin Deceuninck) non delude gli appassionati, regalando una gara combattuta fino alla fine. Il merito va tutto all'attenta strategia da parte della Baloise Glowi Lions, perfetta fino alla scivolone di Thibau Nys, che priva il campioncino belga della possibilità di giocarsi la vittoria con il più maturo rivale olandese. Terzo posto per un sempre solido Michael Vanthourenhout (Pauwels Sauzen), migliore degli “umani” assieme a un tonico Lars van der Haar (Baloise Glowi Lions) all'ultimo Citadelcross in carriera, corso impeccabilmente al servizio Nys. Tre gli italiani presenti: fantastica tredicesima piazza per Mattia Agostinacchio (EF Education Oatly), ventinovesimo il fratello Filippo, trentunesimo Stefano Viezzi (Alpecin Deceuninck).
Coppa del Mondo Namur, il percorso
Il Citadelcross di Namur si riconferma uno degli appuntamenti più duri del calendario già dai primi metri di corsa: dopo una prima sezione di salita in sterrato, i corridori affrontano una ripida discesa che termina con una curva secca a sinistra dopo la quale la strada si impenna immediatamente. Il tracciato - a parte una zona in campo aperto con pit dei meccanici e una scalinata artificiale - fa continuamente su e giù dalla collinetta alberata, con le discese rese molto veloci dal terreno relativamente asciutto, ma piene di sassi e radici sporgenti. Dopo un tratto di circa 300m di salita lastricato in pavé (9%) arriva una delle maggiori difficoltà tecniche del percorso: un lungo tratto in contropendenza che presenta già linee di passaggio molto marcate nel terreno. L’ultima sezione di bosco vedrà i corridori salire nuovamente, stavolta bici in spalla, una prima, breve, asperità e successivamente un vero e proprio muro di fango che termina a poche curve dal traguardo, posto in leggera salita.

Coppa del Mondo Namur, la cronaca della gara maschile
Partenza forte per Toon Vandebosch (Crelan Corendon), che fa a tutta la salita iniziale: rimane un po' imbottigliato Thibau Nys così come Mathieu van der Poel, partito dalla terza fila. Il campione del mondo riesce però riportarsi molto velocemente a ridorro della top10, approfittando dalla zona di contropendenza orizzontale per superare in blocco altri corridori. In testa intanto passa Michael Vanthourenhout, che chiude il primo giro in 5'52", mentre la sagoma di Van der Poel appare alle sue spalle dopo il numero dell'olandese, che fa metà dell'ultima durissima salita in bicicletta. La gara appare già da questa prima tornata piuttosto chiusa, con un gruppetto di nove corridori in testa: Vanthourenhout, Van der Poel, Nys, Vandebosch, Joris Nieuwenhuis (Ridley), Emiel Verstynge (Crelan Corendon), Toon Aerts (DEschacht Hens), Jente Michels (Alpecin Deceuninck) e Lars van der Haar. Qualche scaramuccia senza conseguenze nel corso della seconda tornata fa da preludio al piano della Baloise, che scatta a partire dal terzo giro: Van der Haar scatta sulla prima salita, portandosi davanti e tenendo alto il ritmo per sfrondare il gruppo decisamente troppo numeroso.
Sulla salita in pavé si stacca il terzetto Van der Haar, Vanthourenhout, Van der Poel: paga qualche metro Nys, che però si riaccoda sulla scalata a piedi. Sono quindi in quattro davanti all'inizio della quarta tornata, con Verstynge primo inseguitore. Il ritmo è piuttosto sostenuto e, in una curva in discesa, Van der Poel impunta l'anteriore su una radice, cadendo oltre il manubrio della bici: il campione del mondo non si scompone e rientra subito sulla testa della corsa sulla salita in pavé, punto nel quale sembra poter davvero fare la differenza. Intanto da dietro rimonta Pim Ronhaar (Baloise Glowi Lions), che riaggancia Verstrynge all'inseguimento dei quattro di testa all'inizio del quinto giro. Nys accelera con Vanthourenhout a ruota: Van der Haar fa da tappo a Van der Poel, che appare fa qualche pedalata a vuoto dopo la caduta, ma torna di nuovo sotto sul pavé. Un atleta paralizzato dai crampi ostacola leggermente Nys in una risalita a piedi, ma il quartetto è nuovamente ricomposto all'inizio della sesta tornata.

Nys aggredisce il giro, ma Van der Poel è un'ombra alla sua ruota ed è a sua volta tallonato da Vanthourenhout. Nys cambia bicicletta all'inizio del settimo giro, mentre un Van der Haar redivivo dopo aver fatto a lungo l'elastico torna sotto e riapre il gas, cercando di mettere in mezzo Van der Poel. Il campione del mondo però decide di entrare in azione sulla salita in pavé: solo Nys riesce a rientrare alla sua ruota, mentre pagano Vanthourenhout e Van der Haar. È poi il leader di coppa del mondo a provare a punzecchiare il campione del mondo con diverse stoccate nel corso dell'ottavo giro, ma i due sono ancora insieme all'inizio dell'ultima tornata, quando si riaccoda anche uno stoico Vanthourenhout. Sembra che la gara possa concludersi con una volata ristretta, ma Nys cade in una banale curva a serpentina in piano: la scivolata dà il la a Van der Poel, che piazza una serie di progressioni prima in discesa e poi sul pavé. Nys si riprende in fretta, riuscendo a superare Vanthourenhout, ma perde ritmo e slancio, concedendo a Mathieu van der Poel la luce necessaria per arrivare esultando al traguardo.
