
Don't Stop Believin', Townsend: l'irlandese vince incredibilmente alla Classica di Amburgo
Rory Townsend del team Q36.5 resiste al ritorno del plotone e conquista la corsa tedesca davanti a De Lie e Magnier
Alla 28ª edizione della ADAC Cyclassics Hamburg (o Classica di Amburgo), Rory Townsend ha scritto una pagina memorabile del ciclismo irlandese e della corsa tedesca. Il campione nazionale irlandese, alla sua sesta vittoria in carriera, ha sfidato le ogni pronostico resistendo al ritorno del gruppo dei migliori e tagliando il traguardo un instante prima del gruppo inseguitore, dopo 206 km di una fuga inizialmente di quattro corridori. Per la Q36.5, squadra svizzera guidata da Douglas Ryder, è il primo successo assoluto nel World Tour, un risultato fondamentale in chiave classifica UCI; per l'Irlanda, il primo successo alla Cyclassics Hamburg.
ADAC Cyclassics Hamburg 2025, la cronaca della corsa
La corsa, che partiva da Buxtehude per arrivare ad Amburgo, presentava quest’anno un percorso più impegnativo, con cinque passaggi sul Waseberg (800 metri all’8%) invece dei consueti tre. L’ultima scalata a sedici chilometri dall’arrivo sembrava fatta apposta per favorire gli attaccanti, ma la tradizione di Amburgo voleva il gruppo compatto in vista della volata. Questa volta, però, la storia ha preso una piega diversa.
La giornata si è aperta con una fuga animata da corridori da quattro corridori, tra cui Rory Townsend (Q36.5), Johan Jacobs (Groupama-FDJ), Nelson Oliveira (Movistar) e Dries De Pooter (Intermarché-Wanty). Dopo aver preso il largo nei primi chilometri, sono stati loro a spartirsi i punti nei traguardi volanti e nei passaggi sul Waseberg, con Jacobs e Townsend i più attivi sia in salita che negli sprint intermedi. Il loro vantaggio massimo ha superato i cinque minuti intorno al km 80, ridotti poi progressivamente dal lavoro del gruppo nelle tornate finali.
Il gruppo, tirato a turno da Lidl-Trek, UAE Emirates-XRG e Soudal Quick-Step, si avvicinava costantemente. Attorno ai 70 km dall’arrivo, il ritmo elevato e le pendenze del Waseberg hanno iniziato a fare selezione: diversi velocisti attesi, tra cui Jonathan Milan (Lidl-Trek), sono rimasti staccati, mentre davanti, al penultimo passaggio (-27 km dall'arrivo circa) provavano a rilanciare l’azione uomini come Mathias Vacek (Lidl-Trek), Arnaud De Lie (Lotto) e Isaac Del Toro (UAE Emirates-XRG), ma nessun tentativo è riuscito a fare la differenza definitiva. L’ultimo passaggio sul Waseberg, ai -16 dall'arrivo ha scremato ulteriormente il gruppo, ridotto a poche decine di unità.
Qui Jacobs ha provato ad allungare, ma la testa della corsa si è presto ricompattata. Nel frattempo, alle spalle, gli scatti di Mathias Vacek ha portato via un gruppetto con Isaac del Toro, Paul Magnier (Soudal Quick-Step) e poi Jonas Abrahamsen (Uno-X Mobility). A loro si è poi accodato un più folto gruppo inseguitore Brandon McNulty (UAE Emirates-XRG), Marc Hirschi (Tudor) e altri nomi pesanti in prima linea: il vantaggio dei tre fuggutivi restava intorno ai 20".
Finale al cardiopalmo: l'irlandese resiste da solo al ritorno del gruppo
A resistere davanti, fino all’ultimo chilometro, erano infatti rimasti Oliveira, Jacobs e Townsend, dopo che De Pooter di era arreso sull'ultimo strappo. Quando la vittoria sembrava ormai sfumare (era di 10" il vantaggio ai -3 km dall'arrivo) è saltato l'accordo tra gli inseguitori, che ormai avevano in vista i fuggitivi. I tre non hanno mollato fino all'ultimo chilometro, mentre gli uomini della Uno-X Mobility hanno cercato disperatamente di chiudere. Ai 300 metri dalla fine, mentre Danny van Poppel (Red Bull-BORA-hansgrohe) lanciava una volata lunghissima, l’irlandese ha trovato le forze per dare l'ultima accelerata, mantenendo pochi metri sul plotone lanciato nello sprint.
Alle sue spalle, Arnaud De Lie ha regolato lo sprint degli inseguitori chiudendo al secondo posto, mentre Paul Magnier (Soudal–Quick Step) ha completato il podio. Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck) e Danny van Poppel si sono piazzati rispettivamente quarto e quinto.

Il primo degli italiani è stato Matteo Trentin (Tudor), arrivato 44esimo a più di un minuto dal gruppo che si è giocato la vittoria.
