
Vingegaard:"Il Tour non è ancora finito". Pogačar:"È stato tutto istinto, ho corso senza radio"
Le dichiarazioni dei protagonisti della tredicesima frazione del Tour de France 2025: il danese non si dà per vinto, Evenepoel rammaricato per la giornata no, Lipowitz cauto sulle chances di podio
Nella cronoscalata di Peyragudes, 13esima frazione del Tour de France 2025, la maglia gialla Tadej Pogačar si è imposta infliggendo ulteriori distacchi ai suoi avversari. Il campione del mondo sloveno ha staccato Jonas Vingegaard di 36 secondi, mentre il suo connazionale Primož Roglič è arrivato terzo con un ritardo di 1'20". Altri distacchi significativi sono stati quelli di Florian Lipowitz (1'56") e Remco Evenepoel (2'39").
Grazie a questa vittoria, Pogačar ha consolidato il suo vantaggio nella classifica generale, portandolo a 4'07" su Vingegaard. La lotta per il terzo posto è diventata serrata, con Lipowitz che ha recuperato 43" su Evenepoel e ora si trova a soli 6" dal belga. Nelle posizioni successive della top 7 si trovano Oscar Onley, Kévin Vauquelin e Roglič.

Tadej Pogačar: "È stato tutto istinto, ho deciso di correre senza radio"
“Sono super contento. Questa cronometro era per me un grande punto interrogativo già da dicembre. Volevo che tutto fosse perfetto e la squadra ha fatto un lavoro eccellente.
Volevo davvero dare il massimo dall'inizio alla fine, spingendo sui pedali il più forte possibile. Alla fine stavo quasi per saltare, ma ho visto il tempo sulla linea del traguardo e questo mi ha dato una spinta in più perché ho visto che stavo per vincere.
In pratica, è stato tutto istinto. Ho deciso di correre senza radio perché la tattica era di spingere al massimo dall'inizio alla fine. Al primo rilevamento intermedio ero in vantaggio di 5 secondi. Al secondo, il distacco era un po’ più grande, quindi sapevo di essere a un buon ritmo. Ho sofferto un po' a 3 chilometri dall’arrivo. Ho fatto un respiro profondo e ho recuperato un po' di energia perché sapevo che l'ultimo tratto era super ripido e volevo avere le gambe un minimo buone.
Questa è stata la decisione più importante da prendere: quale bici usare oggi. Ovviamente, usiamo la bici da strada per la maggior parte dell'anno, circa il 99% del tempo. Abbiamo fatto qualche calcolo e ho deciso di stare più comodo, usando la stessa bici delle ultime 12 tappe, e ha funzionato per me.
Finora, tutto bene. Siamo poco oltre la metà e la strada per Parigi è ancora lunga, ma se continuiamo a correre così e non commettiamo errori, allora possiamo essere soddisfatti di questo margine."
Riguardo a Jonas Vingegaard, il campione del mondo ha commentato: “Oggi è andato forte. Non si arrenderà e se avrà buone gambe ci proverà ogni giorno. Devo lottare con buone gambe fino alla fine. È ancora una grande battaglia fino a Parigi.
La squadra è qui per difendere la Maglia Gialla fino a Parigi. Se si sentono bene e c'è la possibilità di un'altra vittoria di tappa, possiamo puntare a quella. Ma l'obiettivo principale è svegliarsi bene domani e mantenere la Maglia Gialla. Sarebbe bello vincere di nuovo, ma non c'è pressione su di noi.”
Jonas Vingegaard: “Sono felice di essermi ripreso, il Tour non è ancora finito"
"Sulla mia controprestazione di ieri non ho una risposta, a dire il vero. Fino all’ultima salita mi sentivo abbastanza bene, ma poi non sono riuscito a dare il mio solito rendimento. Ieri non ero al mio normale livello. Sì, è stata la mia seconda giornata no in questo Tour, e non so come sia possibile. Di solito non mi capita.
Oggi sono tornato al mio livello. Credo ancora in me stesso e continuerò a provarci. La squadra è molto forte e ora dobbiamo dimostrarlo, il Tour non è ancora finito.”
Remco Evenepoel:"È stata una giornata davvero brutta"
È stata una giornata davvero brutta, spero di non dover cercare una spiegazione e di sentirmi meglio sabato. In una cronometro come quella di solito mi classifico tra i primi tre. La mia partenza è stata piuttosto buona, ma dopo pochi minuti di salita non sono riuscito a generare la potenza necessaria. Il problema al cambio che ho avuto in cima non ha fatto la differenza oggi. Mi sono solo sentito davvero male.
Al ritmo che stavo tenendo, era perfettamente normale che Jonas Vingegaard mi superasse. Ripeto: è stata una prestazione pessima. Quello che è successo nel resto del tempo non mi interessa".

Florian Lipowitz: Parlare di podio è troppo presto, ottimo essere in due in classifica
"Primož [Roglič] e io siamo vicini [nella classifica generale] e siamo entrambi in buona forma. Parlare di podio adesso è ancora troppo presto, la stiamo prendendo giorno per giorno. In ogni caso, è un'ottima cosa avere due di noi in classifica. Questo ci dà delle opzioni per i prossimi giorni.
Sì, Primož è super forte. Ed è di ottimo umore. È un gran combattente e ha già dimostrato più volte di avere delle buone gambe."