Ciclocross

Per Mathieu a casa tutto bene

26.01.2020 16:58

Altra vittoria senza patemi per Van der Poel nel circuito casalingo di Hoogerheide. Toon Aerts, secondo, si aggiudica la seconda Coppa del Mondo di fila


Non c'è molto da aggiungere su Mathieu van der Poel e sul suo feeling con Hoogerheide: è la prova di Coppa del Mondo organizzata da papà Adrie, su un percorso perfetto per le sue caratteristiche e sul quale ha ottenuto la sua prima vittoria di Coppa del Mondo di Ciclocross nel lontano 2015, anticipando quello che di lì a poco sarebbe diventato il suo primo iride da élite. Da allora altre 5 edizioni si sono disputate, e a parte il giro a vuoto nello sfortunato 2017, la vittoria ha sempre sorriso al campione del mondo, che oggi ha lasciato di sasso gli avversari con una rasoiata precisa nelle costole degli avversari sul tratto in salita che caratterizzava la fine del giro e l'inizio della sezione più tecnica, il tutto al sesto dei dieci giri previsti. Vano il tentativo del neo campione belga Laurens Sweeck di restare a ruota, e prevedibile game-over per tutti, a sancire la ventitreesima vittoria stagionale del fenomeno.

Van Aert affaticato chiude ottavo
Quali altri spunti ci può dare la premondiale di Hoogerheide? La condizione di Wout Van Aert, innanzitutto. L'ex-pluricampione del mondo ha voluto testare per la prima volta dal rientro del suo terribile infortunio il recupero, effettuando due gare in due giorni. Molto più impegnativa quella odierna rispetto alla prova di ieri a Zonnebeke, anche per via della partenza: a causa dei zero punti in Coppa Wout è dovuto partire dalle retrovie. Grazie al suo ottimo scatto in partenza e al percorso filante si è ritrovate abbastanza rapidamente nelle prime posizioni di un gruppone che finché Van der Poel non ha deciso di aprire il gas vedeva una dozzina di atleti al comando. Ha abbastanza arrancato per tutta la seconda parte della prova, l'attacco di Van der Poel non l'ha nemmeno visto, né tantomeno è stato in grado di seguire Eli Iserbyt e Toon Aerts quando sono entrati nel vivo della lotta per il secondo posto: Wout chiuderà ottavo a 53". Una fatica tutto sommato prevedibile e necessaria per far partire al meglio la stagione su strada.

Toon Aerts vince la Coppa senza vittorie
Infine, la lotta per la Coppa del Mondo. Una Coppa del Mondo che prima che sul numero di prove andrebbe riformata sui punteggi. Inconcepibile che il dominatore di 5 delle 9 prove previste non sia mai stato nemmeno lontanamente in lizza per un successo finale: a passare a 14 prove il serio rischio è di svilire il vincitore, magari un piazzato senza grandi velleità di successo. E non sarebbe giusto per Toon Aerts, che vince la sua seconda Coppa del Mondo di fila senza vincere nemmeno una prova (l'anno scorso fece invece doppietta nelle gare americane, peraltro affossando Van Aert), capace però di arrivare secondo in 6 delle 9 prove previste. Compresa quella odierna, dove l'intenso duello con Iserbyt si è risolto a favore di Toon nell'ultimo giro, arrivando a 38" da Van Der Poel dopo aver ampiamente staccato il fantino di Kuurne. Che si mangerà le mani ripensando a quanto accaduto a Namur: sarebbe bastato un abbigliamento più adeguato alle condizioni e ora la Coppa sarebbe sua.

Dorigoni settimo tra gli under 23
A poca distanza, si piazza quarto un Michael Vanthourenhout in buona condizione in vista del mondiale, che oggi ha tirato per larghi tratti il gruppo. Chiude a 49", precedendo il plotoncino consistente in Tim Merlier, Lars van der Haar, Tom Pidcock e Van Aert. Nono finale Sweeck a 59", precedendo un dolorante Corné van Kessel ad 1'05". In gara, come italiano, era presente Nicolas Samparisi: non memorabile il suo 47esimo posto a 5'26".

Più confortante la prestazione di Jakob Dorigoni nella gara under 23 vinta da Ryan Kamp, che ha messo in fila le giovanili della Alpecin-Fenix, cioè Antoine Benoist, Niels Vandeputte e Ben Tulett: settimo posto finale per il campione italiano a 33", dopo essere stato coi primi fino all'ultimo giro. Lontano invece Folcarelli, 27esimo ad 1'50".

Tra gli juniores, la notizia è che per una volta Thibau Nys cede la scena ai rivali, col promettente svizzero Dario Lillo che batte Lennert Belmans. Davide De Pretto (18esimo) e Filippo Agostinacchio (48esimo) erano partiti bene nei primi giri, per poi arrendersi ai fortunali: meglio Bryan Olivo (13esimo) e Lorenzo Masciarelli (20esimo).
Notizia di esempio
C'è una bizzarra forma di beneficenza dietro le controprestazioni di Mads Pedersen al Tour Down Under