
Mercan'Tour Classic, Cristian Rodriguez domina sulle Alpi Marittime
Lo spagnolo della Arkéa-B&B Hotels stacca tutti sulla Couillole e vince dopo quattro anni di digiuno. Sul podio Parra e Sosa, 5° Carboni
Una galoppata poderosa dalla Couillole fino al traguardo di Valberg: l'atto unico portato in scena da Cristian Rodriguez alla Mercan'Tour Classic, giovane corsa in linea del calendario francese a misura di grimpeurs. Scattato a 46 km dall'arrivo, Rodriguez ha seminato la (ristretta) concorrenza al via, rompendo un digiuno personale che durava da più di quattro anni. La sfida per il podio ha premiato l'altro spagnolo José Felix Parra, che ha preceduto il compagno di club Ivan Ramiro Sosa. 5° posto per Giovanni Carboni, reduce da un buon inizio di stagione, nel quale ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato.
La cronaca della Mercan'Tour Classic
Poco più di 70 corridori al via della 5ª edizione della Mercan'Tour Classic-Alpes Maritimes, valida come 13ª prova della Coppa di Francia. I 152 km del percorso che unisce Puget-Théniers alla stazione invernale di Valberg sono particolarmente congeniali agli scalatori di professione, che dovranno affrontare in successione due salite-feticcio del ciclismo internazionale: il Col de La Colmiane (1ª categoria, poco più di 16 km con una pendenza media del 5,4% che sale al 7% nella seconda parte) e il Col de La Couillole, un hors categorie di 15,8 km che si arrampica al 7,4% medio e supera la doppia cifra nel primo tratto. Dopo un primo passaggio sul traguardo - affrontato in senso opposto - la corsa punta verso Guillaumes, ultimo avamposto prima di affrontare gli ultimi 14,4 km della corsa, che coincidono peraltro con la salita finale (un altro GPM di 1ª categoria), che sale costantemente al 6,1%.
Una coppia all'attacco nel primo tratto di fondovalle che precede l'ascesa della Colmiane: i francesi Noah Knecht (Nice Métropole- Côte d'Azur) e Nicola Marcerou (TotalEnergies) guadagnano un margine di 3' sul gruppo inseguitore, trainato dagli Arkéa-B&B Hotels e dagli Unibet Tietema Rockets. Dopo aver staccato il connazionale, Marcerou passerà per primo sul GPM di Col de Saint-Martin, seguito dal belga Sander De Pestel (Decathlon AG2R La Mondiale) e dall'altro transalpino Noa Isidore (Decathlon). Conclusa l'azione dell'ultimo superstite della fuga, la Mercan'Tour si accende sulla Couillole, dove attacca lo spagnolo Cristián Rodríguez (Arkéa-B&B Hotels). Partito ai -46 dall'arrivo, il 30enne andaluso distanzia nettamente la concorrenza, ormai ridotta non più d una decina di unità. Il gran lavoro del francese Tom Donnenwirth (Groupama-FDJ) impone un'ulteriore selezione tra gli inseguitori, anche se il suo capitano - l'altro corridore d'Oltralpe Clément Braz Afonso (Groupama) - non riesce a tenere le ruote dei migliori. Poco prima di raggiungere la cima della Couillole, restano in quattro a caccia di Rodriguez, che ha nel frattempo portato il suo vantaggio a ridosso del minuto: il colombiano Iván Ramiro Sosa (KERN Pharma), l'italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets) e gli spagnoli Jesús Herrada (Cofidis) e José Félix Parra (KERN Pharma).
Rodríguez raggiunge la cima del GPM più duro di giornata con 1'11" su Carboni, Herrada, Parra e Sosa e 1'26" su un sestetto formato dal colombiano Germán Darío Gómez (Polti VisitMalta), dal campione nazionale finlandese Jaakko Hänninen (Nice Métropole), dai francesi Léo Bisiaux (Decathlon), Braz Afonso e Victor Guernalec (Arkéa) e dallo spagnolo Fernando Tercero (Polti). Il battistrada aumenta ulteriormente il suo margine anche nel successivo tratto di falsopiano che precede il transito sul traguardo: margine di 1'56" sul primo quartetto inseguitore e di 2'21" sul secondo pacchetto di mischia.
La discesa in direzione Guillaumes produce una frattura nella prima batteria di inseguitori: Carboni e Parra allungano su Herrada e Sosa. Alle loro spalle, invece, altri tre corridori di casa agganciano al gruppo più numeroso: Baptiste Huyet (Unibet), Alan Jousseaume (TotalEnergies) e il rimontante Donnenwirth. Nel frattempo, la coppia Carboni-Parra ha consolidato il suo margine sugli ex compagni di ventura, senza tuttavia riuscire a insidiare il primato di Rodríguez, che imboccherà l'ascesa di Valberg con un margine di tutta sicurezza: 1'41" sul tandem italo-colombiano, poco più di 2' sugli altri ritardatari, che raggiungeranno Herrada e Sosa in fondo alla discesa.

Un timido scatto di Jousseaume e poco altro nella prima parte del Valberg, in cui Carboni e Parra riescono a consolidare il loro margine sui rivali per il podio, ormai lontani quasi 1'. Di contro, Rodriguez non tradisce alcun segno di cedimento, involandosi in questo modo verso la sua terza vittoria in massima serie (la prima in Europa dopo aver conquistato una tappa e la classifica finale del Tour of Rwanda 2021). Sebbene il ritardo dai primi inseguitori di Rodriguez sia piuttosto consistente, Sosa si avvantaggia ai -7 sul resto della concorrenza. L'ex INEOS riaggancia il treno dei primi battuti a poco meno di 5 km dalla vetta, ma non fa neppure in tempo ad accodarsi che il suo compagno di squadra parte di slancio, allungando perciò le mani sulla piazza d'onore.
L'andaluso conclude il suo monologo a Valberg con un margine di su 1'42" su Parra e 1'49" su Sosa, che aveva nel frattempo staccato Carboni. Il marchigiano chiude al 5° posto alle spalle di Herrada, con un ritardo di 2'52" dal vincitore.