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Tour of Britain, sesta tappa a Poels. Roglic crolla nel finale, Alaphilippe diventa leader

07.09.2018 16:17

Movimentata sin dall'inizio la prima tappa del Tour of Britain, disputata fra Barrow in Furness e Whinlatter sulla distanza di 168.3 km. Oltre ai consueti attacchi sin dal km 0, il vento e la vicinanza alla costa hanno provocato frammentazioni nel gruppo, con alcuni nomi di classifica quali Cameron Meyer rimasti attardati ma poi riusciti tutti a rientrare dopo un rallentamento del gruppo causato da una caduta, senza conseguenze per alcuno, avvenuta attorno al km 21 e che ha visto coinvolti fra gli altri il leader Primoz Roglic e Julian Alaphilippe.

Giusto in quei frangenti si forma la fuga di giornata, composta da corridori di primo piano: presenti i britannici James Shaw (Lotto Soudal) e Connor Swift (Madison Genesis), il bielorusso Vasil Kiryienka (Team Sky) e il tedesco Tony Martin (Team Katusha Alpecin). Data la pericolosità del drappello il plotone permette loro di possedere al massimo 3'15" attorno al km 75.

La squadra maggiormente interessata a lavorare in gruppo è la Quick Step Floors, che vuole provare a ribaltare la classifica che per ora li vedi ad inseguire: è soprattutto Maximilian Schachmann che si sacrifica per i compagni, con la Direct Énergie unica compagine che, ogni tanto, dà qualche cambio ai belgi. Ai meno 30 km il gap è di 1'35", che diventa di 50" ai meno 10 km, con i quattro in testa che ancora collaborano.

La fuga viene definitivamente annullata, con Shaw ultimo a mollare, ai meno 3 km, proprio poco dopo l'inizio della salita finale di 3200 metri. La Quick Step Floors inizia subito a tutta l'ascesa con Jungels, pur essendo terzo in classifica, a pieno supporto di Alaphilppe: con loro rimane il tedesco Jasha Sütterlin (Movistar Team) mentre Primoz Roglic (Team LottoNL-Jumbo) li raggiunge dopo aver perso qualche metro causa cattivo posizionamento.

Ai meno 2.3 km rientrano altri 7 elementi ma ai meno 2.1 km c'è l'attacco di Julian Alaphilippe: il francese viene marcato stretto da Roglic che non gli lascia neppure un metro. Su di loro è bravo a riportarsi Hugh Carthy (Team EF Education First-Drapac) il quale inizia subito a tirare.

Ai meno 1.4 km c'è un attacco secco di Alaphilippe che causa un improvviso e netto crollo di Roglic che si pianta di netto: Carthy rimane lì senza grossi problemi, mentre sotto l'arco dell'ultimo km riesce a rientrare Wout Poels (Team Sky). Il neerlandese rimane a ruota senza dare cambi, beccandosi i rimproveri di Alalphilippe. E il vincitore della Liège 2016 parte sull'ultima rampetta a 300 metri dalla fine, involandosi sino all'arrivo, tagliato a braccia alzate.

Secondo a 2" Julian Alaphilippe, mentre Hugh Carthy è terzo a 12". Il primo drappello inseguitore di una dozzina di elementi giunge dopo 21" con Jonathan Hivert (Direct Énergie), Patrick Bevin (BMC Racing Team), Tom Pidcock (Team Wiggins), Xandro Meurisse (Wanty-Groupe Gobert), Dion Smith (Wanty-Groupe Gobert), Max Stedman (Canyon Eisberg) e Jasha Sütterlin (Movistar Team). Ancora più indietro, invece, Primoz Roglic.

In classifica lo sloveno, dopo questa debacle, è costretto a lasciare la maglia verde di leader a Julian Alaphilippe. Wout Poels è ora secondo a 12" mentre Primoz Roglic è sceso al terzo posto a 32". Seguono Patrick Bevin a 46", Bob Jungels a 51" e Jasha Sütterlin a 59".

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