
XDS-Astana ingiocabile al Giro di Turchia: nuovo uno-due, Lopez vince davanti a Poels
La squadra sino-kazaka domina la salita di Meryem Ana e ipoteca le prime due posizioni della classifica generale. Bene Giovanni Carboni, che chiude quinto
Nonostante gli sforzi avversari è ancora la XDS-Astana a dominare il Giro di Turchia 2025: questa volta Harold Lopez precede Poels al traguardo, ma i due completano un'altra doppietta. Ottima giornata anche per il giovane norvegese Kulset, terzo, e per Giovanni Carboni, quinto dopo una gara corsa all'attacco. Sono due gli sconfitti di giornata, Jon Agirre, staccato nei ventagli prima delle salite finali, e il Team Picnic PostNL, con Van den Broek e Martinez fuori dalla top five.
Giro di Turchia 2025, la cronaca della sesta tappa
Dopo lo stop forzato a causa del maltempo, il Giro di Turchia 2025 affronta la sesta tappa. La frazione si svolge tutta nei dintorni di Selçuk, con arrivo in salita a Meryem Ana. Nella parte iniziale dei 156 chilometri da affrontare il gruppo non troverà particolari difficoltà, con un unico GPM di 8 km al 2.8% intorno al chilometro 80. Più impegnativo, invece, il finale. Prima ci sarà la salita di Sirince (3.6 km al 7.9%) con scollinamento a 18 km dal traguardo, poi quella di Meryem Ana (4.2 km all’8.3%), in cima alla quale è posto l’arrivo.
Le fasi iniziali della tappa sono molto combattute, con la fuga che riesce a emergere dal gruppo soltanto dopo 50 chilometri. Gli attaccanti odierni sono Tommaso Nencini (Team Solution Tech-Vini Fantini), Baptiste Veistroffer (Lotto), José Luis Faura (Burgos Burpellet BH), Oliver Mattheis (BIKE AID) e Tuur Dens (Team Flanders-Baloise). Quest’ultimo si stacca però dopo una decina di chilometri, riducendo a quattro il numero di fuggitivi. Il quartetto di testa guadagna rapidamente 2’15”, con Mattheis che passa per primo sul GPM di seconda categoria di metà tappa.

Nel gruppo si fa carico dell'inseguimento la Uno-X Mobility. A 44.5 km dal traguardo il Team Picnic PostNL attacca. Il plotone si spezza a causa del vento, con il cambio di ritmo che porta il vantaggio della fuga a crollare nel giro di pochi chilometri. Tra coloro che restano nelle retrovie c’è Tibor Del Grosso (Alpecin-Deceuninck). Nel secondo troncone del gruppo tira la Euskaltel-Euskadi di Jon Agirre. Lo spagnolo aveva ben impressionato nell'arrivo in salita di Ankaya, chiudendo settimo, ma oggi si trova in difficoltà dopo l'attacco della Picnic. Nel mentre l’avventura dei fuggitivi si esaurisce a circa 29 km dal traguardo, con Veistroffer che è l’ultimo degli attaccanti a farsi riprendere.
L’avvicinamento alle salite conclusive è frenetico, con la velocità altissima che non facilita il compito delle squadre di proteggere i propri capitani. L’iniziativa del Team Picnic PostNL verso la salita di Sirince esclude definitivamente Agirre dalla contesa, con lo spagnolo a 1’10” dai favoriti ai piedi dell’ascesa. Sulle prime rampe perdono immediatamente le ruote i velocisti, come Alexander Kristoff (Uno-X Mobility). Il leader della classifica generale Wout Poels (XDS-Astana) si mantiene intorno alla metà del gruppo, allungato per l’andatura imposta dalla Picnic.
Ad aprire le danze ci pensa, a 17 km dal traguardo, l’italiano Giovanni Carboni (Unibet Tietema Rockets), seguito da Van den Broek (Team Picnic PostNL), che concretizza il lavoro dei compagni e rilancia. Poels risale rapidamente il gruppo, con tutti i favoriti che rispondono presente all’iniziativa dell’olandese. Carboni ci riprova a 16.2 km dal traguardo, con Poels che questa volta fatica a rimanere nel gruppo dei migliori ma resiste. L’andatura cala nei metri successivi, con alcuni dei corridori leggermente attardati che si riuniscono alla testa della corsa. A 200 metri dallo scollinamento ci prova Johannes Kulset (Uno-X Mobility), senza però sortire grandi effetti. Sono 14 quindi i corridori rimasti al termine della salita di Sirince.
A 8 km dal traguardo, dopo la discesa, attacca Jakub Otruba (Caja Rural-Seguros RGA). Il corridore ceco arriva a guadagnare una trentina di secondi sui favoriti, che rallentano leggermente l’andatura e consentono ad alcuni di coloro che si erano staccati di rientrare. Otruba inizia la salita conclusiva con 27” di vantaggio, mentre alle sue spalle la Uno-X si mette davanti per aumentare il passo. Andreas Kron (Uno-X Mobility) lavora per Kulset, con il gap a favore di Otruba che inizia a calare nel giro di qualche decina di metri. A 2.1 dal traguardo Kulset si alza sui pedali, mentre Carboni rapidamente prende la sua ruota. L’italiano rilancia a 1.7 dall’arrivo, guadagnando qualche metro sugli altri protagonisti. Con buon passo, il corridore della Unibet raggiunge rapidamente Otruba e lo salta, andando in testa alla corsa. Attacca anche Harold Martin Lopez (XDS-Astana), che si aggiunge a Carboni sotto il triangolo rosso dell'ultimo chilometro. Da dietro risale anche Poels, mentre Carboni cede il passo a Lopez e al leader della classifica generale. Il duo della XDS-Astana, come successo nel primo arrivo in salita di questo Giro di Turchia, non lascia nemmeno le briciole ai rivali: è ancora uno-due, con Lopez questa volta davanti a Poels. L’olandese resta al comando della classifica generale. Chiude terzo Kulset, alle sue spalle Abel Balderstone (Caja Rural-Seguros RGA) e un ottimo Giovanni Carboni, quinto.
Le due tappe finali non presentano particolari difficoltà altimetriche, con il Giro di Turchia che è nelle mani della XDS-Astana e di Wout Poels. Il vantaggio su Lopez, compagno di squadra e secondo, è di 16". Molto più lontani Martinez, a 58", e Balderstone, quarto a 1'09". Ottavo in classifica provvisoria Carboni, a 1'58" dalla vetta.