Tadej Pogačar alla Parigi Roubaix 2025 ©UAE Team Emirates
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Le Monumento e la Svizzera nel 2026 di Tadej Pogačar: "Meglio la Roubaix del quinto Tour"

Il campione del mondo inizierà la stagione alla Strade Bianche, parteciperà a tutte le Monumento di primavera e debutterà al Romandie e al Tour de Suisse prima del Tour

Preferirei senza dubbio la prima Roubaix al quinto Tour de France: c'è più differenza tra zero e uno che tra quattro e cinque." Inizia con questo spirito la stagione 2026 di Tadej Pogačar, presentata in una conferenza stampa organizzata dal UAE Team Emirates-XRG a Benidorm. Il campione del mondo parteciperà a tutte le classiche monumento della primavera e avrà la possibilità di aggiungere almeno quattro nuove corse al suo palmares prima di puntare nuovamente alla maglia gialla.

Il 2026 di Tadej Pogačar

Come successo già nel 2024, lo sloveno si rivedrà in corsa solamente a inizio marzo alla Strade Bianche, dove sarà accompagnato da Isaac Del Toro e punterà al terzo successo consecutivo. Successivamente, proverà nuovamente a vincere la Milano-Sanremo (21 marzo), la gara che ha rincorso di più e che ancora gli manca. Il 12 aprile tenterà per la seconda volta la Paris-Roubaix, dove è stato secondo al debutto nel 2025, dopo la Ronde van Vlaanderen (5 aprile) e prima della Liège-Bastogne-Liège (26 aprile).

La sua prima corsa a tappe inizierà due giorni dopo la Doyenne, e sarà la prima volta al Tour de Romandie (28 aprile-3 maggio). Pogačar non ha mai partecipato a una corsa World Tour su suolo elvetico, e successivamente parteciperà anche al Tour de Suisse (17-21 giugno), ultima gara di avvicinamento al Tour de France. Dopo la Grande Boucle, che in caso di successo sarebbero la sua terza consecutiva in carriera, il programma rimane ancora da definire, ma certamente il percorso del mondiale di Montreal invita al tentativo di conquistare la terza maglia iridata consecutiva.

Successi che mancano e possibili record

Con Sanremo e Roubaix come obiettivi principali della primavera, Pogačar punta a diventare il quarto corridore di sempre a vincere almeno una volta tutte e cinque le Monumento, dopo Eddy Merckx, Roger De Vlaeminck e Rik Van Looy. Gli bastano invece due vittorie su quattro (probabilmente cinque, ma non si parla ancora di Lombardia) per scavalcare De Vlaeminck e salire al secondo posto per numero di Monumento totali, avvicinandosi alle 19 di Merckx. 

©Ronde van Vlandereen
©Ronde van Vlandereen

Vincere sia Romandie che Tour de Suisse lo porterebbe invece ad avere sette corse di una settimana di livello World Tour nel palmares. Tra le principali manca anche l'Itzulia Basque Country, a cui ha partecipato due volte a inizio carriera con un terzo posto come miglior risultato, ma la corsa basca è incompatibile con il programma delle classiche. Resta fuori anche La Vuelta, che quest'anno parte a pochi passi dalla sua residenza di Monaco, ma il discorso è ancora rimandato in base all'andamento della stagione.

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