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Tour de France, 16a tappa: la breve minaccia delle lancette

Momento chiave del Tour: la cronometro è breve ed impegnativa, ma sarà assai rilevante per la classifica; soprattutto c'è attesa per capire se sbloccherà la fase di stallo tra Vingegaard e Pogačar

17.07.2023 19:26

Dopo il secondo giorno di riposo è il momento dell'unica cronometro di questo Tour, da Passy a Combloux, che sicuramente non favorirà i cronomen: è breve (22.4 km) e presenta pochissima pianura, per cui sarà semplicemente da interpretare come uno sforzo individuale in cui gli uomini di classifica dovranno confrontarsi con le energie rimaste e lo spauracchio del post-riposo. Si parte quasi subito in salita, raggiungendo la Cascade de Coeur con uno strappo di 1.3 km all'8.5% di media e punte in doppia cifra. A questo punto la strada inizia a scendere e resta tortuosa ed ondulata per circa 6 km, fino alle porte di Sallanches. Con meno di 6 km in pianura si arriva ai piedi della dura Côte de Domancy (2.5 km al 9.4%) dopo la quale la strada continua a salire fin sul traguardo (in totale oltre 6 km al 6.5%). La gestione dello sforzo sarà complicatissima, perché sarà fondamentale fare forte i due tratti in salita, ma allo stesso tempo non ci si può permettere il minimo rilassamento nella breve sezione pianeggiante in cui ad alta velocità si possono perdere molti secondi con poco.

Fari puntati su…

Ovviamente gli occhi ricadono su tutti gli uomini di classifica, per i quali questa tappa sarà un passo fondamentale verso il traguardo di Parigi. Primi fra tutti sono attesi Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) e Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) il cui duello potrebbe superare la fase di stallo proprio con la giornata di domani: non dovranno più studiarsi l'un l'altro, bensì si sfideranno a distanza, soli contro le lancette. Dire chi dei due può essere favorito è decisamente complicato: il danese l'hanno è andato più forte sia a cronometro che in salita, ma quest'anno le forze in campo sono diverse. Inoltre come sempre in questi casi, ancor prima delle caratteristiche intrinseche del corridore, a fare la differenza saranno le forze rimaste dopo le prime 15 di tappe.

Chi molto probabilmente soffrirà sarà Jai Hindley (BORA-hansgrohe) non solo perché in calo a causa della caduta di sabato - da cui peraltro potrebbe aver recuperato grazie al giorno di riposo - ma anche perché è sulla carta il più debole a cronometro, avendo però a suo favore grandi doti di recupero sulle tre settimane. Carlos Rodríguez (INEOS Grenadiers), probabilmente ancora più che Adam Yates (UAE Team Emirates), dovrà sfruttare l'occasione per rafforzare la propria posizione, mentre la tappa di mercoledì potrebbe essere molto adatta alle caratteristiche dell'australiano.

Difficile dire altri nomi per il successo di tappa, eccetto forse il solito Wout Van Aert (Jumbo-Visma) le cui doti potrebbero comunque essere fortemente depotenziate da un percorso così impegnativo.

Tour de France 2023, gli orari della sedicesima tappa

Il primo corridore, Michael Mørkøv (Soudal - Quick Step), partirà da Passy alle 13:05. La maglia gialla Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma) partirà invece alle 17:00 in punto; il suo arrivo è previsto entro le 17:40. La cronometro sarà trasmessa in tv sia in chiaro su Rai 2 (dalle 14:20 alle 18:00), sia su Eurosport, Discovery+ e GCN+ (dalle 12:45 alle 18:10).

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