Professionisti

Le squadre 2022: Quick-Step Alpha Vinyl

25.02.2022 22:09

Un sodalizio da sogno che resiste al tempo e sa sempre rinnovarsi. Ora, dopo tanto dominio nelle classiche, prova con Remco a giocarsi la via dei GT. Nel frattempo, altri giovani in rampa di lancio


Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 squadre World Tour 2022, spazio alla Quick-Step Alpha Vinyl Team. La compagine belga è nata dalle ceneri della Mapei nel lontano 2003 e sin dall'anno zero è gestita magistralmente dall'eccentrico e discusso patron Patrick Lefevere, una delle figure più importanti e influenti all'interno dell'universo ciclistico. Tanti cambiamenti di sponsor hanno contraddistinto questa creatura, tanto che ogni anno, con l'avvicinarsi dell'apertura del ciclomercato, il general manager ripete come un mantra che sarà dura trovare nuovi partner e addirittura la squadra potrebbe chiudere. Ormai però sappiamo tutti che è un semplice "al lupo! al lupo!".

Il Wolfpack, così è nota ai più la formazione di Lefevere, è il riferimento per qualunque altro organico nelle classiche del Nord dove, sin dai tempi di Tommeke (Tom Boonen), domina in lungo e in largo lasciando le briciole ai rivali. Oltre a questo, però, la Quick-Step è stimata soprattutto per come riesce a creare unità all'interno del proprio roster, rendendo il team una vera e propria famiglia e i corridori amici pronti ad aiutarsi l'un l'altro ben volentieri. Ciò non può che riflettersi sulle prestazioni sempre eccellenti della squadra. Anche chi, come Cavendish, sembra al capolinea viene rinvigorito dall'aria salubre belga; chi invece l'abbandona è spesso destinato ad uscire di scena.

Con Almeida prima e soprattutto con Evenepoel ora, la Quick-Step ha iniziato a strutturarsi per i grandi giri, in modo da sostenere pienamente il pupillo di Aalst nel suo prossimo assalto alla Vuelta e in ciò che seguirà in futuro. Nelle stagioni a venire è possibile che ad affiancare l'organico maschile faccia la sua comparsa una squadra femminile gestita da Lefevere e la compagine crossistica di Jan Tormans.

L'anno scorso, in termini di soddisfazioni, non fa certo eccezione; nel 2021 l'allora Deceuninck ha siglato nuovamente il primato di vittorie stagionali, ben 65, battendo Jumbo, Ineos e UAE. Su tutte spiccano le affermazioni di Kasper Asgreen ad Harelbeke e Fiandre, la Freccia di Alaphilippe, i quattro successi di tappa di Cavendish al Tour uniti all'exploit del campione del mondo nella prima frazione della Grande Boucle. E poi ancora l'Omloop di Ballerini, la rinascita di Jakobsen alla Vuelta, le azioni solitarie di Remco e, sopra tutte queste, il bis mondiale di Alaphilippe a Leuven, ottenuto con la divisa francese. Il momento più buio, oltre ai secondi posti di Julian a Strade Bianche e Liegi e quello di Masnada al Lombardia, rappresentato dal crollo di Evenepoel nella tappa di Montalcino e più in generale nella seconda settimana del Giro, dopo che nei primi 10 giorni si era illuso e aveva fatto illudere tutti di poter compiere un miracolo sportivo.

IL MERCATO


Come ogni estate la Quick-Step non si siede sugli allori, ma lavora per costruire un roster sempre più forte e profondo della stagione precedente, individuando alcuni prospetti interessanti, ingaggiandoli e facendoli crescere con tranquillità, senza riporre su di loro troppe aspettative, ma dandogli modo di esprimersi al meglio delle possibilità. Sulla scia di questo ragionamento nel 2021 Lefevere ha acquistato i cartellini di Ilan Van Wilder, il maggior competitor di Evenepoel nella sua seconda annata da juniores, se così si può dire, Mauro Schmid, trionfatore della famigerata tappa di Montalcino, ed Ethan Vernon, pistard, velocista e cronoman britannico. Completano il pacchetto di novità Stan Van Tricht, altro sprinter belga e Louis Vervaeke, proveniente dall'Alpecin. Abbandonano il Wolfpack l'americano Ian Garrison, una delle rare scommesse perse dai belgi, e quattro nomi ben più pesanti; dopo gli stracci volati tra Lefevere e Sam Bennett nel periodo antecedente il Tour, causati dall'infortunio al ginocchio di quest'ultimo, l'irlandese ha deciso di far ritorno alla Bora accompagnato dal suo apripista di fiducia, il capellone neozelandese Shane Archbold. Bennett non è l'unico sprinter a lasciare la Quick-Step: anche il colombiano Álvaro Hodeg saluta e si unisce all'UAE, dove troverà Gaviria, Ackermann e Molano sulla propria strada. Per Hodeg le ultime annate sono state a dir poco complicate, ma proprio il 2021 è sembrato la stagione della rinascita per il velocista sudamericano che soffriva ancora dei postumi dell'orribile caduta all'Eurometropole 2019. Infine João Almeida, l'uomo di classifica più solido che la compagine belga si sia mai trovata tra le mani prima dell'avvento di Remco. Anche il portoghese nel 2022 correrà per la UAE e farà del Giro il suo obiettivo primario.

[mks_accordion]
[mks_accordion_item title="LA ROSA"]
Julian Alaphilippe (Fra, 1992)
Kasper Asgreen (Dan, 1995)
Andrea Bagioli (Ita, 1999)
Davide Ballerini (Ita, 1994)
Mattia Cattaneo (Ita, 1990)
Rémi Cavagna (Fra, 1995)
Mark Cavendish (Gbr, 1985)
Josef Cerný (Cze, 1993)
Tim Declercq (Bel, 1989)
Dries Devenyns (Bel, 1983)
Remco Evenepoel (Bel, 2000)
Mikkel Honoré (Dan, 1997)
Fabio Jakobsen (Ned, 1996)
Iljo Keisse (Bel, 1982)
James Knox (Gbr, 1995)
Yves Lampaert (Bel, 1991)
Fausto Masnada (Ita, 1993)
Michael Mørkøv (Dan, 1985)
Mauro Schmid (Svi, 1999)
Florian Sénéchal (Fra, 1993)
Pieter Serry (Bel, 1988)
Stijn Steels (Bel, 1989)
Jannik Steimle (Ger, 1996)
Zdeněk Stybar (Cze, 1985)
Bert Van Lerberghe (Bel, 1992)
Stan Van Tricht (Bel, 1999)
Ilan Van Wilder (Bel, 2000)
Mauri Vansevenant (Bel, 1999)
Ethan Vernon (Gbr, 2000)
Louis Vervaeke (Bel, 1993)
[/mks_accordion_item][/mks_accordion]

L'ANALISI


Remco Evenepoel


CORSE A TAPPE: Con la cessione di Almeida Remco Evenepoel rimane l'unico vero uomo di classifica della formazione per i grandi giri. Il giovane belga punterà alla Vuelta, il GT che in linea teorica meno si adatta alle sue caratteristiche incredibili. Quest'anno però il percorso della corsa spagnola presenta ben 55 chilometri a cronometro, tutti piatti per giunta, che faranno gran piacere ad un passista fenomenale come Remco; assenti quasi totalmente i muri che per anni hanno contraddistinto l'ultima grande corsa a tappe della stagione (a ben vedere saranno solo due le frazioni "classiche" da Vuelta). Proprio le pendenze superiori al 12/13% sono il tallone d'Achille di Evenepoel, il quale dimostra quindi di aver scelto con grande cura quale gara mettere nel mirino. Nelle corse di una settimana, invece, Remco è già uno dei migliori al mondo e tra Tirreno-Adriatico e Paesi Baschi avrà modo di confrontarsi con i due dominatori Tadej Pogacar e Primoz Roglic.
Il campione del mondo Alaphilippe potrebbe fare un pensierino alla generale del Tour, ma più probabilmente si focalizzerà sulle vittorie parziali e su qualche prova più corta, condividendo la leadership con Evenepoel a Tirreno e Paesi Baschi. In contesti minori, o magari in alcuni di primo livello senza i big affermati, ci sono moltissime mine vaganti che la Quick-Step può schierare a seconda dei programmi: gli italiani Mattia Cattaneo, molto solido a cronometro, Fausto Masnada e Andrea Bagioli sono delle garanzie, ma anche Mikkel Honoré, Mauri Vansevenant e soprattutto Ilan Van Wilder certificano l'onnipresenza dei belgi in qualunque momento della stagione e in ogni scenario. Proprio Van Wilder, già tra i migliori cronoman al mondo, è chiamato ad un passo avanti sulle lunghe salite, ostacolo che ha sofferto più volte nell'ultima stagione.

Fabio Jakobsen


VOLATE: Gli abbandoni di Bennett e Hodeg avrebbero lasciato scoperto il reparto sprinter di qualsiasi squadra, ma non quello targato Quick-Step. Fabio Jakobsen sta inanellando una serie spaventosa di vittorie e toccherà la doppia cifra entro aprile continuando così. Per il campione neerlandese, di cui sarebbe ridondante raccontare la storia recente, il team ha messo insieme un treno stratosferico, chiuso dal miglior lead-out man al mondo (Michael Mørkøv), che lo accompagnerà nella prima avventura alla Grande Boucle. A far incetta di successi parziali in Italia ci penserà Mark Cavendish, il quale è scattato dal Tour of Oman, dove ha messo a referto il primo acuto del 2022. Dovessero mancare i due sprinter di riferimento no problem: c'è la fila per sostituirli, cominciando da Davide Ballerini, proseguendo con Florian Sénéchal, passando per Bert Van Lerberghe, solitamente impegnato come ultimo uomo, Morkov, Jannik Steimle e concludendo con Ethan Vernon e Stan Van Tricht.

Julian Alaphilippe


CLASSICHE: La specialità della casa. Da Sanremo a Fiandre, da Roubaix a Liegi, da Amstel a Strade Bianche, da Freccia Vallone a Lombardia un favoritissimo del Wolfpack non manca mai. Nelle classiche del pavé, ignorate dal campione del mondo, la formazione di punta sarà guidata dall'ultimo re di Oudenaarde Kasper Asgreen, dall'italiano Davide Ballerini, dal francese Florian Sénéchal, dall'espertissimo ceco Zdeněk Stybar e dal belga affezionato alle pietre di Arenberg Yves Lampaert. A trainarli nella prima parte ci penserà come sempre il trattore Tim Declercq, per acclamazione popolare il miglior gregario del gruppo. Sulle Ardenne Julian Alaphilippe e Remco Evenepoel dovranno convivere in maniera produttiva, sfruttando la loro complementarietà per mettere alle strette Pogacar e Roglic. Andrea Bagioli, Dries Devenyns, Mikkel Honoré e Mauri Vansevenant guardie del corpo e carte di riserva. Il neo-acquisto Mauro Schmid selezionerà un programma mirato per acquisire esperienza e crescere all'ombra dei compagni più esperti.
Notizia di esempio
Omloop Het Nieuwsblad 2022 - Dieci nomi