Jonas Vingegaard dopo la tredicesima tappa della Vuelta a España 2025 © Visma - Lease a Bike via X a
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2026, quasi tutti i pezzi già sulla scacchiera: Jonas, manchi solo tu!

Tra Giro, Tour e Vuelta le scelte dei big sono ormai definite: Pogačar e Remco ancora al Tour, Almeida guida il Giro, resta da capire la scelta di Vingegaard: tutto lascia pensare che verrà alla corsa rosa

A poco più di sei mesi dall’inizio della stagione 2026, il mosaico dei Grandi Giri comincia ad avere contorni molto definiti. Le principali squadre hanno scoperto le carte, distribuendo i propri leader tra Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta a España. Quasi tutti, tranne uno: Jonas Vingegaard.

Giro d’Italia: Almeida contro Pellizzari, spazio ai giovani

Il Giro d’Italia 2026, al via l’8 maggio dalla Bulgaria, avrà in João Almeida uno dei principali riferimenti. Il portoghese sarà il capitano unico della UAE Emirates-XRG, con l’obiettivo dichiarato di puntare alla maglia rosa, prima di affrontare anche la Vuelta a fine estate.

La Red Bull-BORA-Hansgrohe risponderà con Giulio Pellizzari, promosso quantomeno a co-capitano per la corsa rosa, dove sarà affiancato da corridori esperti come Jai Hindley e Aleksandr Vlasov. Un Giro che vedrà anche una forte impronta Lidl-Trek, con Giulio Ciccone, Thibau Nys e Jonathan Milan: un progetto meno orientato alla classifica generale, ma molto ambizioso sul piano delle tappe e delle classifiche secondarie. Qui però si potrebbe inserire una sorpresa, se l'arrivo di Derek Gee si concretizzasse: assente Skjelmose, con Ciccone senza ambizioni di classifica, il canadese avrebbe ipoteticamente spazio per tentare di migliorare il quarto posto di ques't anno.

Assente di lusso sarà anche Tadej Pogačar, che come nel 2025 ha scelto di concentrare la prima parte di stagione sulle classiche e sul Tour, liberando di fatto il campo per una lotta aperta come fu l'anno scorso.

Ancora da capire la scelta della Visma-Lease a Bike: la scelta naturale vorrebbe Simon Yates a difendere la maglia rosa vinta quest'anno, ma il britannico potrebbe farsi da parte se Jonas Vingegaard scegliesse di approfittare della contemporanea assenza di Pogačar e di Remco Evenepoel per puntare al suo primo Giro d'Italia, che lo porterebbe a essere l'ottavo corridore della storia ad aver vinto almeno una edizione di tutti e tre i Giri (Jacques Anquetil, Felice Gimondi, Eddy Merckx, Bernard Hinault, Alberto Contador, Vincenzo Nibali e Chris Froome gli attuali sette), completando la “tripla corona” prima del rivale Pogačar. Il percorso non troppo esigente e la concorrenza non imbattibile renderebbe molto simile il Giro 2026 alla Vuelta 2025, Vingegaard concentrato a difendersi da Almeida con lo sforzo minore possibile onde conservarsi per il Tour e uno spazio aperto alla lotta per il podio dietro di loro, dove si potrebbero sfidare Hindley, Pellizzari, Felix Gall (che la Decathlon CMA CGM ha confermato come capitano al Giro) e ipoteticamente Derek Gee. A lottare per la classifica dovrebbero esserci anche Santiago Buitrago per la Bahrain Victorious ed Enric Mas per la Movistar, mentre Einer Rubio punterà alle vittorie di tappa.

João Almeida con Jonas Vingegaard ©UAE-TeamEmirates
João Almeida con Jonas Vingegaard ©UAE-TeamEmirates

Tour de France: Pogačar, Evenepoel e il debutto di Del Toro

La Grande Boucle resta il centro gravitazionale della stagione. Tadej Pogačar andrà a caccia del quinto successo, dopo un avvicinamento costruito su Tour de Romandie e Tour de Suisse. Al suo fianco in maglia UAE Emirates debutterà Isaac Del Toro, al primo Tour de France dopo il secondo posto al Giro 2025, dopo una stagione che ha segnato il definitivo salto di qualità del messicano.

Non potrà mancare Jonas Vingegaard, che anche se dovesse essere al via del Giro, avrebbe comunque come focus principale il nuovo duello con Pogačar per cercare il suo terzo Tour de France.

Anche Remco Evenepoel sarà ancora una volta al via del Tour, con l’obiettivo di cancellare la delusione del 2025. Il belga, al primo anno con la Red Bull-BORA-Hansgrohe, guiderà la squadra insieme a Florian Lipowitz, formando una coppia di capitani per la classifica generale.

Pogačar, Vingegaard ed Evenepoel e sul podio del Tour  2024©Team Visma Lease a Bike
Pogačar, Vingegaard ed Evenepoel e sul podio del Tour  2024©Team Visma Lease a Bike

Anche Juan Ayuso ha scelto il Tour come grande obiettivo stagionale: il corridore della Lidl-Trek punterà al podio, supportato da una squadra costruita attorno a lui, con Mads Pedersen di nuovo presente in caccia di tappe e dell'unica maglia verde che ancora gli manca.

Ancora incerta, per quanto probabile, la presenza di Paul Seixas, diciannovenne vincitore del Tour de l'Avenir: la Decathlon CMA CGM sta valutando seriamente di schierarlo al via, ma resta da vedere se gli sarà già richiesto l'impegno per la classifica.

Per la Bahrain Victorious, la scelta dovrebbe ricadere su Antonio Tiberi e Lenny Martinez, mentre la Movistar proverà la classifica con Cian Uijtdebroeks e cercherà le tappe con Einer Rubio.

Vuelta a España: Almeida e Roglič, attesa per Vingegaard

La Vuelta 2026 è, come spesso accade, il Grande Giro più incerto sulla carta, perché spesso i big decidono in base ai risultati dei primi due Grandi Giri. João Almeida ha scelto di tornare in Spagna dopo il secondo posto del 2025 per ritentare la conquista della maglia roja, mentre Primož Roglič sarà il capitano unico della Red Bull-BORA-Hansgrohe, con l’obiettivo di conquistare la quinta Vuelta della carriera.

Primož Roglič sarà il capitano della Red Bull alla Vuelta 2026 ©Andorra Cycling Masters
Primož Roglič sarà il capitano della Red Bull alla Vuelta 2026 ©Andorra Cycling Masters

Oltre a Vingegaard mancano altre pedine: su tutti Carapaz e INEOS

Tra chi può ambire al podio o alla vittoria in un grande giro non mancano solo Jonas Vingegaard e Simon Yates da piazzare sulla scacchiera virtuale: Richard Carapaz, terzo al Giro 2025, non ha ancora lasciato trapelare nulla sul suo 2026, così come la INEOS, che non ha ancora completato il suo roster (cosa che consentirebbe di capire le scelte di Oscar Onley e quelle di Egan Bernal e Carlos Rodríguez). Per quanto riguarda Tom Pidcock, quest'anno per lui la partecipazione a due GT ha portato alterni riultati: mediocri al Giro, ottimi alla Vuelta: quest'anno la Q36.5 dovrebbe fregiarsi di un invito al Tour de France, cosa che gli permetterebbe di alzare l'asticella come capitano da Grandi Giri.

Sorpresa Del Toro e Almeida: nel 2026 il messicano sarà al Tour, Giro-Vuelta per il portoghese