Bastien Tronchon vince davanti al compagno di squadra Gautherat © Tro-Bro Léon
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La Tro-Bro Léon è una festa Decathlon, premio alla grinta di Bastien Tronchon

Il francese attacca da lontano, recupera quasi un minuto per rimediare alla sfortuna, attacca nel finale e arriva insieme al compagno Gautherat. Terzo Madouas

11.05.2025 17:15

Dopo aver condiviso il podio con un compagno di squadra appena due giorni fa, ma da secondo classificato, Bastien Tronchon si prende la prima pagina con una splendida vittoria di gamba e grinta alla Tro-Bro Léon. Il maltempo ha reso ancora più dura una delle corse più caotiche e spettacolari del mondo, a cui manca solo la classificazione ufficiale per essere una grande classica World Tour, e il corridore della Decathlon AG2R La Mondiale è stato nettamente il grande protagonista degli ultimi sessanta chilometri, meritato vincitore nell'arrivo di coppia con il compagno Pierre Gautherat, ben contento di lasciargli il successo. 

Per la squadra francese è il terzo successo negli ultimi tre giorni, dopo quello del giovanissimo Aubin Sparfel (con Tronchon secondo) al Tour du Finistère e quello di Benoit Cosnefroy al GP du Morbihan

Tro-Bro Léon 2025, la cronaca della gara

Non cambia l'essenza di una delle corse più particolari del mondo, una delle più ambite fuori dal World Tour. Partenza e arrivo a Lannilis per un totale di 203.8 chilometri, di cui 34.3 di strada non asfaltata. Sono ventinove i Ribinou, i caratteristici settori sterrati che si susseguono soprattutto negli ultimi sessanta chilometri. 

Già nelle primissime battute la corsa perde uno dei suoi protagonisti attesi, con il ritiro di Alex Aranburu (Cofidis). Una quarantina di chilometri dopo il via nasce la fuga di giornata, composta da sette corridori. All'attacco ci sono Rudy Molard (Groupama-FDJ), Victor Van de Putte (Lotto), Baptiste Vadic (Team TotalEnergies), Fabian Lienhard (Tudor Pro Cycling), Sergio Meris (Unibet Tietema Rockets), Hugo De la Calle (Burgos Burpellet BH) e Axel Mariault (CIC-U-Nantes). Il loro vantaggio sale fino a quattro minuti, poi si stabilizza a lungo intorno ai 2'30" prima di diminuire gradualmente. 

Una corsa che già per sua natura è spesso a eliminazione, diventa ancora più difficile a causa del maltempo. Davanti Molard è il primo a staccarsi a causa di foratura, stesso problema occorso per due volte al suo capitano Valentin Madouas, alla prima partecipazione nonostante si corra a due passi da casa sua. Ai -60 restano davanti solo De la Calle, Lienhard e Meris, con un esiguo margine di una ventina di secondi sul gruppo, da cui esce in solitaria Bastien Tronchon (Decathlon AG2R La Mondiale), che si accoda al terzetto di testa. Il giovane spagnolo è l'unico a rimanere con lui chilometri, fino al primo passaggio sul traguardo. 

A 45 dall'arrivo Tronchon se ne va per la prima volta in solitaria, mentre da dietro prova ad aggiungersi anche Cees Bol. Il corridore della XDS-Astana raggiunge De la Calle e si trova improvvisamente ad essere testa della corsa, perché Tronchon sbaglia strada proprio all'ingresso del Ribinou di Kerardon, uno dei più difficili in assoluto. Il francese riesce a tornare davanti, mentre in gruppo c'è una prima selezione netta sulla salita in uscita dal settore. Tra i più attivi c'è Clément Russo (Groupama-FDJ), che prende qualche metro di vantaggio ma rovina tutto con una scivolata.

Il gruppetto di una quindicina di contrattaccanti riesce a rientrare sui tre davanti ai -35. Tra di loro c'è anche Fred Wright (Bahrain-Victorious), che prova ad andarsene da solo mentre il maltempo impedisce di avere immagini chiare della situazione di corsa. Madouas chiude il buco, e poco dopo ci prova anche Kévin Vauquelin (Arkéa B&B Hotels), che si era mosso già in precedenza. La sua azione sembra essere quella buona, ma ancora una volta è un problema meccanico a interrompere sul più bello un attacco che poteva essere decisivo.

Vauquelin si trova a inseguire insieme a Tronchon, a cui probabilmente era toccata la stessa sorta nei chilometri precedenti, mentre alle sue spalle era comparso un solitario Fredrik Dversnes (Uno-X Mobility). Il norvegese ha 13" all'ultimo giro ed entra per l'ultima volta a Kerardon con buon vantaggio sul secondo gruppo, composto da Vauquelin, Tronchon, Wright, Madouas, Bol, Anthony Turgis (TotalEnergies), Lucas Eriksson (Tudor Pro Cycling), Lewis Askey (Groupama-FDJ) e Vlad Van Mechelen (Bahrain-Victorious). 

Il secondo gruppo si sgretola sul tratto in salita, e i più brillanti sono ancora i due AG2R. Tronchon e Gautherat riescono a rientrare su Dversnes a 6 chilometri dall'arrivo, e una situazione già molto favorevole diventa una cronocoppie fino al traguardo poco più tardi. Il norvegese cade a una delle ultime rotonde, spalancando la porta alla doppietta Decathlon. Dato l'andamento della corsa, nessuno ha dubbi su chi debba essere il vincitore: dopo aver attaccato da lontano e aver recuperato quasi un minuto nel finale, Bastien Tronchon trionfa ed esulta insieme al compagno Gautherat.

Per l'AG2R è il secondo successo alla Tro-Bro Léon: prima di Tronchon, ci era riuscito Samuel Dumoulin nell'edizione 2004 © LNC / B. Bade
Per l'AG2R è il secondo successo alla Tro-Bro Léon: prima di Tronchon, ci era riuscito Samuel Dumoulin nell'edizione 2004 © LNC / B. Bade

Madouas batte Turgis nella volata a due per la terza piazza, mentre Dversnes chiude con un quinto posto piuttosto amaro per l'andamento della gara. Lo stesso vale anche per Vauquelin, decimo e ultimo del terzo gruppetto, regolato da Bol.

Tro-Bro Léon 2025, trionfo Decathlon con Bastien Tronchon: i risultati

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