
Isaac X 3: Del Toro vince anche la Coppa Sabatini. Battuti Thomas e Granger
Il messicano della UAE Emirates-XRG attacca in pianura con il pistard della Cofidis e il britannico della Mg K.Vis, ultimo superstite di una lunga fuga a 10, prima di chiudere i conti a 400 metri dall'arrivo. 4° Scaroni, 10° Piganzoli
E se fosse lui il vero rivale di Tadej Pogačar per la maglia iridata che sarà assegnata tra un paio di settimane in Ruanda? La suggestione è più che mai fondata, anche se non sarà affatto semplice esprimersi su questi livelli a quasi 2000 metri di quota. Fatto sta che Isaac Del Toro ha sistemato le sue fiches sul tavolo, in attesa che il campione del mondo uscente faccia altrettanto nelle classiche canadesi. Gran Premio Industria e Artigianato, Giro della Toscana, Coppa Sabatini: la tripletta vincente del 22enne messicano, che ha conquistato anche il traguardo di Peccioli dopo aver attaccato in pianura con Benjamin Thomas e l'interessante Ben Granger, ultimo giapponese della fuga che ha scandito gran parte della corsa. La soluzione dell'enigma è stata più semplice del previsto: il lanciatissimo corridore centroamericano ha staccato i suoi rivali a circa 400 metri dall'arrivo, precedendo per distacco l'oro olimpico in carica dell'omnium e l'alfiere della Mg K.Vis. Ai piedi del podio il migliore degli italiani, Christian Scaroni. 10° Davide Piganzoli, rientrato sui primi dopo aver perso l'attimo buono in cima all'ultimo muro di Via di Greta, dove la Sabatini è ufficialmente entrata nel vivo.
La cronaca della 73ª edizione della Coppa Sabatini
Le colline pisane fanno da quinta a un'altra classica di tradizione del calendario: il 73° Gran Premio Città di Peccioli - Coppa Sabatini (Peccioli-Peccioli, 197,3 km) si sviluppa su un percorso vallonato che - soprattutto negli ultimi anni - ha esaltato gli scattisti di professione. La corsa toscana si articola in tre parti: un primo tratto in linea di 37 km, caratterizzato dagli strappi di Legoli (poco più di 3 km al 5,5% medio), Montefoscoli (800 metri, pendenza media superiore all'11%) e Terricciola (3700 metri che superano a malapena il 3%). A seguire il primo passaggio nell'abitato di Peccioli, con la scalata al muro di Via di Greta (900 metri che salgono al 10,4%), che sarà anche il fulcro del primo circuito di 24,8 km da ripetere per cinque volte. Non l'unica insidia per i corridori, che dovranno passare nuovamente per Montefoscoli e Terricciola. Doppiata per l'ultima volta la rampa lastricata di Via di Greta, ecco l'ultimo anello di 12,2 km (da moltiplicare per 3), con il caratteristico serpentone che conduce sul traguardo della cittadina pisana: 1100 metri con una pendenza media del 3,6% e punte superiori al 10%. Ultima curva a 180 metri dalla linea bianca.
La Coppa Sabatini decolla dopo 17 km dal via, quando si avvantaggiano 3 corridori: il francese Valentin Retailleau (TotalEnergies), l'italiano Samuele Zoccarato (Polti VisitMalta) e il messicano Edgar David Cadena (Petrolike), sui quali si riporteranno il britannico Ben Granger (Mg.K Vis-Costruzioni e ambiente), il danese Simon Dalby (Uno-X Mobility), gli italiani Edoardo Cipollini (MBH Bank-Ballan-CSB), Luca Cretti (MBH Bank) e Nicolò Pizzi (Mg.K Vis), lo spagnolo Jon Agirre (Euskaltel- Euskadi) e lo svizzero Alexander Balmer (Solution Tech-Vini Fantini). I 10 uomini al comando accumuleranno un vantaggio massimo di 4' circa sul gruppo, a lungo pilotato dagli UAE Emirates-XRG e dagli Intermarché-Wanty.
Gli attaccanti procederanno compatti per buona parte del primo circuito di Peccioli, dove si staccheranno Pizzi e Agirre. Di contro, gli 8 superstiti della fuga galleggeranno poco al di sopra dei 2' in vista degli ultimi 40 km di corsa. Com'era largamente prevedibile, la sfida tra i favoriti si accende sull'ultimo Muro di Via Greta: il francese Benjamin Thomas (Cofidis) si muove in compagnia del favorito numero 1, il messicano Isaac Del Toro (UAE Emirates-XRG), spalleggiato a sua volta dallo svizzero Jan Christen (UAE Emirates). Nel gruppo che conta sfilano anche l'ecuadoriano Richard Carapaz (EF EasyPost), l'eritreo Natnael Tesfatsion (Movistar), il francese Alexandre Delettre (TotalEnergies), l'italiano Christian Scaroni (XDS-Astana), lo spagnolo Pau Miquel (KERN Pharma) e lo svizzero Marc Hirschi (Tudor). I contrattaccanti metteranno rapidamente nel mirino i battistrada, che passano per la prima volta sul traguardo con un margine di 11".
A un passo dal riaggancio, Balmer e Cadena molleranno i compagni di ventura quando mancano 19 km al traguardo. Lo svizzero della Solution Tech e il messicano della Petrolike pedaleranno con un vantaggio poco più che simbolico sui favoriti fino alla seconda ascesa a Peccioli. Nel frattempo, la platea dei candidati alla vittoria si è rinfoltita con l'ingresso in extremis degli italiani Francesco Busatto (Intermarché-Wanty) e Davide Piganzoli (Polti VisitMalta). La nuova testa della corsa viaggia con circa mezzo minuto su un gruppo ancora numeroso, capeggiato dai Red Bull-BORA-Hansgrohe.
Situazione di relativo controllo all'inizio dell'ultimo giro: il solo Christen prende l'iniziativa sullo strappo iniziale, sollecitando la pronta reazione di Carapaz e di tutti gli altri. L'inerzia si rompe definitivamente ai -7 dalla linea bianca: Del Toro prende l'iniziativa in compagnia di Thomas e del ripescato Granger, il solo tra i fuggitivi a non aver perso contatto dai migliori. Alle loro spalle, si viaggia a passo regolare, ma senza troppa convinzione: il cronometro dà chiaramente ragione al terzetto di testa, che ha ormai accumulato un margine di 20" a 2500 metri dall'arrivo. A questo punto, la vittoria è un affare circoscritto ai primi: Thomas imbocca in testa l'ultimo chilometro, cedendo momentaneamente il testimone a un esausto Granger. Il messicano della UAE Emirates-XRG aspetta solo il momento giusto per partire: allungo secco ai 400 metri per seminare Thomas e conquistare il 3° successo in 5 giorni (il 12° della stagione, il 15° della carriera) sulle strade toscane. 2° il polivalente pistard francese (a 5"), 3° il britannico della Mg K.Vis (a 8"). A seguire Scaroni (a 28"), Delettre, Hirschi, Carapaz, Miquel, Christen e Piganzoli, tutti a 32" dal centroamericano.
