Blanka Vas vince la terza tappa del Giro di Romandia 2025 © Keystone-ATS Sport
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Chabbey-Zigart, che ribaltone al Giro di Romandia!

Blanka Vas vince l'ultima frazione della corsa elvetica con un'azione a tre grazie alla quale Elise Chabbey supera Urska Zigart e conquista la generale

17.08.2025 19:01

Era un facilissimo pronostico, quello di un epilogo a dir poco scoppiettante per il quarto Giro di Romandia femminile, giunto a conclusione oggi con il primo successo svizzero nell'ancor giovane storia della corsa, che oggi ha portato a compimento appena la quarta edizione. Non solo successo svizzero, ma proprio della Svizzera Romanda, con la ginevrina Elise Chabbey che si è imposta con una condotta di gara coraggiosa, ispirata senza dubbio anche dal fatto di correre proprio a un passo da casa.

Non ha vinto tanto in carriera, la 32enne nata nella città di Rousseau, la frazione conquistata ieri e la generale di oggi rappresentano il successo numero 4 e 5 di un percorso fatto di tanto lavoro per le compagne, di un'ottima attitudine alla salita e di un po' di fortuna in questa tre giorni, dettata dalla squalifica di 5 squadre alla partenza, fatto che indubbiamente ha tolto di mezzo qualche favorita importante (Kasia Niewiadoma su tutte).

Il rovescio della medaglia della raggiante Chabbey di Aigle è la delusione di Urska Zigart, che oggi partiva in giallo ma che non è riuscita a difendere il risicato margine in classifica, e non ci è riuscita sostanzialmente per i soliti problemi di posizionamento (sulla salita decisiva ha dovuto fare un fuorigiri per chiudere un buco preso proprio per il suo correre nelle retrovie, e poi ha pagato dazio in vetta) e di guida (in discesa ha commesso un errore su cui sono partiti i titoli di coda). La 28enne di Slovenska Bistrica conferma comunque una consistenza mai raggiunta in passato nelle gare a tappe: in due mesi assomma un quinto posto al Suisse, un nono al Giro, un secondo oggi al Romandie.

Tour de Romandie Féminin 2025, la cronaca della terza tappa

La terza e ultima tappa del Tour de Romandie Féminin 2025, la Aigle-Aigle di 122.1 km, prometteva un finale ad alto tasso di pathos, dato il percorso accidentato intorno a Casa UCI e dato soprattutto il margine risicatissimo (appena 8") tra la prima e la seconda della generale, Urska Zigart e la fille du pays Elise Chabbey.

Poco dopo la partenza una nutrita fuga si è messa in moto, 13 atlete ovvero Laura Stigger (SD Worx-Protime), Nina Buijsman (FDJ-Suez), Claire Steels (Movistar), Alena Amialiusik e Greta Marturano (UAE ADQ), Evy Kuijpers (Fenix-Deceuninck), Ashleigh Moolman (AG Insurance-Soudal), Ruby Roseman-Gannon (Liv Alula Jayco), Alberte Greve (Uno-X Mobility), Margot Vanpachtenbeke (VolkerWessels), Morgane Coston e Giorgia Vettorello (Roland Le Dévoluy) e Noelle Ingold (NEXETIS). La più vicina in classifica era Stigger (3'19" il suo ritardo alla partenza: dodicesima della generale).

Il circuito di centro tappa, con le salite di Le Châtel e La Rasse da ripetere due volte, ha visto le battistrada guadagnare fino a 2'20" (toccati ai -45); Coston ha vinto il Gpm di 3a categoria al primo passaggio da Le Châtel, poi è stata Steels a imporsi sulla prima Rasse (3a categoria) e sul secondo Châtel ai -42. Giacché era lì, la britannica della Movistar s'è pure presa i due sprint intermedi di Dorénaz, l'ultimo ai -29, quando il gruppo tirato principalmente dalle FDJ era in rapido avvicinamento, 40" il ritardo a quel punto.

Sulla seconda Rasse (-23) sono esplosi tanto il primo gruppetto quanto il plotone, in ogni caso Steels (chi sennò?) ha vinto il Gpm e poco dopo, ai -15, pure l'ultimo sprint di giornata a Bex. Una messe di traguardi intermedi che ha permesso alla 38enne di Bourne di conquistare la classifica dei Gpm (ai danni di Zigart) e di contendere fino all'ultimo metro pure quella a punti.

Urska Zigart, Elise Chabbey e Yara Kastelijn sul podio del Giro di Romandia 2025 © Tour de Romandie
Urska Zigart, Elise Chabbey e Yara Kastelijn sul podio del Giro di Romandia 2025 © Tour de Romandie

Scacco matto di Elise Chabbey a Urska Zigart!

A 13 chilometri dalla fine le ultime superstiti della fuga sono state riprese da un gruppo formato da circa 20 unità; la UAE ADQ faceva un'andatura sempre più sostenuta con Silvia Persico e poi Erica Magnaldi allo scopo di lanciare Paula Blasi sul muro di Antagnes ai -11; proprio Magnaldi ha dato la strappata più decisa in seguito alla quale davanti abbiamo ritrovato, con la cuneese e la sua compagna Blasi, l'altra spagnola Mireia Benito (AG Insurance), la seconda della classifica, Elise Chabbey (FDJ) e la terza, Yara Kastelijn (Fenix); assente la maglia gialla Urska Zigart (AG Insurance), ma solo per aver preso in posizione arretrata la salita.

La slovena ha però rapidamente messo una pezza, riportandosi a metà rampa sul drappello di testa. Ma i guai per Urska non erano nemmeno a metà: a 300 metri dalla vetta di Antagnes, Chabbey ha innestato l'ultima marcia che aveva a disposizione, quella che le ha permesso di staccare di nuovo - e stavolta di forza - Zigart. Blasi ha resistito alla ruota di Elise, pure Kastelijn ma solo per 100 metri.

Chabbey ha vinto il Gpm ai -9.5 e si è involata con l'ottima Blasi, Zigart è rimasta poco dietro con Kastelijn e Magnaldi, ma ai -7 la capitana AG Insurance è andata lunga in discesa, infilandosi in una via di fuga (il parcheggio di un hotel) utile se non altro a non cadere; scriviamo “se non altro” perché l'errore è stato sufficiente perché la slovena perdesse le ruote delle due colleghe con cui era, e venisse superata pure dal gruppetto successivo.

Tour de Romandie, Blanka Vas va a prendersi una preziosa vittoria di tappa

Tale drappello ha chiuso su Kastelijn e Magnaldi, e a fine discesa Blanka Vas (SD Worx) è partita fortissimo andando a chiudere tutta sola il gap di circa 15" dalle prime: riprese ai -4.4. Mireia Benito si è impegnata a fondo per aiutare Zigart prima a rientrare sul secondo gruppetto e poi a inseguire le battistrada, poi Urska ovviamente ha tirato da sé alla disperata, ma non c'era più niente da fare: il trio di testa ha conservato un margine di una decina di secondi e tutto s'è così compiuto.

La volata per la vittoria di tappa non ha avuto storia: Blanka Vas non ha lasciato scampo alle colleghe, Paula Blasi si è amaramente accontentata del secondo posto, ben più felice Elise Chabbey, terza di giornata ma prima della generale. Il gruppetto è giunto a 11", regolato per il quarto posto da Steffi Häberlin (SD Worx) su Caroline Andersson (Liv) e Kastelijn; nona Magnaldi.

La generale va in archivio con Elise Chabbey sul trono con 7" su Urska Zigart: quest'ultima ne aveva 8 alla vigilia, in corsa ne ha persi 11 più i 4 di abbuono per il terzo posto dell'elvetica. Sembreranno pochi, 7", ma se consideriamo che le due edizioni precedenti si erano risolte per soli 6" (Vollering su Niewiadoma 2023, Kopecky su Vollering 2024)… Il podio del Giro de Romandia 2025 è completato da Yara Kastelijn, che accusa un ritardo di 20" dalla vincitrice. Seguono Blasi a 48" e Häberlin a 1'33". Prima italiana Erica Magnaldi, decima a 2'28".

Zigart superata anche nella classifica dei Gpm, con Claire Steels che sale a 24 contro i 19 della precedente detentrice della maglia; la britannica non riesce alla fine a doppiare con la classifica a punti, conquistata (proprio col secondo posto al traguardo) da Paula Blasi (75-75 con Steels, ma miglior piazzamento più alto rispetto a quello della collega); la spagnola sì che vince due maglie, essendosi imposta anche nella classifica delle giovani con 1'27" su Ella Wyllie (Liv). Consolazione per la AG Insurance-Soudal, prima nella classifica a squadre con 2'24" sulla FDJ-Suez.

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Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!