Mondo Continental

La Arvedi Cycling passa tra le Continental e aggiunge Biesse come sponsor

07.11.2019 15:44

Prosegue con una nuova, interessante operazione il fermento nel mondo Continental italiano. Dopo cinquant'anni di attività, termina la propria attività ciclistica il Team Gavardo, visto negli ultimi anni come Continental con il nome di Biesse Carrera; tuttavia il main sponsor rimane nel ciclismo per aggiungersi ad un progetto già in essere.

Nel 2020 militerà tra le Continental la Arvedi Cycling, team cremonese ideato nella passata stagione da Massimo Rabbagllio e nato con l'obiettivo di investire sui giovani talenti della pista italiana. Il progetto vede dunque nuova linfa e, oltre alla rinnovata attenzione per il mondo della pista, si aggiungerà un'ambiziosa attività su strada. Il nuovo nome sarà Biesse Arvedi.

Queste le parole di Bruno Bindoni di Biesse Group: «Sono orgoglioso di aver partecipato al successo della Biesse Carrera negli ultimi anni, un team che ha fatto la storia del ciclismo giovanile bresciano e italiano. Ci tengo a ringraziare Gabriele Scalmana, Davide Boifava e tutte le persone che hanno lavorato con noi. Si chiude un bellissimo capitolo ma se ne apre un altro che mi regala tanto entusiasmo. Ho deciso di continuare a supportare questo sport, che è da sempre la mia passione, e di sposare il progetto di Massimo Rabbaglio, già team manager alla Biesse Carrera, con cui mi sono sempre trovato in armonia. Credo nella sua idea di ciclismo e sono felice di iniziare questa nuova avventura con lui e di affiancare il nome della mia azienda a quello di una realtà come Arvedi».

Aggiunge il suo punto di vista anche Rossano Grazioli, responsabile Gruppo Arvedi: «Siamo felicissimi dell'arrivo della Biesse Group nel nostro team, grazie a Bindoni e alla sua azienda possiamo ampliare un progetto in cui crediamo fermamente. Il primo anno di attività della Arvedi Cycling è stato spettacolare, non ci aspettavamo così tanti risultati fin da subito. Ora l'asticella si alza ulteriormente, entrando nella categoria Continental e ampliando il settore strada. Siamo orgogliosi di poter offrire ai ragazzi questa ulteriore opportunità e soprattutto crediamo che la Biesse Arvedi faccia molto bene al settore giovanile, in cui, storicamente, abbiamo investito e che resta la nostra priorità. Nel 2019, grazie alla struttura organizzativa efficiente e all'esempio fondamentale della Arvedi cycling e degli atleti che ne fanno parte, il nostro settore giovanile ha ricevuto nuova linfa e puntiamo a far crescere, in parallelo, entrambe le realtà».

Il presidente e team manager Massimo Rabbaglio spiega nel dettaglio il progetto: «Al prestigioso organico di pistard si aggiungono nuovi nomi, talenti promettenti della strada. Offriremo loro un calendario Continental, permettendogli di entrare in contatto con il mondo del professionismo, a livello internazionale. L'obiettivo è quello di creare un team completo, che possa diventare negli anni punto di riferimento per gli atleti di categoria. Anche quest'anno il commissario tecnico Marco Villa avrà a sua disposizione i nostri atleti per allenamenti specifici. L'obiettivo a breve termine più importante, ora, è chiaramente Tokyo 2020 ma il progetto della Biesse Arvedi guarda già anche ai Giochi Olimpici di Parigi del 2024». Il direttore sportivo della Biesse Arvedi sarà Marco Milesi, supportato da Sergo Gozio e da Massimo Casadei, che rimarrà alla guida del settore pista.

Per quanto riguarda l'organico, confermato il gruppo pista con l'eccezione di Attilio Viviani, sbarcato nel World Tour alla Cofidis. Rimangono quindi in rosa Diego Bosini, Carloalberto Giordani, Francesco Lamon, Stefano Moro e Davide Plebani. A loro si aggiungono due juniores già protagonisti con la nazionale pista, ossia Alessio Bonelli e Mattia Pinazzi.

Per quanto riguarda gli stradisti, faranno parte della squadra Kevin Colleoni e Filippo Conca, che nel 2021 passeranno professionisti con la Androni. Sempre dalla Biesse Carrera arrivano Andrea Berzi, Jacopo Menegotto e Stefano Taglietti. A loro si aggiungono Michael Belleri, Mattia Carboni e Michael Dresti.

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