
Tour de France 2025, 14a tappa: il tappone che sa di antico
Un tracciato tanto tradizionale quanto estenuante, che richiama l'epica e la storia di questo sport. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
Ancora una giornata campale attende i corridori del Tour de France 2025: la 14a tappa è una classica cavalcata pirenaica di oltre 180 km con circa 5000 metri di dislivello, che se corsa col piglio giusto può scavare distacchi davvero importanti. Dopo 70 km di fondovalle apre le danze il consueto Col du Tourmalet (19 km al 7.4%): si pedale quasi sempre tra il 7 e il 9%, eccetto alcuni tratti un po' più semplici; la musica cambia dopo il penultimo tornante, quando mancano poco meno di 2 km al traguardo e si supera quota 2000 metri, con la pendenza che si alza in doppia cifra e ci rimane costantemente (media 10%, max 13%). Finita la discesa si torna subito a salire verso il Col d'Aspin (in tutto 12.5 km al 5.2%) con quasi 6 km di salita irregolare in fondovalle (4% di media, max 9%) seguiti da un paio di km quasi pianeggianti prima dei 5 km finali al 7.8% (max 10%). 12 km di discesa per arrivare ad Arreau e si torna a salire di nuovo verso il Col de Peyresourde, con 10 km di fondovalle (media 2.7%, max 10%) che precedono la vera salita di 7.8 km al 7.9% (max 11%). Dopo 14 km di discesa e un paio di km di falsopiano inizia immediatamente la lunga salita finale a Superbagnères (16.2 km al 7.1%), misteriosamente privata dei primi km nel dato ufficiale; la pendenza non è regolare: in avvio si incontra uno strappo di 1.3 km al 9.5% (max 12%), mentre i successivi 2.5 km sono più pedalabili (media 4%) fatta eccezione per un breve strappo (max 11%); iniziata anche formalmente la salita, la strada alterna tratti al 5/6% ad altri intorno al 9/10%; quando mancano 6 km al traguardo la pendenza si fa più stabilmente arcigna, formando un tratto di circa 3.5 km all'8.5%; la pendenza torna al 6/7% per circa 1500 metri, poi torna in doppia cifra negli ultimi 1200 metri (media 9.8%, max 11%).
Le salite

Fari puntati su…
Pur essendo una delle due tappe regine, l'impressione è che possa avere un impatto relativamente ridotto sul proseguimento di questo Tour. La classifica è piuttosto definita in moli aspetti, Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) viene da due successi consecutivi e potrebbe lasciare spazio ai fuggitivi, mentre Jonas Vingegaard (Team Visma | Lease a Bike) non sembra in grado di contrastarlo. Proprio il danese sarà uno dei fattori principali di questa tappa: queste frazioni sono quelle dove per caratteristiche può forse avere qualcosa in più dello sloveno, ma questo è tutto da dimostrare; se dovesse fare corsa dura è possibile che la fuga non abbia spazio proprio per l'alto ritmo tenuto dal gruppo; va però detto che la Visma vista sul Soulor non è sembrata in grado di poter mettere in atto tattiche aggressive. Forse inseriranno in fuga buoni scalatori da usare come appoggio per un'azione da lontano del danese.
Tutti gli altri sono decisamente inferiori e non dovrebbero essere determinanti nell'andamento generale della corsa; la sfida per il terzo posto in classifica è però forse la più incerta ed entusiasmente in questo momento: Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step), Oscar Onley (Team Picnic PostNL), Kévin Vauquelin (Arkéa - B&B Hotels), Florian Lipowitz e Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) sono tutti ravvicinanti in un range di circa 1'30" e soprattutto il belga ha ormai soli 6" da difendere su Lipowitz all'indomani di un'altra giornata di grande difficoltà. Per Evenepoel il vero obiettivo è scampare la disfatta definitiva e puntare sul giorno di riposo.
Sono molto più attardati Tobias Halland Johannessen (Uno-X Mobility) e Felix Gall (Decathlon AG2R La Mondiale Team), che però potrebbero comunque essere visti come un pericolo per il podio. Dal 10° in poi invece le cose cambiano, con Matteo Jorgenson (Team Visma | Lease a Bike), che potrebbe cercare la fuga come testa di ponte - già lo abbiamo accennato - e Ben Healy (EF Education - EasyPost), che sembra intenzionato a difendere un piazzamento, ma probabilmente sarà in grado di essere ancora in classifica a Parigi solo entrando in fuga nei giorni giusti per recuperare terreno.
Un po' allo stesso modo Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers), Jordan Jegat (Team TotalEnergies), Guillaume Martin (Groupama - FDJ) e Enric Mas (Movistar Team) sono talmente attardati da potersi permettere di entrare nelle fughe del mattino per cercare di rimontare ed entrare in top10, magari cercando anche un successo parziale.
Il traguardo volante in fondovalle fa gola sia a Mathieu van der Poel (Alpecin - Deceuninck) che a Jonathan Milan (Lidl - Trek), visto che Pogacar è sempre più vicino anche a questa leadership. Allo stesso tempo rivedremo in fuga Lenny Martinez (Bahrain - Victorious) per riprendersi la maglia a pois: domani ci sono 55 punti in palio e da un punto di vista strettamente matematico potrebbe passare in testa alla speciale classifica anche qualcuno che ancora è a secco e arriva 2° a tutti i GPM; insomma comincia solo adesso la vera sfida.
Tra i nomi che potrebbero cercare di entrare in fuga pensando alla tappa, citiamo anche: Aurélien Paret-Peintre e Bruno Armirail (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Romain Grégoire e Valentin Madouas (Groupama - FDJ), Ben O'Connor (Team Jayco AlUla), Emanuel Buchmann e Ion Izagirre (Cofidis), Thymen Arensman (INEOS Grenadiers), Frank van den Broek e Warren Barguil (Team Picnic PostNL), Cristián Rodríguez e Raúl García Pierna (Arkéa - B&B Hotels), Harold Tejada e Sergio Higuita (XDS Astana Team), Quinn Simmons (Lidl - Trek), Alexey Lutsenko e Michael Woods (Free Palestine - Premier Tech), Julian Alaphilippe e Michael Storer (Tudor Pro Cycling Team), Santiago Buitrago (Bahrain - Victorious), Einer Rubio, Iván Romeo e Pablo Catsrillo (Movistar Team), Steff Cras (Team TotalEnergies), Aleksandr Vlasov (Red Bull - BORA - hansgrohe), Maximilian Schachmann e Valentin Paret-Peintre (Soudal Quick-Step), Mattias Skjelmose (Lidl - Trek), Neilson Powless e Alex Baudin (EF Education - EasyPost).
Tour de France 2025, gli orari della quattordicesima tappa
Il transito dal km 0 è in programma alle 12:15, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 18:00. La tappa sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 dalle 14:10 alle 18:10, sia su Eurosport e Discovery+ dalle 11:45 alle 18:00.