
Pedersen chiude a doppia mandata la pratica albanese del Giro
Mads conquista la seconda tappa in tre giorni e si riprende la maglia rosa. Bell'attacco di Lorenzo Fortunato e Pello Bilbao in salita
L'aveva detto e l'ha fatto: Mads Pedersen si è ripreso la maglia rosa dopo averla ceduta per appena un secondo ieri al termine della cronometro di Tirana; una prova contro il tempo della quale comunque il danese della Lidl-Trek era stato eccellente protagonista (settimo al traguardo), ma non al punto da arginare la sfuriata di Primoz Roglic.
Poco male, Mads era del tutto certo che oggi avrebbe riconquistato il simbolo del primato del Giro d'Italia, nonostante un percorso molto accidentato nella terza e ultima tappa albanese della corsa rosa. Siccome quando parliamo di Pedersen parliamo di uno dei massimi campioni attualmente in attività, non c'era da dubitare che il rubicondo 29enne nato a Tølløse avesse piena contezza delle proprie possibilità, e infatti il suo obiettivo l'ha centrato in pieno: vittoria di tappa e ritorno in maglia rosa (per quest'ultimo sarebbe bastato fare terzo al traguardo volante…).
Per il danese, oggi aiutato in maniera brillante anche da Giulio Ciccone nel finale, 15 top ten su 22 giorni di gara in questo 2025 (le ultime 9 consecutive), sei vittorie stagionali e score che al Giro raggiunge quota 3.
Una frazione interlocutoria che comunque qualcosa ce l'ha detto, in particolare della buona predisposizione d'attacco di Lorenzo Fortunato, reduce da un ottimo Tour de Romandie ed evidentemente intenzionato a lasciare un bel segno nella corsa rosa. Oggi il percorso non era favorevole agli attaccanti, infatti l'azione del bolognese (condotta con Pello Bilbao) è sfumata, però bravi i due a provarci alla vigilia di una serie di giornate interlocutorie (a partire dal riposo di domani); semmai stupisce che non abbia voluto fare un tentativo anche qualcun altro, visto che il recupero nei prossimi giorni sarà piuttosto garantito. Roglic, che voleva cedere la maglia (e c'è riuscito) ma certamente non avrebbe apprezzato troppo casino, sentitamente ringrazia la scarsa vena di tanti.
Giro d'Italia 2025, la cronaca della terza tappa

Con la Valona-Valona di 160 km il Giro d'Italia 2025 è andato ad affrontare la prima salita seria del suo percorso e - contemporaneamente - a chiudere la tre giorni della grande partenza albanese. Lo svolgimento è stato abbondantemente nei canoni di una sana terza tappa da GT. Tanto per cominciare, la fuga del mattino, composta da sei uomini: primi a partire, dopo neanche 5 km, il vincitore di ieri Joshua Tarling (INEOS Grenadiers), Lorenzo Germani (Groupama-FDJ), Mark Donovan (Q36.5) e Chris Hamilton (Picnic PostNL).
Poco dopo sono usciti dal gruppo anche Dries de Bondt (Decathlon AG2R La Mondiale) e Alessandro Tonelli (Polti VisitMalta), che sono riusciti a rientrare sugli altri quattro dopo circa 25 km, a 136 dalla fine, quando il gruppo - che aveva intanto alzato il piede dall'acceleratore dopo un avvio piuttosto serrato - era già a quasi 3' dai primi: un vantaggio che sarebbe rimasto sostanzialmente invariato a lungo, lì tenuto fisso dal lavoro della Red Bull-BORA-Hansgrohe del leader Primoz Roglic.
Tonelli ha vinto il traguardo volante di Gjorm ai -125, Donovan si è preso i 3 punti del Gpm di Shakellës (3a categoria ai -95), De Bondt il Red Bull KM di Himarë ai -72. Segnalazioni dal plotone, qualche animalesca invasione di campo, tipo una capra che, attraversando la strada al passaggio della carovana, per poco non buttava giù Dion Smith (Intermarché-Wanty). In ogni caso meglio di certi tifosi capre che ogni tanto si vedono in giro.
L'attacco di Fortunato e Bilbao in salita
Sul tratto in salita (non valevole come Gpm) di Vishës, intorno ai -70, il gruppo ha cominciato a perdere pezzi, con diversi velocisti che hanno già alzato bandiera bianca. Hamilton si è aggiudicato il traguardo volante di Gjilekë ai -53, poco prima De Bondt aveva perso contatto dalla fuga a causa di una foratura.
Intanto la Lidl-Trek rilevava la Red Bull alla guida del gruppo: la squadra di Mads Pedersen puntava a tenere un ritmo regolare sulla difficile salita di Llogarasë, ma non ha potuto frenare gli istinti d'attacco che si sono manifestati ai -46 (a 7.5 dal Gpm) col contropiede di Pello Bilbao (Bahrain-Victorious), Lorenzo Fortunato (XDS Astana) e Gianmarco Garofoli (Soudal Quick-Step). Quest'ultimo ha retto per tre chilometri ma poi ha perso contatto dai due latini, che ai -42 sono andati a chiudere su Hamilton e Tonelli, ultimi superstiti della fuga che si era sfarinata lungo la salita. Il gruppo seguiva a 40" abbondanti.
Tonelli era al limite e ai -41 si è staccato pure lui, ai -40 è saltato Hamilton sicché Fortunato (un vero treno in salita!) e Bilbao hanno proceduto incrementando il vantaggio fino al Gpm (2a categoria) dei -38.4, superato da Lorenzo e Pello (in quest'ordine) con 50" sul plotone; una trenata della UAE Emirates a fine salita aveva fermato l'emorragia di secondi del gruppo rispetto ai battistrada.
Dopo lo scollinamento la Lidl ha ripreso le redini della corsa, e il margine, già decurtato a 30" in discesa, è stato cancellato ai -18, quando Bilbao e Fortunato sono stati ripresi.
Pedersen, un'altra bellissima volata
A quel punto la giornata è scivolata veloce verso l'ormai inevitabile volata del gruppo di 85 che guidava la corsa. La Lidl-Trek ha gestito perfettamente il finale coi suoi uomini rientrati in scena ai 2500 metri: due ne restavano a disposizione di Mads Pedersen, a dire la verità: Giulio Ciccone e Mathias Vacek. L'abruzzese si è prodotto in una trenata preziosa, tenendo la testa fino ai 700 metri e lasciando poi il testimone al giovane ceco, il cui compito era proprio quello di lanciare Pedersen.
Il danese è partito a 200 metri abbondanti dal traguardo, con Corbin Strong (Free Palestine) che era stato bravo a prendere la ruota dell'uomo in ciclamino, ma che non era poi riuscito a sopravanzarlo nel bel duello che ha infiammato il rettilineo d'arrivo. Nuovo piazzamento per Orluis Aular (Movistar), terzo alle spalle di Pedersen e Strong.
Pedersen si riprende anche il primato in classifica, dato che col nuovo abbuono riscavalca Roglic: 9" in favore di Mads su Primoz al momento, e leadership ovviamente rafforzata anche nella classifica a punti (54 punti per l'iridato di Harrogate contro i 35 di Tonelli, il quale domani vestirà quindi la ciclamino); confermatissimo Vacek in maglia bianca, quella blu dei Gpm finisce sulle spalle di Fortunato.
Domani il Giro d'Italia 2025 prevede il primo dei suoi tre giorni di riposo, si ripartirà martedì dalla Alberobello-Lecce, 189 chilometri molto facili per un nuovo facilmente ipotizzabile arrivo allo sprint.