
Giovanni Carboni sospeso per anomalie del passaporto biologico
Il marchigiano della Unibet Tietema Rockets fermato alla vigilia della Coppa Sabatini
Gli anni funesti del doping sistematico, delle farmacie ambulanti in gruppo e delle sigle che promettevano mirabilie (EPO, CERA, GH) sono lontani, per fortuna. Tuttavia, il ciclismo ha dovuto affrontare un percorso di redenzione così lungo e tormentato che liberarsi dai suoi demoni e dalle sue ombre sembra davvero difficile. Una sensazione che riaffiora puntualmente quando circolano notizie di corridori sospesi o squalificati. Dopo il caso del francese Frank Bonnamour, a cui è stata appena inflitta una squalifica di 4 anni per l'uso di sostanze dopanti, l'Unione ciclistica internazionale ha fermato il 30enne italiano Giovanni Carboni per un'anomalia del passaporto biologico.
L'UCI sospende Giovanni Carboni per anomalie del passaporto biologico
In una breve nota stampa, il governo del ciclismo mondiale ha spiegato di aver fermato l'atleta marchigiano - attualmente in forza alla Unibet Tietema Rockets, che lo aveva selezionato per la Coppa Sabatini - per «anomalie inspiegabili del passaporto biologico», il documento che riporta nel dettaglio i risultati dei test antidoping ai quali si sottopone un corridore nel corso della carriera. Questo strumento consente di monitorare costantemente i valori del sangue e delle urine di ogni singolo atleta, che devono rispettare parametri ben definiti (benché possano variare da caso a caso). Ove mai si verificasse un'anomalia nel passaporto biologico, la WADA (l'Agenzia mondiale antidoping) ha il compito di verificare se essa sia dovuta a fattori fisiologici oppure a pratiche sospette.
Ora come ora, non abbiamo informazioni più dettagliate sul conto di Carboni: l'UCI proseguirà le sue indagini senza aggiungere altri dettagli fino al termine del procedimento. Dal canto suo, Carboni avrà la facoltà di esporre le sue ragioni davanti alla giustizia sportiva. Ad ogni modo, sappiamo soltanto che le incongruenze sono state accertate nel corso del 2024, quando l'ex Bardiani-CSF era ancora sotto contratto con la JCL Ukyo, la squadra Continental giapponese diretta da Alberto Volpi.

La Unibet: «Condurremo un'indagine supplementare»
La formazione Professional diretta da Bas Tietema non ha nascosto il suo stupore per questa notizia, manifestando al tempo stesso la piena disponibilità a collaborare con le autorità sportive che stanno esaminando la posizione di Carboni: «L'UCI ci ha informato che il nostro atleta Giovanni Carboni potrebbe aver violato il protocollo antidoping prima di unirsi alla nostra squadra. Dunque, abbiamo deciso di sospendere il corridore con effetto immediato. Sosteniamo convintamente le ragioni di uno sport pulito, anzitutto perché facciamo parte del Movimento per un ciclismo credibile. Pertanto, non offriremo soltanto la nostra piena collaborazione alle indagini, ma porteremo avanti anche un'indagine interna. Siamo costernati da questa notizia, che confligge con i nostri valori e i nostri ideali. Siamo e saremo sempre impegnati in nome della trasparenza, dell'integrità e della lotta per uno sport pulito. Resteremo in attesa di ulteriori comunicazioni dalle massime autorità sportive».

