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Giro di Polonia 2023 - Analisi del percorso

Il Giro di Polonia torna a percorrere i Monti Carpazi, con tappe più dure del solito; il percorso è poi equilibrato da una cronometro di 17 km

28.07.2023 20:55

Dopo i tracciati un po' più semplici delle ultime edizioni, la corsa a tappe polacca presenta quest'anno un tracciato completo, con due tappe quasi di montagna (la seconda e la terza), una mossa che richiede movimenti sulla lunga distanza (la quinta) e una cronometro (la sesta), intervallate da tre tappe per velocisti. Interessante anche il fatto che la proprio la seconda frazione presenti il traguardo più impegnativo, un arrivo in salita insolitamente arcigno per la storia di questa corsa; in questo modo la classifica sarà già delineata in vista delle altre due tappe da classifica, progressivamente meno impegnative.

 

Sabato 29 luglio - 1a tappa: Poznań - Poznań (183.7 km)

Si parte con una tappa per velocisti quasi completamente pianeggiante, con un facilissimo GPM nei primissimi km. Anche sotto il punto di vista planimetrico la tappa è semplice e lineare. Il finale si svolge nell'autodromo di Poznań: si entra nei pressi dell'arco dell'ultimo km, ma dopo un primo transito sotto il traguardo si percorre un intero giro del circuito (4 km).

 

Domenica 30 luglio - 2a tappa: Leszno - Karpacz  (202.9 km)

Al secondo giorno è già il momento del primo arrivo in salita, piuttosto impegnativo e posto al termine di una tappa di oltre 200 km. Sono semplici i primi 140 km, poi iniziano le prime asperità: dopo un paio di salitelle, è il momento del primo GPM di Przelecz Pod Srednica (2.7 km al 6.7%), seguito poco dopo da quello più impegnativo di Sosnowka (in tutto 5 km al 5.6%, con un primo tratto di 3 km al 7% e brevi toccate in doppia cifra). Già qui si potrebbe vedere qualcosa visto che mancano meno di 20 km al traguardo, ma il punto decisivo sarà quasi sicuramente la salita finale verso Karpacz. La strada inizia a salire subito dopo la fine della discesa, con frequenti cambi di pendenza: si incontra un primo strappo impegnativo di circa 1 km a 10 km dalla fine; dopo un tratto pianeggiante la strada torna a salire a 8.5 km dalla conclusione; il tratto più duro di circa 1500 metri al 9.5% termina a 2 km dal traguardo, dopodiché la strada è più agevole fino all'ultimo km dove impenna di nuovo (media 8%).

 

Lunedì 31 luglio - 3a tappa: Wałbrzych - Duszniki-Zdrój (163.3 km)

Alla terza giornata è posta una tappa quasi di vera montagna (fatto insolito per il Giro di Polonia, che predilige salite esplosive), con 3000 metri di dislivello accumulati in 160 km. Sono molto intensi i 95 km in cui si superano molte salite piuttosto impegnative: sono già in salita i primi 2 km, immediatamente seguito dallo strappo di Nowa Wies (1.3 km all'8%); una salita di 7 km porta oltre il paese di Glinno in 7 km al 3.8%, con l'ultimo km più impegnativo (media 7%, punte in doppia cifra); subito dopo è il turno dei primi due GPM a Walim (3.3 km al 7.3%, con un 1 km all'11% nella prima parte) e al Przełęcz Jugowska (7.7 km al 5.1%); seguono il Przełęcz Woliborska (circa 5 km al 4.5%) e il Przełęcz Srebrna (quasi 4 km al 6.2%, con i primi 2.5 km all'8%). Dopo questa inforcata di ascese il gruppo incontra una quarantina di km più semplici, fatti di fondovalle interrotti da brevi salitelle. Il punto decisivo sarà il GPM di Zieleniec: dopo un paio di km al 3/4% inizia la salita vera di 4.5 km al 6%, spezzata da un breve tratto in discesa; il GPM è posto 3 km dopo, dopo un tratto di altopiano chiuso da uno strappo di 400 metri. In vetta mancano solo 13.5 km, tutti di discesa fino agli ultimi 2 km; qui la strada torna a salire per impennarsi in doppia cifra dopo la flamme rouge.

 

Martedì 1 agosto - 4a tappa: Strzelin - Opole (198.6 km)

Dopo due giornate chiave per la classifica generale si torna in pianura, con una frazione abbastanza lunga ma molto semplice. Lineare anche il finale, con una sola curva ad angolo retto a 500 metri dalla fine e gli ultimi 1500 metri in leggerissima ascesa (1%).

 

Mercoledì 2 agosto - 5a tappa: Pszczyna - Bielsko-Biała (198.8 km)

La 5a tappa è un classico degli ultimi anni, con arrivo a Bielsko-Biała dopo un'impegnativa parte centrale che precede il circuito conclusivo ondulato. I primi 70 km sono semplici, poi si susseguono 5 salite, il GPM di Zameczek (quasi 4 km al 6.5%, a strappi, con gli ultimi 1300 metri al 10.5%), la doppia ascesa a Ochodzita (la prima irregolare di oltre 7 km al 4.3%, ma con molti tratti in doppia cifra; la seconda, valida come GPM, di 2 km all'11.5%), la salita al Przełęcz Kubalonka (circa 4 km al 5.5%) e quella all'ultimo GPM di Salmopol (6 km al 6.2%). Da qui mancano 57 km, di cui la prima trentina tutta di discesa e fondovalle a favore. Si raggiunge Bielsko-Biała e si supera una prima salitella, poi si affronta per 4 volte l'asperità di 2.3 km al 4% che conduce al traguardo: da segnalare che il circuito finale misura poco più di 7 km e non presenta respiro tra la fine della veloce e pedalabile discesa e l'inizio della salita.
 

Giovedì 3 agosto - 6a tappa: Katowice - Katowice (Cronometro individuale - 16.6 km)

All'indomani dell'ultima tappa altimetricamente esigente, la classifica viene decisa nella sua forma pressoché definitiva da una cronometro di 16.6 km. Non è lunghisima ed è anche piuttosto tortuosa e leggermente ondulata. Favorirà i corridori esplosivi in grado di rilanciare spesso l'azione e probabilmente non consentirà di scavare distacchi importanti, ma in una corsa come il Polonia spesso caratterizzata da una classifica generale piuttosto corta sarà uno snodo fondamentale.

 

Venerdì 4 agosto - 7a tappa: Zabrze - Krakow (166.6 km)

L'ultima tappa è una sorta di passerella che si chiude con un circuito di 5.1 km a ridosso del centro di Cracovia. Il percorso non è perfettamente pianeggiante e incontra alcune ondulazioni (meno accentuate di quanto non si veda in grafica) che consentono di assegnare altri due GPM. Il circuito finale è lineare e fondamentalmente presenta 4 curve a destra ad angolo retto: l'ultima è posta a circa 1500 metri dal traguardo anche se una semicurva posta poco prima della flamme rouge accorcia il rettilineo finale.

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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.