
Giro d'Italia 2025 - 5a tappa: una volata da conquistare
Ufficialmente è una frazione pianeggiante, ma nei fatti ha un finale molto complicato che apre le porte agli uomini da classiche. Il percorso, le nostre previsioni, orari e appuntamenti tv
La ripartenza in patria del Giro d'Italia 2025 è dedicata ai velocisti, tuttavia la 5a tappa se la dovranno conquistare, un po' come avvenuto in Albania: non tanto per le lievi ondulazioni in partenza e nemmeno per la possibilità di vento laterale nel tratto lungo la costa jonica, bensì soprattutto per le molte salite presenti negli ultimi 55 km. Apre le danze quella che termina a ridosso del Red Bull KM di Bernalda (1.4 km al 6.6%), seguita più avanti da quella ben più dura verso il GPM di Montescaglioso (2.6 km al 9.1%; max 14%) che a 28 km dal traguardo rappresenta un punto chiave per capire che piega prenderà la tappa. Nel finale le asperità sono più docili, ma sono tante e ravvicinate: si raggiunge Matera in 5.1 km al 4.6%, dove si incontra subito dopo lo strappo a fianco del Castello Tramontano (circa 900 metri al 5%) a 10 km dall'arrivo; quindi si scende per risalire in città (2.8 km al 3.4%) fino al cartello degli ultimi 4 km; un buon momento per tentare un colpo è sicuramente lo strappo di Via San Vito (750 metri all'8.7%, max 10%) che termina a soli 2 km dal traguardo; la strada scende di nuovo ma poi torna a salire per gli ultimi 1250 metri (media 2.6%), con una pendenza del 4% sul rettilineo finale di 300 metri.
Le salite di oggi
Anche oggi vi proponiamo i dettagli di tutte le principali difficoltà approfittando delle tracce pubblicate dall'organizzazione su Strava. Abbiamo anche ricreato il dettaglio degli ultimi km (che trovate appena più in basso) con le varie difficoltà intorno a Matera, sembrandoci più veritieri i dati della traccia Strava rispetto a quelli del profilo ufficiale (in cui lo strappo finale appariva ben più pedalabile).

Gli ultimi km

Fari puntati su…
A Matera le volate sono sempre piuttosto complicate, ma quest'anno la quantità di difficoltà altimetriche negli ultimi km sarà ancora superiore rispetto al solito. Sullo stesso finale (con lo strappo di San Vito a 2 km dal traguardo) vinse nel 2020 Arnaud Démare, regolando un gruppo comunque già ridotto a meno di 60 unità. La maggiore difficoltà dei km precedenti (pensiamo alle dure rampe di Montescaglioso e al transito nel centro di Matera) lascia pensare che a maggior ragione a fianco dei velocisti più resistenti possano giocarsi il successo anche corridori da Ardenne. Non dimentichiamoci che a differenza anche delle dure tappe albanesi, il traguardo sarà esso stesso in sensibile pendenza, fatto che alza notevolmente le possibilità di un corridore come Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team). Sarebbe un traguardo fantastico anche per Wout van Aert (Team Visma | Lease a Bike), che però non appare certo in condizione, quindi toccherà forse ad Olav Kooij stringere i denti per giocarsi le sue carte, visto anche che a Lecce è stato forse il più veloce, pur finendo solo al secondo posto.
Il favorito numero uno rimane comunque Mads Pedersen (Lidl - Trek), che su un traguardo del genere ha qualcosa in più degli altri velocisti puri. Più difficile pensare che Kaden Groves (Alpecin - Deceuninck) e Paul Magnier (Soudal Quick-Step) possano addirittura essere nel primo gruppo, guardando a come sono andate le tappe in Albania ed anche a quanto erano lontani dalle prime posizione nel primo sprint a ranghi compatti di questo Giro. Viceversa molto probabilmente rivedremo nelle prime posizioni Corbin Strong (Free Palestine - Premier Tech) e Orluis Aular (Movistar Team).
In casa Tudor Pro Cycling Team se Maikel Zijlaard (ottimo terzo a Lecce) dovesse risentire delle salite poste nel finale, potrebbe entrare in azione il più versatile Rick Pluimers. In teoria anche Ben Turner (INEOS Grenadiers), sorprendentemente 9° in una volata per velocisti puri, potrebbe giovare del finale complicato, ma dovrà avere una gamba migliore di quella palesata in Albania, dove si è staccato in occasione sia della prima che della terza tappa.
Potrebbero comparire nell'ordine d'arrivo anche molti outsider che non si dicono propriamente velocisti, proprio come avvenuto a Tirana e Valona: è il caso dei già piazzati Diego Ulissi, Nicola Conci e Christian Scaroni (XDS Astana Team), Richard Carapaz (EF Education - EasyPost), Francesco Busatto (Intermarché - Wanty), Filippo Fiorelli e Martin Marcellusi (VF Group - Bardiani CSF - Faizanè), Stefano Oldani (Cofidis), Andrea Vendrame (Decathlon AG2R La Mondiale Team), Brandon Smith Rivera (INEOS Grenadiers), Davide De Pretto (Team Jayco AlUla) e Max Poole (Team Picnic PostNL). Menzioniamo anche Quinten Hermans (Alpecin - Deceuninck) che potrebbe sostituire Groves se si staccasse in salita.
Chiudiamo sottolineando che anche gli uomini di classifica dovranno stare attenti se il finale risultasse selettivo, nonché ricordando che i due grandi favoriti Primož Roglič (Red Bull - BORA - hansgrohe) e Juan Ayuso (UAE Team Emirates - XRG) sono molto veloci e potrebbero anche andare in cerca di abbuoni, come hanno già fatto in occasione del Red Bull KM.
Giro d'Italia 2025, gli orari della quinta tappa
Il transito dal km0 è in programma alle 13:50, mentre l'arrivo è previsto tra le 17:00 e le 17:30. La tappa sarà trasmessa in tv sia dai canali in chiaro Rai (su Rai Sport dalle 12:50 alle 14:00, poi su Rai 2 dalle 14:00 alle 17:55), sia su Eurosport e Discovery+ (dalle 13:30 alle 17:45).