Ciclismo Giovanile

Dove sarà la meglio gioventù?

08.01.2018 16:31

La panoramica dei cambi di casacca dei campioni di domani: passiamo in rassegna il mercato estero tra gli under 23


Come tra i professionisti anche tra gli under 23 il ciclomercato nel 2017 è stato particolarmente movimentato, complice in particolar modo la chiusura della BMC Development Team, la quale ha lasciato senza squadra alcuni dei giovani più promettenti del panorama ciclistico attuale. Il passaggio tra i professionisti di gran parte dei protagonisti delle ultime due stagioni ha poi costretto molti tra i team di spicco a rivoluzionare la rosa e a pescare a piene mani tra i ragazzi in arrivo dagli juniores.

Hagens Berman tra le Professional, ma i migliori sono sempre qui. Sunweb sugli scudi
La regina del mercato è stata, come da pronostico, la Hagens Berman Axeon, la quale nonostante il passaggio tra le Professional resterà anche nel 2018 un team per soli corridori under 23. Il sodalizio statunitense diretto da Axel Merckx si è aggiudicato, innanzitutto, i servigi di Jasper Philipsen, il gioiello più prezioso tra quelli in uscita dalla BMC Development. Il classe ’98 belga nel 2017, al primo anno tra gli ex dilettanti, ha conquistato la Parigi-Tours, una tappa al Giro d'Italia e si è piazzato al secondo posto al Giro delle Fiandre di categoria. Oltre a lui la ex Bontrager Livestrong si è assicurata anche il coetaneo danese e dominatore della cronometro iridata di Bergen Mikkel Bjerg, il tuttofare portoghese ex Unieuro João Almeida, anch’egli al secondo anno, e il figlio d’arte olandese (suo padre è DS alla Roompot, la madre invece è l’olimpionica Leontien van Moorsel) nonché vincitore dell’ultimo Giro delle Fiandre juniores Maikel Zijlaard.

Degna di nota è stata anche la campagna acquisti della Sunweb Development: il team teutonico, infatti, è riuscito ad accaparrarsi l’altro grande talento ex BMC che ha deciso di rimandare il passaggio al professionismo, ovvero lo svizzero classe ’98 Marc Hirschi. Al suo acquisto, inoltre, si aggiungono quelli di due promettenti corridori tedeschi in arrivo dagli juniores come Leon Heinschke, secondo classificato al Giro della Lunigiana, e Niklas Markl, vincitore nella passata stagione del Trofeo Emilio Paganessi e del Trofeo Comune di Vertova-Memorial Pietro Merelli.

Turnover importante per Lotto Soudal e Mitchelton-BikeExchange
Rivoluzione quasi totale nel vivaio della Lotto Soudal: rispetto all’anno scorso non correranno più tra le fila della squadra belga Bjorg Lambrecht, promosso nel team World Tour, l’olandese Kevin Inkelaar, promettente scalatore che ha sposato la causa della Polartec-Kometa di Ivan Basso e Alberto Contador, il danese Mikkel Honoré Frølich, tornato in patria alla corte di Bjarne Riis al team Virtu Cycling, e i fiamminghi Milan Menten, Robbe Ghys, Aaron Verwilst, Emiel Planckaert e Senne Leysen, tutti passati pro' alla Sport Vlaanderen, in attesa magari di un eventuale chiamata dalla Lotto Soudal maggiore. A loro, oltretutto, si aggiungerà anche il promettente Harm Vanhoucke, il quale, dopo aver corso la prima parte di 2018 con gli under 23, raggiungerà il gemellino Lambrecht nel World Tour. Al posto dei citati ecco entrare una sfilza di classe ’99 al primo anno nella categoria, tra cui i più intriganti sembrano essere i belgi Sébastien Grignard, ottimo cronoman e presenza fissa nelle posizioni che contano di gran parte delle corse di un giorno per juniores nel 2017, e Maxim Van Gils, dominatore de La Classique des Alpes juniores, così come il britannico Jacob Vaughan, vincitore della Guido Reybrouck Classic.

Orfana dei suo tre tenori, Lucas Hamilton, Jai Hindley e Michael Storer, la Mitchelton-BikeExchange non solo si è assicurata il fratello di Esteban Chaves, Brayan, e il promettente cronoman australiano Callum Scotson, ma ha anche piazzato il colpo Jacob Hennessy. Lo sprinter britannico, vincitore dell’ultima Gand-Wevelgem, lascia così la GB Senior Academy per provare, nel suo ultimo anno nella categoria, a convincere la compagine australiana a farlo passare professionista tra le sue fila.

Tante novità per SEG e Wiggins. Infornata di italiani per la Dimension Data
Grandi cambiamenti anche in casa SEG Racing Academy e Team Wiggins. Entrambe le squadre hanno visto i loro leader, rispettivamente lo sprinter olandese Fabio Jakobsen per i primi e i britannici James Knox e Scott Davies per i secondi, aggregarsi a dei team World Tour, decidendo quindi di attingere al bacino di corridori classe ’99 dei rispettivi paesi per rimediare alle perdite subite. Ecco dunque il Team Wiggins annunciare, a fine dicembre, l’arrivo di Mark Donovan e Jacques Sauveagnargue, i due dominatori del Giro della Basilicata provenienti dal vivaio di Flavio Zappi, e poco dopo quello dell’astro nascente Tom Pidcock, che dunque dopo aver finito la stagione del ciclocross con la Telenet-Fidea si aggregherà al sodalizio sponsorizzato dal baronetto. Raggiungeranno invece il nostro connazionale Edoardo Affini alla SEG i promettenti olandesi Dan Hoole, secondo classificato alla Parigi-Roubaix junior nel 2017, il trionfatore della Ronde des Vallés Minne Verboom e Thymen Arensman, che ha sfiorato la vittoria all’ultimo Oberösterreich Juniorenrundfahrt.

Infornata di italiani per la Dimension Data for Qhubeka, che ha da poco annunciato gli arrivi di Matteo Sobrero, Luca Mozzato, Federico Molini e Simone Innocenti. Il vivaio del team sudafricano, inoltre, può dirsi soddisfatto anche e soprattutto per essere riuscito a trattenere per un altro anno il promettente ruandese, vincitore nel 2017 di una tappa al Giro Baby, Joseph Areruya, il quale non ha ceduto alle avances dell’Israel Cycling Academy che lo voleva fortemente tra le sue fila.

Così in Norvegia e Francia: sorpresa Foss, Müller va a Chambéry
Uno dei movimenti più eclatanti in assoluto è avvenuto nel panorama Continental norvegese: Tobias Foss, settimo classificato all’ultimo Tour de l’Avenir, ha lasciato la Joker Icopal per accasarsi alla rivale Uno-X Norwegian Development Team, mosso dal desiderio di poter correre, nel 2018, anche la Ronde de l’Isard, il Giro Baby e il Giro della Valle d’Aosta. Oltre a Foss la Uno-X si è accaparrata anche il talentuoso classe ’99 Jonas Iversby Hvideberg, mentre il suo coetaneo Olav Hjemsaeter, secondo classificato alla Internationale Niedersachsen-Rundfahrt der Junioren nella scorsa stagione, ha optato per passare con il Team Coop. Chi invece ha deciso di non accasarsi proprio nelle Continental, preferendo dei team dilettantistici, sono i promettenti Idar Andersen, vincitore della Corsa della Pace juniores, e Andreas Leknessund, campione europeo a cronometro tra gli juniores nel 2017.

In Francia colpi importanti per la Chambéry Cyclisme Formation, vivaio dell’AG2R La Mondiale, che si assicura le prestazioni dello svizzero Reto Müller, in uscita dalla BMC Development, oltre a quelle del promettente classe ’99 Jérémy Montauban, vincitore del Trofeo Città di Loano, il quale arriva direttamente dalla loro filiale juniores. La ECSEL Saint-Étienne Loire annovererà tra le sue fila nel 2018 l’intrigante passista-scalatore finlandese classe ’97 Jaakko Hanninen, che tanto bene aveva fatto nel 2017 al Tour de l’Alsace contro molti dei suoi coetanei più famosi.

Per quanto concerne il resto degli ex juniores più quotati sorprende, in parte, il passaggio del vincitore del Trophée Centre Morbihan Florentin Lacamus Lambert al Team Pays de Dinan, compagine di Division Nationale 2 (il dilettantismo francese è composto da un sistema a piramide suddiviso in tre strati: DN1, DN2, DN3, ogni anno vi sono promozioni e retrocessioni, ovviamente a seconda della divisione in cui si trova una squadra ha accesso a corse più o meno prestigiose, ndr). Il motivo è presto detto, lui è bretone e avendo un forte attaccamento alla sua regione di provenienza ha deciso di correre per un team della zona.

Gli altri prospetti francesi di spicco nati nel’ultimo anno del secolo scorso hanno invece optato tutti per team di DN1: Théo Nonnez, secondo classificato al Tour du Pays de Vaud, si aggregherà alla CC Nogent-sur-Oise, Théo Delacroix, secondo alla Classique des Alpes juniores, e Paul Lefaure, terzo al Trofeo Città di Loano, si accaseranno al CC Étupes , mentre il trionfatore del GP Bob Jungels Alexis Renard vestirà la casacca della Côtes d'Armor-Marie Morin-Véranda Rideau e il campione nazionale juniores a cronometro Léo Judas quella della Bourg-en-Bresse Ain Cyclisme.

Gazzoli e Moschetti vanno da Basso e Contador, in Danimarca e Austria diversi movimenti
ColoQuick e Virtu Cycling sono le regine del mercato in Danimarca: i primi hanno strappato alla concorrenza l'iridato juniores di Bergen Julius Johansen e il terzo classificato dell’ultima Parigi-Roubaix di categoria Mathias Larsen. I secondi, oltre al già citato Honoré Frølich, si sono assicurati anche le prestazioni del promettente classe ’99 Johan Langeballe, vincitore nel 2017 della Kuurne-Brussel-Kuurne juniors. Non è rimasta a guardare comunque la Riwal Platform, la quale ha messo sotto contratto Mathias Norsgaard, dominatore dell’ultima Chrono des Nations under 23, rimasto libero dopo la chiusura del Team Giant-Castelli.

In Austria voce grossa per Felbermayr-Simplon Wels e Tirol Cycling Team. I primi hanno attirato a sé Florian Kierner, vincitore dell’Oberösterreich Juniorenrundfahrt. Chi in tale corsa è giunto terzo (e quarto al Trofeo Karlsberg) è Tobias Bayer, che invece è andato in Tirolo. Proprio tale formazione ha deciso per il 2018 di concentrarsi solamente sui corridori under 23: ecco dunque arrivare, fra gli altri, i gemelli austriaci Florian (sesto all'europeo juniores) e Mario (dodicesimo al Mondiale juniores) Gamper, il neozelandese ex BMC Sam Dobbs e l'australiano Rohan Wight.

Chiudiamo con la Polartec-Kometa, neonato vivaio della Trek di proprietà di Alberto Contador. La Continental spagnola, come già scritto in precedenza, ha strappato Kevin Inkelaar, scalatore che ha fatto intravedere ottime doti all’ultimo Giro della Valle d’Aosta, alla Lotto Soudal, ma non si è fermata qua. Infatti ha ingaggiato, tra gli altri, anche il campione italiano under 23 Matteo Moschetti, il lussemburghese Michael Ries, in top-20 nel 2017 al Tour de l’Avenir al primo anno nella categoria e, soprattutto, il bresciano Michele Gazzoli, uno dei talenti italiani più scintillanti, campione europeo juniores sia su strada che nell’eliminazione su pista.
Notizia di esempio
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