Tom Dumoulin, impegnato nella mezza maratona di Amsterdam nel 2023
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Dumoulin completa la sua prima maratona (nonostante uno stop imprevisto)

Il vincitore del Giro 2017 ha concluso domenica la sua prima maratona, quella di Amsterdam, sotto le due ore e mezza. "Divertiamoci e vediamo cosa succede"

La nuova carriera di Tom Dumoulin è ufficialmente iniziata. L'ex corridore olandese, 35 anni il prossimo 11 novembre, ha corso domenica la sua prima maratona ufficiale, quella di Amsterdam, concludendo la prova con un tempo davvero notevole per un principiante (se così si può considerare un ex vincitore del Giro d'Italia): 2h29'24", a quasi 26' dal vincitore, il keniano Geofry Toroitich Kipchumba, in 116esima posizione nella gara maschile. È stato lo stesso Dumoulin ad affidare ai social il racconto della propria gara.

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La partenza a razzo, poi...

«Dalla partenza, ero razionalmente focalizzato sul mantenere un ritmo conservativo», ha spiegato l'ex corridore di Sunweb e Jumbo-Visma, partito con l'obiettivo di correre sotto le due ore e mezza, «ma ho presto gettato tutto dalla finestra, decidendo di seguire un folto gruppo, di cui faceva parte anche la donna in testa, a un ritmo che mi avrebbe permesso di concludere la corsa in 2h18'».

"Divertiamoci e vediamo quel che succede", il pensiero di quei momenti, riportato dallo stesso Dumoulin, transitato al giro di boa in un'ora e 9 minuti, in linea con il tempo di 1h08'42", stampato a inizio 2025 alla NN Egmond Halve Marathon. Il problema, per la Farfalla di Maastricht, è che all'arrivo mancavano ancora più di 21 km...

Tom Dumoulin © BDC Mag
Tom Dumoulin © BDC Mag

I crampi e gli stop forzati

I problemi, purtroppo per Dumoulin, sono iniziati poco dopo: «Passata metà corsa, ho rapidamente sentito le mie gambe incramparsi e non ho potuto far altro che lasciar andare quel gruppo, poco dopo i 23 km. Da lì in poi, è stato uno strazio arrivare al traguardo, ahah! Dopo essermi fermato tre volte a causa dei crampi e aver pensato che concludere la maratona sarebbe stato impossibile, sono riuscito a trovare un ritmo che mi ha permesso di arrivare al traguardo appena sotto le due ore e mezza».

Nessun problema intestinale, dunque, questa volta, ma il pensiero, leggendo il racconto di Dumoulin, non può non andare a quel pit stop forzato ai piedi dello Stelvio, che sarebbe potuto costargli il Giro d'Italia 2017. Fondamentale, questa volta, il sostegno del pubblico: «Grazie per avermi incoraggiato, il vostro suppurto mi ha letteralmente spinto all'arrivo!».

Obiettivo centrato per una manciata di secondi, dunque, nonostante una condotta di gara, su cui hanno sicuramente influito adrenalina e spirito competitivo. Il bilancio, comunque, non può che essere positivo; anche perché, c'è da esserne certi, il campione del mondo 2017 e due volte vice campione olimpico della cronometro saprà gestirsi meglio, al prossimo appuntamento con la maratona. Quando sarà? Non è ancora dato saperlo, ma di sicuro Dumoulin ci ha preso gusto!

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Marco Francia
Nonostante tutto, il ciclismo è la mia unica passione.