Thomas De Gendt continuerà la sua carriera nel gravel © Lotto Dstny
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Thomas De Gendt pensa all'Unbound Gravel 200: “È più una sfida contro me stesso”

Il belga specialista delle fughe nel WorldTour ha parlato del suo imminente debutto all'Unbound Gravel 200

31.05.2025 12:00

Thomas De Gendt si prepara alla sua prossima gara, la Unbound Gravel 200, e non sarà solo la prima volta che il belga partecipa alla Unbound, ma sarà anche la sua prima gara gravel in Nord America (Stati Uniti).

“Era ora di provare qualcosa di nuovo”. De Gendt parla dell'amore per il gravel e si prepara a una grande sfida

Thomas De Gendt a guidare la fuga di giornata ©Volta a Catalunya
Thomas De Gendt a guidare la fuga di giornata ©Volta a Catalunya

Dopo tutti questi anni sulle strade era ora di provare qualcosa di nuovo, e il gravel ti porta su strade che non hai mai percorso prima", ha dichiarato il belga durante una conferenza stampa virtuale, come riporta Cyclingnews, avvenuta cinque giorni prima dell'Unbound, che si terrà oggi, 31 maggio. "Poi affronto le salite da un lato diverso. È la parte più avventurosa del gravel che mi ha attirato anche a questa gara. Spero almeno di riuscire a finirla, sarebbe già una bella vittoria per me. È più una gara contro me stesso che contro gli altri. Non mi aspetto un grande risultato, ma non si sa mai”.

Certo è che questa sarà la gara più lunga della carriera di De Gendt fino ad oggi, sia in termini di distanza che di tempo in sella. Il belga, comunque, è molto entusiasta della sfida e del nuovo territorio, il Nord America. “La gara più lunga su strada che ho fatto è stata di 300 chilometri, la Milano-Sanremo, ed è durata solo sei ore e 30 minuti circa, quindi questa sarà un livello superiore”, ha sottolineato il 38enne.

De Gendt ha avuto solo pochi giorni a disposizione per esplorare la regione delle Flint Hills, in Kansas, e per dare una prima occhiata al terreno prima della gara. Quando gli è stato chiesto in che modo il percorso differisse dalle poche gare fuoristrada che ha disputato all'inizio della stagione, Thomas De Gendt ha sottolineato che "abbiamo lo stesso tipo di ghiaia in Europa, ma soprattutto le strade larghe e i lunghi rettilinei [negli Stati Uniti] rendono forse un po' più facile pedalare in gruppo, quindi non è sempre necessario lottare per la propria posizione. In Europa la maggior parte delle gare si decide in base alla posizione, mentre qui è ancora possibile recuperare un errore”.

Dubbi sul clima per la Unbound Gravel 200. De Gendt: “Speriamo si asciughi”

Nei giorni precedenti il weekend di gara, la parte est del Kansas ha visto diversi giorni di pioggia intensa, che ha lasciato buche piene d'acqua e sporco appiccicoso. Nella giornata di ieri, venerdì 30 maggio, però, era previsto il ritorno del sole.

“In Belgio è una gara davvero importante. Sembrava qualcosa di divertente da fare. Ora che sono qui mi sembra molto difficile, soprattutto con la pioggia. Sabato sarà una giornata speciale, quindi spero che si asciughi un po'", ha dichiarato De Gendt a tal proposito.

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