Locandina W! Festival 2025 © Cicliste per Caso
Cicloturismo

W! Festival, pedalare come atto politico: in Val Mivola con le Cicliste per Caso

Dal 13 al 15 giugno torna nelle Marche l’evento che unisce storie, diritti e chilometri per ribaltare gli stereotipi

Che la bicicletta non sia solo sport lo sapevamo già. Ma ci sono eventi che lo dimostrano meglio di altri: è il caso del W! Festival, l’appuntamento creato dalle Cicliste per caso – Silvia Gottardi e Linda Ronzoni – che torna in Val Mivola per la sua terza edizione, dal 13 al 15 giugno 2025.

Più che un festival, una dichiarazione d’intenti: pedalare come gesto politico, come atto di emancipazione, come via verso una società più giusta e sostenibile. Al centro, c'è sempre lei: la bicicletta, mezzo lento ma potentissimo, capace di unire il piacere dell’avventura con la riflessione sul mondo che ci circonda.

Talk, musica e sogni su due ruote: il programma

A ospitare il W! Festival sarà ancora una volta l’Anfiteatro romano di Castelleone di Suasa, gioiello archeologico incastonato tra le colline marchigiane. Qui, per tre giorni, si alterneranno talk, workshop, spettacoli gratuiti e racconti di viaggio, con una line-up tutta (o quasi) al femminile.

Si parlerà di avventure in Bolivia e Patagonia, di pari opportunità e cicloturismo consapevole, di mobilità sostenibile e di come una cargo bike possa cambiare la vita. Tra gli ospiti attesi, la giornalista e conduttrice Syusy Blady, la viaggiatrice Eleonora Del Nevo, le attiviste di We go by bike, e ancora Caroly Italiano, Cristina Simi, Elisa Gallo. A condurre gli incontri, la voce nota di Paola Piacentini.

Non mancheranno momenti più leggeri (ma non meno importanti), come la proiezione del documentario Women don’t cycle, il concerto di Giulia Mei e il dj set finale in collaborazione con Arcigay Ancona.

W! Gravel Ride: l’anima sportiva del festival

Ma il cuore pulsante dell'evento resta la W! Gravel Ride: una pedalata non competitiva tra i borghi e i castelli della Val Mivola, su percorsi gravel che promettono panorami mozzafiato e gambe che bruciano al punto giusto. Tre le opzioni disponibili:

  • Short (37 km / 700 m D+),
  • Regular (60 km / 1.170 m D+),
  • Long (77 km / 1.530 m D+).

In sella sono ammesse tutte le bici, tranne quelle da corsa. Obbligatorio invece il certificato medico o l’affiliazione a una ASD. L’iscrizione (30 €) include GPX, ristori, assistenza e una birra finale. Ma la vera ricompensa è il paesaggio: un’Italia interna, lenta e bellissima, che si lascia scoprire al ritmo delle ruote.

La bici come strumento di libertà

Silvia e Linda in viaggio sulla Great Divide © Cicliste per caso
Silvia e Linda in viaggio sulla Great Divide © Cicliste per caso

Il W! Festival non è un raduno solo per donne, ma è alle donne che si rivolge con forza, rivendicando il diritto di occupare spazi – fisici, sportivi, sociali – troppo spesso preclusi o messi in discussione. "Cicliste per caso", d’altronde, è un nome che sa di leggerezza e di rivincita: perché nulla in questo progetto è stato lasciato al caso.

Dal primo viaggio sulla Carretera Austral alla creazione del Mia Women Ride (il primo evento di bikepacking solo femminile in Italia), Silvia e Linda si sono costruite intorno un immaginario inclusivo, coraggioso, potente. Un invito a pedalare, ma anche a scegliere, a sbagliare strada, a perdersi e ritrovarsi, a cambiare ritmo e prospettiva.

La Val Mivola: colline, storia e possibilità

A fare da sfondo al festival, l’unione di nove comuni della Marca Senone, fra i fiumi Misa e Nevola. Una rete di borghi che credono nel turismo lento, nella valorizzazione del territorio e nella cultura come motore di cambiamento.

È anche grazie al sostegno di enti locali, cooperative e sponsor come Specialized e Cingolani Bike Shop che il festival può mantenere la sua formula inclusiva e gratuita.

E allora appuntamento dal 13 al 15 giugno in Val Mivola, per chi vuole pedalare oltre il solito tracciato. Perché in fondo, come scrivono le Cicliste per caso nel loro libro, “La bicicletta non cambia il mondo. Ma cambia noi. E noi possiamo cambiare il mondo”.

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