Remco Evenepoel si è aggiudicato la cronometro di Caen © Profilo X Le Tour de France
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Tour de France, Remco si conferma figlio di Crono: Evenepoel vince a Caen, Pogacar in giallo

Il belga batte un eccellente Edoardo Affini e il campione del mondo in linea. Bocciatura severa per Vingegaard, che lascia 1' abbondante al suo principale avversario. Bene Vauquelin

09.07.2025 18:00

La legge del cronometro è implacabile. Soprattutto se i giudici a latere si chiamano Remco Evenepoel e Tadej Pogacar: il belga ha confermato il pronostico, imponendosi a Caen davanti allo sloveno, che esce rinfrancato dal testa a testa con il belga, a cui ha lasciato appena 16", aggiungendo alla maglia gialla anche il verde della classifica a punti. Dunque, la giornata storta al Giro del Delfinato - dove aveva lasciato sul terreno poco meno di un minuto - è stata un caso del tutto isolato. Di contro, la sfida contro il tempo sulle strade normanne ha severamente respinto Jonas Vingegaard: il danese - in grossa evidenza nelle due tappe mosse di Boulogne-sur-Mer e Rouen - è il grande sconfitto della giornata: sottotono fin dal via, il capitano della Visma-Lease a Bike ha ceduto 1'21" al vincitore di giornata e 1'05" al suo più grande rivale. Naturalmente, non è il solo ad aver pagato pegno: tutti gli altri candidati al podio - eccezion fatta per Florian Lipowitz - hanno incassato ritardi superiori al minuto. Una nota piacevole, infine, per il ciclismo italiano, che festeggia - è il caso di scriverlo - il secondo podio di questa edizione con un brillante Edoardo Affini, 3° a 33" da Evenepoel, che ha operato il sorpasso nell'ultima parte della prova, benedetta dal vento favorevole. 

La cronaca della 5ª tappa del Tour de France

Il test più atteso della prima settimana della Grande Boucle: il menu del 112° Tour de France prevede infatti i 33 km della cronometro di Caen. Terreno favorevole agli specialisti puri, che potranno sviluppare altissime velocità su un percorso quasi interamente pianeggiante. Finale piuttosto movimentato nella popolosa città normanna, con una serie di curve che precederanno il traguardo, l'ultima delle quali è posizionata a 200 metri dalla linea bianca.

Il kazako Yevgeni Fedorov (XDS-Astana) inaugura la serie delle partenze poco dopo l'ora di pranzo. Per trovare un tempo degno di nota, bisogna attendere lo spagnolo Iván Romeo (Movistar) che, dopo aver rincorso a lungo il campione nazionale australiano Lucas Plapp (Jayco-AlUla), si installa momentaneamente al comando con il crono di 37'44". Tuttavia, il giovane talento del team navarro sarà scavalcato dall'italiano Edoardo Affini (Visma-Lease a Bike): in ritardo dopo i primi due intertempi, il mantovano scavalca Plapp e Romeo nella seconda metà della cronometro, concludendo la sua prova in 37'15". Il primato del campione europeo in carica vacilla quando arriva sul traguardo il francese Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale) che, dopo una poderosa rimonta nell'ultimo settore, sfiora il colpaccio: appena 2" di differenza tra Affini e il fresco vincitore del titolo nazionale a cronometro.

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Bruno Armirail sul percorso della crono di Caen © Profilo X Le Tour de France

Il cronoman della Visma conserverà il primato anche dopo le prove di altri rivali potenzialmente competitivi come il danese Tobias Foss (INEOS Grenadiers, attardato di 56"), il portoghese Nelson Oliveira (Movistar, a 1'09") e lo svizzero Mauro Schmid (Jayco, a 1'13"). Stesso discorso anche per il belga Wout van Aert (Visma), che concluderà la sua prova con un distacco di 3'58" dal compagno di squadra.

Il tedesco Florian Lipowitz (Red Bull-BORA-Hansgrohe) inaugura la fase più calda della cronometro, che coincide con le partenze di tutti gli uomini di classifica. Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) è il primo dei big a scendere in strada, seguito dal portoghese João Almeida (UAE Emirates-XRG), dal britannico Oscar Onley (PicNic PostNL) e dallo spagnolo Enric Mas (Movistar). Subito dopo il francese Kévin Vauquelin (Arkéa-B&B Hotels), si susseguono le partenze dello statunitense Matteo Jorgenson (Visma), del danese Jonas Vingegaard (Visma), dello sloveno Tadej Pogacar (UAE Emirates) e della maglia gialla, l'olandese Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck).

Evenepoel e Pogacar viaggiano a un passo superiore rispetto alla concorrenza: il belga è il migliore tra gli uomini di classifica al primo intertempo (km 8,2), con 1" di margine sullo sloveno, 16" su Vauquelin, 20" su Vingegaard, 23" su Lipowitz, 29" su Roglic, 36" su Almeida. La tendenza si conferma anche al secondo rilevamento cronometrico (km 16,4): il capitano della Soudal - benché ancora alle spalle di Plapp e Affini - infligge 12" allo sloveno, 27" a Lipowitz, 42" al danese, 47" ad Almeida, 55" a Jorgenson, 1'05" a van der Poel e 1'08" all'altro danese Mattias Skjelmose Jensen (Lidl-Trek). Nell'ultima parte della crono, Evenepoel cavalca il vento favorevole e accende definitivamente la freccia, portandosi in testa con il tempo di 28'04": vantaggio di 11" su Affini e 17" su Pogacar. Giornata-no per Vingegaard, che paga addirittura 1'05" al fuoriclasse belga. L'iridato di Glasgow e Zurigo taglia il traguardo della crono in crescendo: 36'45", 16" meglio di Pogacar. Ottima prestazione di Vauquelin, attardato di 49" da Evenepoel. Ad eccezione di Lipowitz - attardato di 58" - tutti gli altri uomini di classifica cedono più di 1' al belga: Almeida chiude a 1'14", Roglic e Jorgenson a 1'19", Vingegaard a 1'21", Skjelmose a 1'46", Onley a 2'02", Mas addirittura a 2'57". Com'era ampiamente prevedibile, van der Poel ha ceduto la maglia gialla, classificandosi 18° a 1'44" da Evenepoel.

Ricapitolando: Remco conquista così il suo 5° successo stagionale (il 64° da professionista) con 16" di margine sul nuovo leader della generale e 33" sul campione europeo a cronometro. A seguire Armirail (a 35"), Vauquelin e Lipowitz. Romeo è 7° a 1'02" davanti ad Almeida, che si lascia alle spalle Plapp (a 1'17") e lo spagnolo Pablo Castrillo (a 1'18").

La nuova classifica: Pogacar en jaune con 42" su Evenepoel, 59" su Vauquelin, 1'13" su Vingegaard e 1'22" su Jorgenson

L'ordine d'arrivo

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Un'altra puntata in Normandia

Doppiata la cronometro, il Tour ripartirà con un'altra tappa ad alto voltaggio: partenza da Bayeux, arrivo a Vire Normandie dopo 201,5 km ancora una volta nervosi e vallonati, che propongono 5 GPM di 3ª categoria e un 4ª categoria nei paraggi del traguardo. Dopo aver affrontato la Côte du Mont Pinçon (poco meno di 6 km al 3,8% medio con punte che sfiorano l'8%) e la Côte de la Rançonnière (2,2 km al 7,9% che si arrampicano in doppia cifra poco prima di raggiungere la cima) nelle prime battute, la carovana torna a salire negli ultimi 70 km per affrontare in successione la Côte de Mortain Cote 314 (1600 metri, pendenza media del 9,5%), la Côte de Juvigny-le-Tertre (2,2 km al 7,3% di media, con un tratto all'11%), la più semplice Côte de Saint-Michel-de-Montjoie (3700 metri che salgono regolari al 4,5%) e la risolutiva Côte de Vaudry (4ª categoria, 1200 metri al 7,2% di media), a soli 4400 metri dalla fine. Il trampolino ideale per i finisseur o - più realisticamente - per i grandissimi del gruppo, che raggiungeranno il traguardo dopo aver affrontato uno strappo di circa 500 metri.

Diretta integrale su Discovery+ a partire da mezzogiorno circa. Collegamento su Raidue dalle 14.45, in coda alla telecronaca del Giro d'Italia Women.

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Carmine Marino
<p>Nato a Battipaglia (Salerno) nel 1986, ha collaborato con giornali, tv e siti web della Campania e della Basilicata. Caporedattore del quotidiano online SalernoSport24, è iscritto all'albo dei giornalisti pubblicisti della Campania dal 4 dicembre '23.</p>