Gli atleti della nazionale italiana convocati per il Campionato del Mondo di Ciclismo su Strada 2024 © ItaliaTeam via X
Professionisti

Mondiali in Ruanda, l'Italia sarà presente con un contingente ridotto

Saranno 5 i professionisti impegnati nella prova maschile élite, a dispetto degli 8 posti disponibili. Decisioni analoghe per donne, under23 e juniores

Contingente ridotto per l’Italia ai Mondiali di ciclismo su strada 2025, in programma dal 21 al 28 settembre prossimi in Ruanda, prima nazione africana a ospitare una rassegna iridata. Proprio le difficoltà logistiche e gli elevati costi della spedizione hanno spinto il Consiglio Federale, presieduto da Cordiano Dagnoni, alla decisione di snellire il contigente che si recherà in Africa all’inizio del prossimo autunno.

Tutte le Nazionali presenti, ma con contingenti ridotti

Contrariamente a quanto deciso da altre Nazionali, come Francia e Danimarca, l’Italia sarà presente in Ruanda con tutte le rappresentative nazionali, comprese quelle giovanili, tanto nelle prove a cronometro – staffetta mista compresa – che in quelle in linea. Le diverse formazioni, però, non si presenteranno al via con tutti gli effettivi a disposizione. La squadra maschile, da quest’anno diretta da Marco Villa, si presenterà al via da Kigali con soli 5 corridori, a dispetto degli 8 posti teoricamente disponibili. Decisioni analoghe per le altre formazioni: la Nazionale femminile sarà al via con 4 atlete, anziché 7, gli under23 saranno 4 e non 6, mentre le squadre juniores saranno al via delle prove in linea con 3 corridori. Tra gli atleti impegnati in queste gare, saranno presenti anche quelli impegnati nelle cronometro, in modo da ridurre al minimo i contingenti presenti in Ruanda.

Amadio: «La maglia azzurra sarà al via di tutte le prove»

Come spiegato da Roberto Amadio, general manager della Nazionale italiana intervistato da Tuttobiciweb, il problema principale è rappresentato dai costi elevatissimi dei viaggi aerei: «Quello che incide di più è l’extra bagaglio, il peso delle bici, degli utensili dei meccanici, dei lettini dei massaggiatori», ha puntualizzato Amadio. «L’Uci aveva promesso alle squadre nazionali degli sconti su questo aspetto durante la riunione di marzo, ma non abbiamo visto niente al riguardo». Da qui la decisione del contigente ridotto, ma rappresentativo di tutte le Nazionali: «Vogliamo presentare la maglia azzurra al via di tutte le prove, anche della staffetta mista nella quale crediamo di avere grandi chance», ha spiegato ancora Amadio, non chiudendo a un eventuale ampliamento last minute del contingente azzurro in Africa: «Se nell’ultimo mese ci sarà qualche bella sorpresa tra i corridori, valuteremo se allargare il numero di una unità».

David Lappartient con i rappresentanti del Comitato organizzatore dei mondiali in Ruanda ©NewTimesRwanda
David Lappartient con i rappresentanti del Comitato organizzatore dei mondiali in Ruanda ©NewTimesRwanda

Non si tratta, però, di una trasferta pianificabile con poco preavviso: Kigali si trova a 1600 metri di altitudine e, per raggiungerla, è necessario sottoporsi a una serie di vaccinazioni obbligatorie, da programmare con un certo anticipo. Anche il contingente dei tecnici, dei meccanici e dei massaggiatori sarà ridotto, rispetto alle manifestazioni iridate del passato, cosa che non lascerà molto margine di manovra per eventuali convocazioni dell’ultimo momento. Per contenere i costi, la Nazionale italiana ha pure rinunciato alla ricognizione in loco, accontentandosi di studiare i percorsi iridati attraverso video e mappe online.

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Marco Francia
Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.