
Informazioni pratiche e consigli cicloturistici per seguire il Tour de France al Mont Ventoux
Una breve guida per vivere al meglio la tappa 16 del Tour de France 2025 tra salite leggendarie, logistica d’accesso e percorsi cicloturistici nel cuore del Vaucluse
Martedì 22 luglio 2025, il Tour de France tornerà a far tappa sul leggendario Mont Ventoux, con l’arrivo della sedicesima frazione dopo la partenza da Montpellier. Decine di migliaia di tifosi da tutto il mondo si raduneranno sulle sue pendici per assistere a uno degli arrivi più iconici della storia della Grande Bouclé. Una festa a pedali che i più fortunati vivranno in prima persona, magari sfruttando l’occasione della corsa francese per visitare una tra le regioni più interessanti della Francia per quanto riguarda il cicloturismo. Ne approfittiamo, perciò, per dare qualche informazione pratica su come andare a vedere la tappa ma anche qualche consiglio per pedalare lungo i tanti percorsi ciclistici che caratterizzano la Vaucluse.

Le tre salite del Mont Ventoux: quale affrontare?
Teatro di alcune delle imprese più iconiche del ciclismo moderno – dal duello tra Marco Pantani e Lance Armstrong, alla doppia scalata trionfale di Wout van Aert, fino alla scena surreale di Chris Froome a piedi con la bici in spalla – il Mont Ventoux è molto più di una semplice salita. I suoi chilometri finali, immersi in un paesaggio lunare privo di vegetazione e spesso battuti da un vento implacabile, lo rendono una delle mete più ambite da ogni ciclista.
Ogni anno, migliaia di appassionati si mettono alla prova sulle sue pendici, scegliendo uno dei tre versanti principali, tutti asfaltati ma con caratteristiche molto diverse. Il più celebre – e anche quello scelto per il Tour de France 2025 – è il versante da Bédoin: 21 chilometri, 1610 metri di dislivello, pendenza media del 7,5% con punte fino al 12%. I primi 5 chilometri scorrono abbastanza agevoli, con una salita regolare mai oltre il 5%, fino alla località di Saint-Estève. Qui, con una curva a sinistra, si entra nel cuore della sfida: 9 chilometri durissimi nel bosco, dove le pendenze sfiorano costantemente la doppia cifra. Una fatica che viene però ripagata dall’arrivo allo Chalet Reynard, dove la vegetazione scompare d’un tratto, lasciando spazio al paesaggio spoglio e iconico che ha reso celebre il "Monte Calvo". Da lì alla vetta mancano 6 chilometri: le pendenze calano leggermente, ma il vento – spesso contrario – può rendere l’ultimo tratto una vera battaglia.
Per chi cerca un’ascesa meno brutale ma altrettanto suggestiva, il versante da Sault è l’opzione perfetta. Più lungo (26 km) ma con un dislivello più contenuto (1147 metri), offre una pendenza media del 4,7% ed evita il tratto più impegnativo nel bosco. Il percorso si ricongiunge a quello di Bédoin proprio all’altezza dello Chalet Reynard, consentendo di godere dei chilometri finali verso la vetta in tutta la loro bellezza.
Infine, c’è il versante da Malaucène, meno conosciuto ma ugualmente impegnativo: 21 km per 1535 metri di dislivello, con una pendenza media del 7,3%. Offre una salita più varia, con tratti molto ripidi alternati a momenti più pedalabili, ed è perfetta per chi cerca una prospettiva diversa – e spesso meno affollata – del gigante di Provenza.
Alcune informazioni pratiche
La sedicesima tappa del Tour de France 2025 partirà da Montpellier alle 12:10, preceduta di due ore dal passaggio della carovana pubblicitaria. Secondo le cronotabelle ufficiali, i primi corridori dovrebbero giungere ai piedi del Ventoux intorno alle 16:00.
Per motivi di sicurezza, le strade di accesso al Mont Ventoux saranno chiuse al traffico veicolare dalle 2:00 di domenica 20 luglio fino alle 23:00 di martedì 22 luglio. L’unico modo per raggiungere il percorso sarà quindi a piedi o in bicicletta. L’accesso ai pedoni e ai ciclisti sarà consentito fino alle ore 13:00 del giorno della tappa, circa un’ora prima dell’arrivo della carovana. Per i ciclisti che decideranno di affrontare la salita, sarà possibile iniziare la discesa circa 15 minuti dopo il passaggio del camion scopa.
Dove parcheggiare
Parcheggiare lungo il percorso è vietato, ma sono stati predisposti alcuni parcheggi speciali:
- Station du Mont-Serein: riservata ai camper, aperta dal 16 luglio alle 12:00, chiuderà al raggiungimento della capienza (non oltre le 8:00 del 21 luglio).
- La Frache: accessibile alle auto leggere solo il 22 luglio, tra le 5:00 e le 10:00. Da qui si può salire a piedi alla vetta (1h15) o a Chalet Reynard (30 minuti).
- Bike-Park e Ermitants: aree camper disponibili dal 16 luglio alle 12:00, con chiusura anticipata in caso di saturazione (entro il 21 luglio).

Vaucluse in bici: oltre il Ventoux
Il dipartimento del Vaucluse, nel cuore della Provenza, non è solamente Mont Ventoux. Da Bollène a Pertuis, passando per Avignone, Carpentras, Vaison-la-Romaine e Apt, il territorio offre una rete ciclabile sempre più articolata, capace di soddisfare tanto il ciclista esperto quanto il cicloturista in cerca di lentezza e bellezza. Il portale Provence à Vélo rappresenta un’ottima risorsa per organizzare il proprio viaggio: all’interno del sito sono presenti oltre 160 itinerari dettagliati, corredati da suggerimenti turistici e indicazioni sui servizi bike-friendly.
Tra i percorsi più spettacolari spiccano le Gorges de la Nesque, un canyon mozzafiato che si snoda tra Sault e Bédoin. Si tratta di un itinerario panoramico su strada asfaltata, privo di traffico pesante, che serpeggia tra gallerie naturali e pareti a strapiombo: una vera meraviglia per chi ama pedalare immerso nella natura.
Ma il Vaucluse è anche terra di parchi naturali: il Luberon e le Dentelles de Montmirail offrono rilievi ideali non solo per il ciclismo ma anche per l’escursionismo, l’arrampicata e il turismo rurale. La bellezza del paesaggio è arricchita da una costellazione di borghi storici – alcuni dei quali inseriti tra i "plus beaux villages de France" – come Gordes, Roussillon, Séguret e Venasque, dove il tempo sembra essersi fermato.
Gli amanti dell’arte e della storia, invece, troveranno soddisfazione nelle città d’arte del dipartimento. Avignone, con il suo maestoso Palazzo dei Papi, e Orange, con l’Arco di Trionfo e il magnifico Teatro Antico, sono due tappe imprescindibili, entrambe riconosciute come patrimonio mondiale dell’UNESCO.