Tadej Pogačar vince la sesta tappa del Critérium du Dauphiné 2025 © Getty Images
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Numero di Pogacar a Combloux: vittoria di forza su Vingegaard e Lipowitz

Lo sloveno fa tappa e maglia nella prima delle tre frazioni di montagna del Giro del Delfinato: perde 1' Vingegaard, Evenepoel cede sulle pendenze di Domancy

13.06.2025 17:31

Ha voluto rimettere subito le cose in chiaro, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates-XRG) che, dopo la piccola défaillance a cronometro di mercoledì, ha approfittato del primo arrivo in salita del Giro del Delfinato 2025 per imporre di nuovo la sua legge. Dura lex sed lex, quella che hanno dovuto subire Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), che arriva secondo ma a 1'01" dal rivale sloveno, e soprattutto Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), senza compagni dai -30km e quinto sul traguardo di Combloux a 1'50". Ha giocato di squadra, invece, la UAE Team Emirates, lanciando il suo capitano iridato sulla Côte de Domancy verso un epilogo che era apparso chiaro dalla determinazione dipinta sul suo volto e dal cedimento di Vingegaard a 7.4km dal traguardo. Ottima terza posizione per Florian Lipowitz (RedBull-BORA-hansgrohe), molto attivo già nei km precedenti all'ultima ascesa e in generale pimpante ogni volta che la strada sale. Pogačar guida ora la classifica generale con 43" su Vingegaard e 54" su Lipowtiz, mentre Evenepoel insegue a 1'22".

Critérium du Dauphiné 2025, la cronaca della sesta tappa

Frazione breve ed esplosiva di 127.2km da Valserhône a Combloux. Nemmeno un metro di pianura nei primi 100km: la partenza è in salita e dopo un po' di falsopiano si susseguono una serie di salite categorizzate e non: Cercier (5.3km al 4.3%), il GPM Côte de Villy-le-Pelloux (700m all'8.1%), poi Ménibel (2.8km al 4.5%), il GPM di Col des Fleuries (5.1km al 4.4%), Saint-Laurent (2.8km al 3.5%) e il GPM di prima categoria della Côte de Mont-Saxonnex (5.4km all'8.7%). Saranno circa 25km di fondovalle - nei quali è posizionato lo sprint intermedio di La Grangeat - l'unico tratto di respiro prima di iniziare l'ascesa conclusiva. A dispetto dei due GPM che la compongono - la Côte de Domancy e la Côte de la Cry - è un'unica salita di 9.2km al 6.9%, con punte in doppia cifra nel primo tratto verso Domancy e negli ultimi 3km. 

Pronti via parte subito all'attacco Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck): l'olandese si avvantaggia con Victor Guernalec (Arkéa-B&B Hotels), Anders Foldager (Jayco-AlUla) e Fabien Doubey (TotalEnergies). La loro azione però non dura che qualche km e il gruppo torna compatto. A 100km dal traguardo attaccano in cinque: Michael Leonard (INEOS Grenadiers), Andreas Leknessund (Uno X-Mobility), Antony Turgis (TotalEnergies), Bruno Armirail (Decathlon) e Pierre Thierry (Arkéa-B&B Hotels). Su di loro si riportano Van der Poel con Alex Baudin (EF Education) e Romain Bardet (PicNic-PostNL). I battistrada prendono 2' di vantaggio sul gruppo scollinando la Côte de Villy-le-Pelloux, dove Armirail conquista il GPM, mentre la UAE Team Emirates tiene controllato il gap. I fuggitivi imboccano la Côte de Fleuries con 1'50" di margine, con il GPM che è nuovamente appannaggio di Armirail

La fuga durante la sesta tappa del Critérium du Dauphiné © Critérium du Dauphiné via X
La fuga durante la sesta tappa del Critérium du Dauphiné © Critérium du Dauphiné via X

La testa del gruppo viene rilevata dalla Visma-Lease a Bike, che alza il ritmo in vista della dura Côte de Mont-Saxonnex. Thierry e Van der Poel perdono le ruote della testa della corsa: dal gruppo attacca Sepp Kuss (Visma-Lease a Bike), ma sulle ruote dell'americano si riportano Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), poi Matteo Jorgenson e Jonas Vingegaard (Visma-Lease a Bike), Eddie Dunbar (Jayco-AlUla), il giovane Paul Seixas (Decathlon), Enric Mas (Movistar) e Florian Lipowitz (RedBull-BORA), che attacca a sua volta a 43.5km dal traguardo. Dopo un iniziale tentativo di controllo da parte di Jorgenson, la Visma si disinteressa dell'inseguimento e il giovane tedesco può prendere il largo, andando a riprendere e passare gli staccati dal gruppetto dei battistrada. Si mette allora in testa al gruppo maglia gialla Tim Wellens (UAE Team Emirates), unico uomo al servizio di Pogačar, mentre tra i battistrada arriva la fiammata di Baudin che prosegue con a ruota il solo Leonard. 

Lipowitz viene ripreso quasi in vista dello scollinamento: ai battistrada Baudin e Leonard (passati in questo ordine al GPM), rimane poco meno di 1' all'imbocco della discesa. Mas allunga, ma l'ammiraglia lo ferma e il gruppetto maglia gialla rientra nei cruciali km di fondovalle prima dell'ascesa finale. Proprio in questo tratto, a 27km dal traguardo, la Bahrain-Victorious riporta sotto un gruppo con Lenny Martinez e Santiago Buitrago, Carlos Rodriguez (INESO Grenadiers) oltre a un paio di uomini per Pogačar, ma nessuno per Evenepoel, costretto a recarsi personalmente all'ammiraglia per ricevere assistenza. I battistrada guadagnano di nuovo quasi 1'30", andando a bruciare le prime due posizioni allo sprint intermedio di La Grangeat, dove sprinta per il terzo posto Jhonatan Narváez (UAE Team Emirates). 

Pogačar si invola sulla Côte de Domancy

Baudin e Leonard imboccano la Côte de Domancy con 1'17" sul gruppo tirato dalla UAE Emirates, che inizia il proprio forcing. Intanto Baudin lascia sulle ruote Leonard e si invola in solitaria. Il trenino UAE si stacca in blocco con a ruota Vingegaard e Jorgenson, mentre prima rientra e poi si stacca definitivamente Evenepoel

Jorgenson cede e Pogačar parte da seduto con Vingegaard a ruota: lo sloveno accelera e Vingegaard non riesce a tenere il suo ritmo, perdendo contatto a 7.4km dal traguardo. Ripreso e superato Baudin, il campione del mondo, ormai solo al comando, transita primo al GPM. Sulla Côte de la Cry Baudin viene ripreso e passato anche da Vingegaard: la pedalata del danese è un po' pesante e scomposta e il suo svantaggio continua a crescere. Intanto dal gruppo Evenepoel, che perde quasi 1'30", parte prima Lipowtiz a 4km dal traguardo, poi Jorgenson a 1.2km. È comunque già nell'ultimo km Tadej Pogačar, che esulta solo dopo aver tagliato il traguardo: seconda posizione con 1'01" di ritardo Jonas Vingegaard, terzo Florian Lipowitz a 1'22". Perde 1'50" la maglia gialla Remco Evenepoel.

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