Jonas Vingegaard ©Getty Images/Velo
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Jonas Vingegaard guarda al 2026: “Posso vincere di nuovo il Tour”

Il danese della Visma-Lease a Bike parla delle sue ambizioni per la prossima stagione, dell'ipotesi Giro, del duello con Pogačar, della débâcle agli Europei e dell’addio di Uijtdebroeks

Dopo una stagione 2025 chiusa con la vittoria alla Vuelta a España e il secondo posto al Tour de France, Jonas Vingegaard ha tracciato un bilancio rilassato ma determinato in un’intervista concessa ad AS in Giappone, durante il Critérium de Saitama. “È stata una stagione lunga, ma positiva”, ha detto il danese, che era accompagnato dalla moglie Trine e dai figli Hugo e Frida.

“Posso vincere di nuovo il Tour”

Con due Tour già in bacheca (2022 e 2023) e tre secondi posti (2021, 2024 e 2025, sempre dietro a Pogačar), Vingegaard resta convinto di poter tornare sul gradino più alto nel 2026.

“Ciò che mi dà fiducia è sapere di averlo già battuto due volte. Credo di poterlo fare di nuovo e spero che accada il prossimo anno”, ha dichiarato, riferendosi al fuoriclasse sloveno. Il danese ha definito il percorso del Tour 2026 “duro nella terza settimana ma più accessibile nelle prime due”, e vede in questo equilibrio la possibilità di impostare la corsa "in modo intelligente".

Pogačar e Vingegaard alla partenza di una tappa del Tour de France 2025 (© Getty Images)
Pogačar e Vingegaard alla partenza di una tappa del Tour de France 2025  (© Getty Images)

Verso un 2026 da decidere

Il programma della prossima stagione non è ancora definito, ma Vingegaard non esclude di affrontare due Grandi Giri: “Ho già vinto la Vuelta, e non dico che non voglia tornarci, ma il Giro è una corsa che mi manca e che mi piacerebbe vincere”.
Dopo aver tentato per due volte la doppietta Tour-Vuelta (2023 e 2025), il danese potrebbe quindi puntare su una combinazione diversa, magari Giro e Tour, per aggiungere un nuovo obiettivo alla sua carriera.

Troppo tempo di stacco tra la Vuelta e gli Europei 

Sulla débâcle ai Campionati Europei del 5 ottobre, Vingegaard confessa un mancata preparazione: “Dopo aver terminato a Madrid mi sono riposato per troppi giorni e poi me ne sono accorto, ma è perché ero molto stanco, sia fisicamente che mentalmente. A volte volevo uscire e allenarmi, e ci provavo, ma il mio corpo diceva di no. Ci ho provato e non ci sono riuscita. Quando senti di non avere più energie in corpo, hai bisogno di prenderti qualche giorno di riposo. Alla fine, sono state quasi due settimane di riposo, troppo tempo per essere in forma per gli Europei.”

La partenza di Uijtdebroeks

Nel frattempo, il team Visma-Lease a Bike si prepara a diversi cambiamenti, con otto nuovi innesti per il 2026 e la partenza di Cian Uijtdebroeks verso la Movistar.

“È un bravissimo ragazzo. Non era felice, quindi la cosa migliore per lui era andare via. Gli auguro tutto il meglio”, ha commentato Vingegaard, che saluta così un giovane compagno che presto sarà futuro avversario.

Una chiusura serena 

Dopo il ritiro agli Europei e le vacanze giapponesi, il vincitore della Vuelta tornerà presto in Europa per preparare la nuova stagione con il ritiro del team di dicembre. Alla domanda sul suo futuro, è certo che la sua carriera non durerà quanto quella di Alessandro Valverde: "Il ciclismo è diverso oggi rispetto a dieci anni fa, e penso che sia più impegnativo da questo punto di vista“. Sui suoi desideri per il 2026, la speranza è semplice: “Mi piacerebbe una stagione senza intoppi, perché negli ultimi due anni ne ho avuti fin troppi”, ha aggiunto
 

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